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sierra070
Nuovo Tuttoslottista
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Inserito il - 10/10/2024 : 20:28:32
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Ciao a tutti, mi ricollego al mio primo post perchè ho aggiunto un altro pezzo agli accessori autocostruiti. Si tratta di un banco prova per le slot car che può essere usato anche come controller per una ghost car. Il controllo della potenza erogata è digitale (PWM) gestito da Arduino, transistor TIP120 ed un encoder rotativo. L'encoder è dotato di pulsante per cui è possibile scegliere il "passo" di incremento (High e Low). Display oled e pulsante di avvio completano il box. Tramite le boccole di connessione (gialla e verde) è possibile alimentare una corsia della pista direttamente (quindi senza usare l'alimentatore della pista). E' possibile usarlo anche come controller con pista alimentata, usando il ritorno del binario sulla boccola verde e mettendo in comune il GND tra l'alimentatore del banco e l'alimentatore della pista. Come sempre è tutto opensource e di libero uso nel caso ci fosse interesse (spero almeno in GiòCare ).
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Gio Care
Tuttoslottista F1
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Inserito il - 11/10/2024 : 18:20:22
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E certo, caspiteronzola ! Un controller così è un accessorio invidiabile da chi come me ( e forse molti altri ) utilizza spesso e volentieri avversari virtuali e con gli alimentatori regolabili non bilanciati da pochi euro assiste inevitabilmente a cali di tensione che modificano le prestazioni delle ghost, facendoti sembrare di migliorare la tua performance mentre in realtà sono gli avversari a rallentare. Molto raffinato anche il box, affiancato alla pista fa un figurone ! Suppongo si possa impostare il range del voltaggio ( minimo e massimo ) e forse anche amperaggio. Dal momento che in materia elettronica sono una schiappa dovrò studiarci un po’ prima di provare a realizzarlo, ma raccolgo sicuramente l’opportunità di cimentarmi…fido sulla tua consulenza! Ma dimmi : si riuscirebbe a far pilotare ad Arduino una ghost facendogli copiare un giro fatto manualmente con questo controller, per avere quindi maggior voltaggio in rettilineo e minore in curva ? Naturalmente non un giro da qualifica, fatto con il pulsante, fatto invece con il potenziometro del tuo alimentatore, una cosa che renda un po’ meno noiosa la prestazione piatta delle ghost…(forse servono sensori in pista per istruire Arduino…) . Una evoluzione digitale mica da ridere, anche se a beneficio di un sistema sostanzialmente analogico ! La cosa divertente è che anche le ghost andrebbero messe a punto quasi come le auto manuali, e magari senza magnete per vederle derapare leggermente… Fantascienza ???!!!
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Modificato da - Gio Care in data 11/10/2024 18:30:22 |
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sierra070
Nuovo Tuttoslottista
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Inserito il - 14/10/2024 : 14:27:05
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Ciao Giò, non ti si può nascondere niente..... Il progetto prevede proprio di proseguire per cercare di pilotare la macchina inserendo dei sensori di campo magnetico (effetto Hall) sotto la pista. Di conseguenza il magnete diventa fondamentale per attivarli. Non mi ci sono ancora messo, voglio prima completare la pista modulare in modo da riuscire anche a giocare ogni tanto. Tornando alla teoria, posizionando diversi sensori, alla lettura arduino cambia il segnale PWM e la macchina procede alla velocità indicata fino al prossimo sensore (oppure per un determinato tempo, anche frazioni di secondo). Ho visto su youtube che sono già stati fatti progetti simili funzionanti. Credo che all'inizio, per provare, metterò un sensore a inizio rettilineo per dare un impulso al 100% di potenza per una frazione di secondo. Per fare una cosa completa, sarebbe figo mettere per ogni sensore un regolatore (per essere precisi ho usato un encoder, non un potenziometro). Devo trovare il modo di andare in pensione...
