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Pista Modulare 1-Moduli rettilinei e cordoli curvi

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NAFTA64

Nuovo Tuttoslottista

Utente Valutato:

Inserito il - 09/03/2012 : 18:57:34

Carissimi Slotters,

con questo mio nuovo post vorrei incominciare ad illustrarvi la tecnica costruttiva che ho adottato per realizzare il mio tracciato modulare impiegando fondo Polistil e costruendo cordoli e basi in MDF (Medium Density) da 8 mm in quanto lo spessore di 8 mm corrisponde esattamente all’altezza dei pezzi Polistil.

Come forse alcuni di voi ricorderanno la mia pista è stata inizialmente concepita con una filosofia modulare proprio perché, non disponendo di un spazio apposito da dedicarle, dovevo, ogni volta, montarla sul pavimento di casa e smontarla riponendola in parte sotto il letto matrimoniale e in parte in un armadio dello studio. Quando poi nel 2008 ho trovato uno scantinato di circa 45 m2, ho posizionato la stessa pista leggermente modificata su appositi tavoli ad altezza “umana” e la mia vita slottistica è radicalmente cambiata al meglio.

Ma veniamo alla realizzazione.

La scelta di utilizzare MDF come materiale da costruzione è motivata sia dai costi relativamente contenuti di questo prodotto sia dall’estrema lavorabilità e compattezza del materiale che consente, in pochissimo tempo, di ottenere manufatti precisi e rifiniti.

La larghezza complessiva del tracciato a due corsie, e quindi di ciascun modulo, è di 320 mm dei quali 176 mm di pista Polistil e 72 + 72 = 144 mm di cordoli.

Come prima cosa vi presento la costruzione dei moduli rettilinei che, come facilmente immaginabile, è stata di gran lunga più semplice di quella dei successivi moduli curvi in quanto tutti i pezzi necessari per basi e cordoli sono stati tagliati a misura direttamente dal fornitore dell’MDF con grandissima precisione.

Il tema della precisione e dell’accuratezza della lavorazione è stato uno dei più cruciali nel mio progetto in quanto, dovendo realizzare un tracciato modulare monta e smonta, sono stato obbligato a garantire un preciso accoppiamento meccanico tra i diversi moduli senza che si verificasse alcuna interferenza o incompatibilità di sorta tra i vari elementi del tracciato.

Alcune mie leggerezze iniziali sono state pagate a caro prezzo sia in termini di tempo che di portafogli incominciando da quando, dopo aver fatto tagliare i pezzi per le basi e per i cordoli rettilinei, ho dovuto accorgermi, mio malgrado, che i classicissimi rettilinei A8 della Polistil non sono lunghi 300 mm ma bensì 302,5 mm cosa che, nei moduli lunghi 6 pezzi A8, ha comportato un errore per difetto di ben 15 mm nella lunghezza di base e cordoli. Vi lascio immaginare il dramma !!!

La prima foto illustra le basi e i cordoli dei moduli rettilinei in fase di verniciatura. I cordoli sono rivolti a pancia in alto e presentano già le asole fresate su uno dei due profili per fare posto agli occhielli presenti sui bordi dei rettilinei A8 della Polistil. Le basi presentano invece una grossa asola al loro centro per consentire di saldare sulle bandelle del tracciato il cavo di alimentazione che porta a ciascun modulo la scossa proveniente direttamente dal pulsante del pilota.

Prima verniciatura di basi e cordoli rettilinei.

Base rettilinea completa e pronta per ospitare sia il tracciato Polisti che le due file di cordoli.

Tracciato Polistil appoggiato sulla base del modulo ed ancorato mediante vitine di fissaggio collocate all’interno degli occhielli presenti sul bordo dei rettilinei A8 della Polistil

All’interno dell’asola ricavata nella base di ciascun modulo è possibile vedere, da sotto, il dettaglio dell’assemblaggio elettrico con 4 cavallotti da 2.5 mm2 saldati ad ogni connessione e l’ancoraggio meccanico tra due moduli A8 contigui realizzato attraverso l’impiego di due bulloncini M3 collocati in due apposite feritoie ricavate sulla costola in plastica del pezzo Polistil mediate l’uso di un mini disco per tagli della Dremel.

Qui si vede l’accoppiamento meccanico tra l’occhiello del rettilineo A8 della Polistil (all’interno del quale è stata poi posizionata la vite di fissaggio) e l’asola realizzata sul cordolo in MDF ormai completo anche nella verniciatura (nero verso la pista e bianco all’esterno).

Le successive foto illustrano un rettilineo completo di tutti i suoi elementi costruttivi principali: tracciato Polistil, cordoli e base di supporto in MDF da 8 mm. Gli altri dettagli costruttivi dei moduli riguardanti connessioni elettriche e meccaniche nonché piedini di appoggio e barriere di contenimento, li illustrerò in miei successivi post.

Procediamo ora con tutto quanto riguarda la realizzazione dei cordoli interni ed esterni per le curve A9 di Raggio 1 e A14 di Raggio 2.

Per ragioni di rapidità e di precisione realizzativa ho optato, senza esitazioni di sorta, per la tecnica della fresatura senza minimamente considerare l’uso del se****tto alternativo che, al contrario, non consente né di essere rapidi né, tanto meno, precisi.

Essendo il tracciato a 2 corsie, per ciascuno dei due tipi di curva Polistil impiegati, A9 e A14, è stato necessario realizzare sia il cordolo interno che quello esterno.

Ciascuno dei 4 tipi di cordoli è stato ricavato attraverso una apposita dima di taglio mediante la quale la fresatrice a mano lavorava come la punta di un compasso con due differenti raggi di rotazione identificati da due diversi centri di rotazione della dima posti ad una distanza tale da ottenere lo spessore desiderato del cordolo di 72 mm. In questo conteggio è stato tenuto in considerazione, ovviamente, il fatto che la punta della fresatrice si mangia 6 mm di pannello ad ogni passata.

