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Maicol
Tuttoslottista Legend
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 Inserito il - 17/07/2018 : 08:47:25
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Amici lettori 9 luglio scorso si e' svolta l'ennesima grande gara al Campidoglio Racing Club. Nella splendida struttura cittadina si sfidano le monoposto della Ninco nella quarta gara di campionato. Due batterie, i top driver si scaldano ammirando la battaglia dei colleghi piloti delle retrovie preparando un memorabile spettacolo nella loro sfida. Nella prima batteria partono Maurizio Santini, Paolo Renzi, Angelo Velini, Riccardo Renzi e Michele Caggiano. Dopo le prove libere e le giuste scelte di assetto gara i piloti svolgono il warm up e si avvicinano alla linea di partenza. Nella prima manche si assiste alla solita bagarre per la conquista delle posizioni di testa per liberarsi dai pericoli di tamponamenti pericolosi e per sfuggire ai detriti presenti in pista per le nuomerose prove effettuate dai contendenti della serata e in tutto questo Michele e Angelo stampano un 29 giri che gli da' la testa della gara ai danni di Paolo e Riccardo che timbrano 28 giri; l'anomalia della prima manche mette in difficolta' Maurizio che si difende con 27 giri. La difficolta' della famiglia Andretti-Renzi con papa' Riccardo e il rampollo Paolo viene confermata nella seconda manche dove realizzano rispettivamente 26 e 27 mentre Maurizio reagisce rabbiosamente realizzando 28 giri come Angelo e Michele che, clamorosamente, passa in testa. Nella terza gara l'astuzia e l'agonismo espresso da Angelo lo porta in vetta sfruttando i suoi 28 giri che gli danno il giusto vantaggio su Michele fermatosi a 27 e su Maurizio che ne compie 26. Paolo con il suo 28 lascia papa' Riccardo nelle retrovie con 26 giri e si lancia all'inseguimento del duo di testa. Alla fine della terza manche la classifica generale recita: Angelo 85, Michele 84, Paolo 83, Maurizio 81 e Riccardo 80. Nella quarta manche regolare arriva la debacle di Michele che porta solo 26 giri a casa e lascia via libera ad Angelo e Paolo che con 28 giri si piazzano al vertice della classifica. Anche Riccardo entra nella scia di Michele con un portentoso 29 che lo porta a scavalcare Maurizio che con il suo 27 precipita inaspettatamente all'ultima piazza. Mentre i giochi sembrano fatti la pista arancione offre il pirotecnico finale. Nella penultima manche e' Angelo ad affondare con soli 25 giri permettendo cosi' a Paolo di piazzarsi in testa con il suo 28 e a Michele di riproporsi per la seconda piazza con un altro 28. Riccardo resta in gara con un ottimo 28 mentre Maurizio con il suo 27 perde le ultime speranze di vittoria; quattro giri di distacco da Paolo, ora in arancione, danno la dimensione dell'impresa che servirebbe al pilota di Maranello. Si parte con l'ultima manche e da subito Michele prende giri e regolarita' e vede la possibilita' dell'impresa: il capolista e' in arancione. In tutto questo Angelo reagisce e resta incollato a Michele senza pero' riuscire a superarlo mentre quest'ultimo giro su giro guadagna preziosi centesimi di secondo che gli permettono di realizzare 28 giri come Angelo ma ben 2 piu' di Paolo che cosi' perde la vetta a favore di Michele, che coglie la sua prima vittoria di batteria, e la seconda piazza per un tenace Angelo. In coda Maurizio con un semplice 26 consegna la penultima piazza a Riccardo che con 27 non riesce a coronare il suo inseguimento che lo aveva portato ad un solo giro dal podio. Si chiude con Michele a 166 giri e 109 settori, Angelo 166 giri e 15 settori, Paolo 165 giri e 72 settori, Paolo 164 giri e 20 settori e Maurizio 161 giri e 105 settori.