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Gio Care
Tuttoslottista F1
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Inserito il - 15/10/2024 : 20:50:48
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Già, la pensione….! Ti confido che anch’io sto cercando un modo ( non solo per la pensione) per “ animare” un minimo una ghost…progetto del tutto teorico al momento ma credo fattibile velocemente e a costi accettabil , estremamente analogico ! In due parole , alimentazione per ogni tratto/settore ( rettilinei, curve ecc… ) a voltaggio differenziato. Guardando il tuo lavoro, resto affascinato, continuando a seguire con interesse
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Modificato da - Gio Care in data 15/10/2024 20:55:50 |
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sierra070
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Inserito il - 16/10/2024 : 15:35:18
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Non devi incentivarmi... ho già comperato i sensori, accidenti. Comunque se vuoi costruire il controller, sono veramente una decina di componenti da saldare su una millefori. Tra l'altro se alimenti Arduino con la sua USB, se ne vanno la metà dei componenti. Il codice per arduino ovviamente te lo do io.
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Gio Care
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Inserito il - 16/10/2024 : 21:42:34
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Hi hi, io intendevo solo tagliuzzare qua e là i binari alla corsia della ghost, con un seghetto o trapanino Ma se vai avanti, io ti seguo…l’intento è condiviso e i differenti sistemi vanno comunque programmati entrambi…ad esempio, quanto prima va posizionato il sensore/ taglio della corsia e a quale nuova tensione deve viaggiare l’auto… Deve solo cambiare bruscamente la tensione o ci vorrebbe una breve frenata se a tutto gas prima del cambio tensione (analogicamente parlando, basterebbe schermare per qualche centimetro i binari ghost con nastro isolante ad esempio )…. O che tipo di curva ? 30, 60 o tornante ? L’amico Arduino riuscirebbe a sapere, in base a quale sensore rileva il passaggio lungo il tracciato,quale è il voltaggio per quel settore specifico e solo quello? E quanti settori potrebbe gestire ? Cortocircuitare i binari in assenza di tensione per riprodurre il freno da pulsante? Certo che costruirsi un avversario del genere rischia di far fare poi brutta figura in pista proprio a noi !!! Il sistema del taglio fisico dei binari funziona allo stesso modo, solo che servirebbero almeno 2/3 alimentatori regolabili solo per la corsia ghost, ognuno dedicato possibilmente a tratti simili. Per ripristinare la normalità dei binari basta un devio in corrispondenza di ogni taglio. Non voglio istigarti oltre, però ricorda che hai cominciato tu
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Modificato da - Gio Care in data 16/10/2024 21:57:34 |
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sierra070
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Inserito il - 22/10/2024 : 15:47:11
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Ciao Giò, ho fatto un primo prototipo mooooolto prototipo.... e purtroppo funziona (in realtà già lo sapevo che funzionava ma costruirlo è un'altra cosa). Quindi mi devo assolutamente fermare altrimenti mi dedico solo a questo.
Comunque sì, arduino sa quale sensore è stato attivato e a quel punto gli assegni il valore di tensione che vuoi venga utilizzato. Per esempio a inizio rettilineo metti 255 (max) e prima della curva metti 125 (50%). Nel mio caso ho fatto un test in modo che in un rettilineo la macchina ricevesse un impulso MAX per 0,5 secondi.