Le due successive figure illustrano il funzionamento di principio della dima di taglio.

Per ciascun tipo di cordolo è stato fatto un calcolo preciso di tutti i parametri geometrici in gioco in modo da garantire il rispetto di due vincoli fondamentali:
- Individuare la larghezza ottimale del pannello di MDF da 8 mm dal quale derivare in cascata i cordoli minimizzando gli scarti.
- Ridurre al minimo possibile la distanza tra due cordoli contigui nel pannello dal quale vengono tagliati rispettando il vincolo di posizionare il poro per perno di rotazione della dima sempre in un pezzo di scarto e mai nel bel mezzo di uno dei cordoli che si sta per tagliare.

I calcoli effettuati sulle opportune geometrie di taglio dei cordoli si sono poi tradotti nella definizione delle dimensioni precise delle dime di taglio per la fresatrice. Anche le dime sono state realizzate con due pezzi di MDF da 8 mm.

Ciascuno dei due disegni costruttivi delle dime per la realizzazione dei cordoli interno ed esterno per le curve A9 e A14 riporta:
- CE e CI – Posizione della suola della fresatrice quando ci si predispone, rispettivamente, al taglio del Cordolo Esterno (CE) e del Cordolo Interno (CI)
- CRE e CRI – Posizione del perno di rotazione della dima quando ci si predispone, rispettivamente, al taglio del bordo esterno del cordolo (Centro di Rotazione Esterno – CRE) e del bordo interno del cordolo (Centro di Rotazione Interno – CRI)

Le successive figure illustrano il taglio di un cordolo esterno della curva A9 Polistil di Raggio 1 facendo perno prima sul Centro di Rotazione Esterno (CRE) per tagliare il bordo esterno del cordolo e poi sul Centro di Rotazione Interno (CRI) per tagliare il bordo interno del medesimo cordolo.

La punta utilizzata è una comunissima cilindrica da 6 mm di diametro appositamente studiata per tagliare e scanalare. Sconsiglio di utilizzare sia punte più sottili di questa, in quanto troppo delicate, sia punte più grosse, in quanto mangiano troppo materiale, affaticano inutilmente la fresatrice e producono troppa polvere di legno inutilmente.

A questo punto il cordolo è tagliato lungo tutto il suo sviluppo curvilineo esterno ed interno, ma, prima di poter essere verniciato, ha bisogno ancora di due diverse sagomature:
- La cimatura su ambo i lati per conferire ai propri bordi il necessario sviluppo radiale.
- La fresatura delle asole per consentire l’accoppiamento con gli occhielli presenti all’esterno della curva A9 Polisti all’interno di ciascuno dei quali sarà posizionata la vitina di fissaggio.

La successiva figura evidenzia la corrispondenza tra la realizzazione pratica e lo studio progettuale attraverso il quale sono stati minimizzati gli scarti di materiale e, al contempo, si è ottenuto il corretto posizionamento all’interno degli scarti dei fori per il perno di rotazione delle dime di taglio.

Le successive foto mostrano la cimatura dei cordoli e la realizzazione dei mezzi cordoli per le curve a 30° di Raggio 1 della Polistil. Per queste attività sono state costruite apposite dime di MDF da applicare alla sega troncatrice impiegando anche pezzi di scarto derivanti dal precedente taglio dei cordoli.

Le foto che seguono illustrano la realizzazione delle asole per alloggiare gli occhielli della pista Polistil.

Le asole sono state ricavate:
- Sul bordo interno dei cordoli esterni dei pezzi A9 di Raggio 1.
- Sul bordo esterno dei cordoli interni dei pezzi A14 di Raggio 2.

Di seguito sono illustrate le prime prove di accoppiamento dei cordoli alla pista Polistil sia sulle curve di Raggio 1 che su quelle di Raggio 2 e, “dulcis in fundo”, potete vedere lo scatolone contenente tutti i cordoli curvilinei realizzati e pronti per le successive fasi di lavorazione e di montaggio.

Come è possibile vedere il risultato ottenuto rispecchia, direi in modo più che soddisfacente, il livello di precisione richiesto dalla costruzione modulare e, soprattutto, evidenzia quanto la fresatrice, a differenza del se****tto alternativo, consenta di ottenere con un’unica passata un taglio netto, preciso, rifinito e senza sbavature di sorta su ciascuno dei due lati del taglio.

Per dovere di cronaca preciso che la fresatrice da me adottata è costata, compresa di valigia, punte e guida per tagli rettilinei, circa € 35,00 in un grande magazzino e che il tavolo di fresatura è stato predisposto utilizzando una vecchia scrivania ormai a fine carriera.

ATTENZIONE !!!
Concludo questo mio post con un’unica raccomandazione che rivolgo con forza a tutti coloro che volessero incominciare ad usare una fresatrice a mano.
Oltre al non banale problema della polvere di legno che si crea durante la fresatura, soprattutto se non utilizzate un aspiratore, a differenza di altri utensili elettrici “LA FRESATRICE NON FA PRIGIONIERI”, volendo enfatizzare, con questo, il fatto che quando la utilizzate potete fare tutto quello che volete, presto e bene, ma bisogna essere SICURI e CERTI che le vostre dita non possano MAI venire a contatto con la punta dell’utensile mentre è in rotazione. Gli effetti sarebbero DEVASTANTI, credetemi, per cui è irrinunciabile che si operi SOLO in regime di MASSIMA SICUREZZA e con la MASSIMA CAUTELA !!!

Grazie a tutti e … alla prossima !!!

Il Nafta

Firma di NAFTA64

O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire.

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