Ed ora, signori e signore eccoci, annunciati dall'impressionante coreografia organizzata dalla I.A.A.F. arrivano i tiop driver, uno stuolo di sbandieratori del Comune di Siena, di tamburini Sardi della provincia di Nuoro entrano nell'ordine i Cavalieri delle Slot del Campidoglio Racing Club: Ludovico Vergari, detto Al Jazeera bandiera rosso fuoco e mantello nero, Alessandro Como, detto Las Vegas, bandiera nera e mantello fucsia, Riccardo Pedulla, detto l'Irriducibile, bandiera biancazzurra e mantello in armatura medievale, Massimo Calabrese, detto Spider, bandiera grigia e mantello carta da zucchero, e Fabio Marsili, detto Fair Play bandiera gialla e mantello verde. Tra ali di folla festante i piloti raggiungono le vetture allineate sul rettilineo di partenza non lesinando autografi e foto ai loro fans. Dopo essersi rinfrescati abbracciano e baciano appassionatamente le hostess di partenza, salgono sui loro bolidi e accendono i motori. Tutto e' pronto, signori, preparatevi lo spettacolo inizia. I mostri aggrediscono la pista con classe ed esperienza ed il contatore al termine della prima manche vede Ludovico e Alessandro a 31, Riccardo a 30, Massimo a 29 e Fabio 28. Signori altra classe. La seconda manche inizia ad offrire la corsia arancione e si ha la prima vittima. Fabio resta incollato sull'asfalto bollente e con 24 giri mette a rischio l'intera gara. In vetta una guida perfetta di Ludovico mette sotto pressione Alessandro che subisce due giri di distacco segnando rispettivamente 30 e 28. Questo permette la reazione di Massimo che con un brillante 29 identico a Riccardo agganciano Las Vegas nella lotta alla seconda piazza. La terza manche vede un controllo da parte del capolista che preserva motore e pneumatici regolandosi su un 29 identico ad Alessandro e a un cosiaceo Massimo che approfitta dell'arancione di Riccardo che realizza 28 giri. Fabio reagisce alla debacle dell'arancione con un onorevole 27. La classifica, al giro di boa segna Ludovico 90, Alessandro 88, Massimo e Riccardo 87, Fabio 79. Signori, ora in arancione sale Ludovico e come nelle migliori Arene il pubblico ulula e fischia al piu' forte; fiero lo sguardo di Al Jazeera incrocia in maniera di sfida tutto il pubblico e tutti gli avversari pronti a vederlo annegare nelle beghe dell'insidiosa corsia delle sabbie mobili. Ma il passo felino e l'adrenalina debordante portano il grande Ludovico a stampare 28 giri e difendersi cosi 'da Alessandro che non riesce a realizzare il tanto temuto, da Al Jazeera, 30 ma solo 29 giri che lo portano, ora si, a ben 117 giri totali ma, purtroppo, ancora ad un giro di distacco dal capolista. Massimo approfitta delle difficolta' di Riccardo e con il suo 29 stacca di ben due giri l'Irriducibile che con il suo 27 mette a rischio serio il podio. Fabio continua la sua crescita con un ottimo 28. La classe e la forza di questi piloti la si vede nella penultima manche dove il ruggito del leone d'Africa Al Jazeera porta a casa 30 giri e affossa le ultime speranze di Alessandro che subisce la sindrome dell'arancione: solo 27 giri lo portano ormai fuori dalla lotta al vertice e lo inseriscono, improvvisamente, mella lotta per il secondo posto visto che Massimo resta in scia con 27 e Riccardo si ripropone rabbiosamente con il suo 29. Dietro Fabio acquista la giusta regolarita' e ristampa 28 giri. Siamo all'ultima manche Ludovico, impressionante nella sua regolarita' e concentrazione, con 30 giri vince meritatamente la gara ma, come nelle grandi battaglie, anche per lui c'e' stato un grande pericolo. Qui' non siamo in un regolare e regolamentato campionato moderno, qui', Signori, siamo al centro dell'Antica Roma dove tutto era ammesso e dove il pubblico viveva di sangue a arena. Colto nell'orgoglio Alessandro, difendendosi dall'assalto di Massimo e Riccardo difende la seconda posizione con un ottimo 29 contrapposto al doppio 28 dei suoi inseguitori, trova il tempo di esaltare la folla. Pur con 5 giri di distacco da Ludovico si trova affiancato al capolista, la folla inferocita lo spinge all'assalto e lui, dall'alto della sua romanita', si esalta, vede rosso, affianca Al Jazeera e lo spinge fuori strada: il boato del pubblico e' impressionate. Signori il pueblo nell'uscita del campione vede la vendetta di un popolo represso e festeggia. Ludovico senza tentennare minimamente si rialza, si scrolla di dosso la polvere, reindossa il casco, sale in vettura e va a tagliare il traguardo con il pollice verso rivolto al pubblico, agli avversari e ai giudici. Vince contro il desiderio di tutti e domina, giustamente, la gara. Un grande Alessandro si aggiudica la seconda piazza e uno splendido Massimo sale sul podio ai danni di un terribile Riccardo per soli 34 settori. Fabio con il suo 28 conferma la sua regolarita' e si trova a pagare pegno per la disgraziata corsia arancione che lo ha fortemente penalizzato. Questa batteria segna il seguente risultato: Ludovico 178 giri e 54 settori, Alessandro 173 giri e 103 settori, Massimo 171 giri e 57 settori, Riccardo 171 giri e 23 settori, Fabio 163 giri e 40 settori.
Signori, lo spettacolo e' qui', chi ne vuole fare parte, deve solo presentarsi ai nasctri di partenza; fair play, agonismo, rivalita', rispetto, ardore sportivo. Tutto all'insegna dello spettacolo e del divertimento.
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CRONACA QUARTA GARA F1 AL CLUB CAM
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