Purtroppo (o per fortuna) i sensori che ho preso sono troppo poco sensibili e in più sono analogici (costavano pochissimo), rilevare il campo magnetico è stato troppo difficile. Quindi mi sono fermato. Devo provare con un modello più sensibile e digitale (ON-OFF). Una alternativa potrebbe essere anche quella di usare sensori a infrarossi, come quelli che ho usato per il contagiri/cronometro. In quel caso il sensore però diventa fisso e bisogna fare un forellino sulla pista, inoltre bisogna mettere l'illuminatore sopra. Diciamo che se ne devo mettere giusto uno o due potrebbe valere la pena provarci (casualmente me ne avanzano 3 ). Un po' come se si attivasse il DRS solo nei rettilinei. In compenso la pista modulare sta diventando realtà e mi sta dando soddisfazione. Arriveranno le foto tra un po'
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Gio Care
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Inserito il - 22/10/2024 : 21:38:31
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Se nessuno lamenta le tue sparizioni sperimentali, come a volte accade a me, può diventare improbabile fermarsi. Soprattutto se funziona !!! Comincerei anch’io a fare qualche taglietto sperimentale, alimentatori originali e relativi step down. Servirà a prendere confidenza con la modulabilitá del sistema rispetto alla tensione fissa, qualunque situazione dovrà affrontare la ghost potrà essere programmata dettagliatamente…! Forse anche senza magneti Che sia l’alba di una nuova specie? Un ibrido con il trenino
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Modificato da - Gio Care in data 22/10/2024 21:48:40 |
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sierra070
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Inserito il - 14/11/2024 : 18:27:10
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...e niente, vendo la pelle dell'orso. Funziona alla grande! Ho modificato la circuiteria e codice del banco prova, aggiungendo un paio di sensori a infrarossi (espandibile a quattro, ma è solo questione di pin liberi e codice x arduino). All'avvio il sistema chiede di configurare i sensori per impostare la tensione da applicare e per quanto tempo per ogni singolo sensore. Una volta acceso la macchina va a velocità costante sempre regolabile tramite il pomello, ma quando incontra un sensore riceve una variazione (sempre PWM) di tensione per il tempo impostato. Sulla scrivania funziona perfettamente. Tra l'altro i sensori sono mobili, la pista non richiede modifiche e neanche le auto. Ora devo solo provarlo su pista.... e domani sono in ferie
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Gio Care
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Inserito il - 14/11/2024 : 21:32:40
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Non avevo dubbi nonostante la taglia dell’orso In fondo è solo questione di quantità di sensori ( o tagli ) in pista per arrivare a una prestazione simile ad un pilota in carne ed ossa. La vera abilità sarà dove posizionare esattamente la variazione da comunicare al veicolo. Qualche domanda da profano: il tempo richiesto da Arduino per erogare una determinata potenza quando l’auto incontra un sensore, non dovrebbe essere automatico, cioè fino a quando l’auto non incontra il sensore successivo? Naturalmente credo dipenda proprio dalla quantità di sensori disseminati lungo il tracciato…quanti riuscirebbe a gestirne al massimo delle espansioni, calcolando che ogni sezione del tracciato richiede in realtà solo il sensore di ingresso ? Ho provato per ora solo ad immaginare la cosa sul tracciato di casa, che include parecchie situazioni tipiche come lungo/medio rettilineo, tornante 180 , curva 90 e S , sia con settori raggio 1 che raggio 2… Ho realizzato che dovrò fare parecchi tagli, calcolando almeno 4 tensioni differenziate per dare vita al fantasma, oltre ad un paio di frenate assolutamente necessarie ( tensione zero e bandelle in corto per alcuni cm a seconda della lunghezza del tratto pieno gas ) A tal proposito, Arduino riuscirebbe anche a gestire una frenata ( interrompere appunto l’alimentazione tra 2 sensori ravvicinati per esempio dopo un lungo rettilineo mettendo in corto le bandelle ) ?! Argomento comunque molto adatto all’imminente inverno…e tanta ammirazione per la tua competente creatività
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Modificato da - Gio Care in data 14/11/2024 21:50:15 |
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sierra070
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Inserito il - 15/11/2024 : 16:34:31
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Ciao prima notizia: testato su pista, funziona bene. Ho fatto un video dimostrativo e metterò il link tra poco. Sul resto ti rispondo punto per punto: 1.) Io ho programmato arduino affinchè quando l'auto incontra il sensore, venga applicata la tensione per un determinato tempo. Superato questo tempo la velocità torna a quella che viene impostata di default (e che è sembre regolabile). Il rilevamento dell'auto da parte di arduino è praticamente istantaneo, compie centinaia di letture al secondo su tutti i sensori. Ho fatto questa scelta perchè non voglio che intervenga un sensore per riportare la la velocità a quella impostata per la pista. La velocità di default è quella che consente alla macchina di fare tutto il percorso a velocità costante senza uscire di pista. (è la modalità ghost che ho usato fino a ora). Immagina che all'inizio di un rettilineo metti la velocità massima e per un qualsiasi motivo salta la lettura del sensore prima della curva. Nel mio caso la macchina torna sempre alla velocità di sicurezza. Nel mio ragionamento non ho considerato la necessità di fare brusche frenate (nel mio progetto di pista non ce ne sono e torniamo al discorso ghost col magnete). 2.) Esistono diverse schede di arduino con diverse quantità di PIN. Nel mio caso sto usando una NANO e ho a disposizione ancora 5/6 pin digitali che posso usare. infatti ho impostato per ora max 4 sensori, ma potrei arrivare tranquillamente a 6/7 usando tutti i pin e anche quelli analogici. La MEGA ne ha più di 50 disponibili. 3.) la frenata richiede "un filo" in più. Per averla efficace come sul controller manuale immagino che si debba aggiungere un relè che, sempre pilotato da arduino, intervenga sulla polarità per bloccare il motore. La stessa tecnica credo sia presente anche sul BISTBOX per far fermare le macchine nel più breve spazio possibile in caso di bandiera gialla. Si può fare (io non credo lo farò). Per frenare imposto il pwm a 0 e magari anticipo un po' la posizione del sensore. E' il motivo per cui i sensori devono essere mobili. Comunque proverò a mettere giù un rettilineo e vedere dopo quanti cm si ferma la macchina col pwm rispetto al comando manuale con il freno (che però dipende dai riflessi del pilota...). Spesso il meglio è nemico del bene.
Grazie per l'interesse dimostrato, ricordo che i miei progetti SW sono tutti con licenza GPL.
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sierra070
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Inserito il - 15/11/2024 : 17:14:05
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Ecco il link al video del test sul percorso di prova.
https://youtube.com/shorts/hlqlUn26qyM
Alimentazione pista 12Volt. Pwm applicato sul tracciato 115 (max è 255) Pwm applicato al primo sensore 67 per un secondo (frenata) Pwm applicato al secondo sensore 180 per un 500ms (accelerazione)
buona visione
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Gio Care
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Inserito il - 15/11/2024 : 17:56:52
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Una svolta fondamentale per i piloti solitari….! Certo che su un tracciato definitivo i sensori mobili fanno la differenza nel programma della ghost, la precisione della posizione può essere gestita con maggior facilità rispetto al taglio brutale delle bandelle ! Ed ecco alcune domandine di riserva, se posso… Esiste il rischio reale che un sensore possa perdere un passaggio? In quel caso, da cosa può dipendere? Poca luce? Un riflesso sbagliato? Come funzionano in sostanza i sensori?
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sierra070
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Inserito il - Ieri : 12:43:09
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Ciao, la possibilità che un sensore perda un passaggio anche se remota esiste, per i motivi che hai indicato anche tu, oltre a interferenze anche di tipo elettrico. Sensori ne esistono di tanti tipi, molti usano quelli magnetici (effetto hall). Io li ho provati e poi sono tornato agli infrarossi. Ci sono pro e contro. Anche con gli infrarossi ci sono diverse tipologie. In casa ho quelli che servono per rilevare gli ostacoli, che hanno i led paralleli, quindi quando l'ostacolo si avvicina, il riflesso colpisce la parete, torna indietro e il ricevente rileva il segnale. Nel caso del contagiri ho messo i led uno di fronte all'altro per avere un sistema più affidabile. Nel caso del controllo ghost, nessuna modifica, metto il sensore a bordo pista in stile autovelox (non lo metto più sopra a ponte, la taratura diventa troppo sensibile) e quando la macchina si avvicina scatta. Questi sensori sono comodi proprio perche sono posizionabili e regolabili di volta in volta. Non li ho ancora provati sulla pista ufficiale (anche perchè non è ancora finita). Ma soprattutto devo trovare il modo di creare dei supporti stabili. Penso che alla fine avendo la base in legno, li avviterò al fondo.
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