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Gio Care
Tuttoslottista F1
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 Inserito il - 20/07/2023 : 20:37:46
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Da sempre il sogno di ogni auto è avere un garage, anche piccolo ma che possa proteggerla durante il meritato riposo !
Per le piccole slot, il nemico principale è l’odiata polvere che infesta inevitabilmente qualsiasi posto, per quanto pulito regolarmente : i terribili batuffoli di lanugine grigiastra sono i peggiori !
Un colpo di aspirapolvere sulla pista prima di utilizzarla è una buona regola, specie se la si tiene montata per un po’, e qualche giro sfruttando i contatti striscianti per pulire il solco ( ricordandosi poi di pulirli ! ) anche.
Ma quando non la si utilizza, il nemico cala inesorabilmente su tutto, auto comprese.
La scatola da scarpe o una più elegante valigetta non sono però oggetti che si vedono normalmente su una pista da corsa, anche se prevengono efficacemente il problema.
Visto che almeno qui non servono mille pratiche burocratiche, edificare dei box è la soluzione : eventualmente potremo sempre condonarli  .
Ero partito con del cartone, bello solido e facile da lavorare, ma nel solito centro brico, ho trovato qualcosa di meglio, perfetto e neanche costoso ( 4€ cad.)
Bianco, grigio e nero… non serve neanche verniciare 
I fogli di questa schiuma pressata, sono 50 cmx25 spessì 3 mm. Si tagliano con il cutter senza polvere, e con colla istantanea e vinilica si assembla velocemente tutto.
Ma la vera chicca è che si può incidervi facilmente qualsiasi texture tipo pietra, mattoni, assi di legno, listoni ecc…!
Per mattoni e listoni bastano riga, squadra e punteruolo o cacciavite piatto ( quello tipo elettricista trasparente cerca fase è perfetto ), per i muri in pietra ho usato un incisore che è impugnabile come una penna. Poi basta usare una raspa da legno strisciata con cautela sulla superficie per dare un po’ di rugosità e qualche buchetto qua e là con il punteruolo…l effetto è sorprendentemente realistico, meglio fare qualche prova su pezzetti prima di cominciare sui pezzi definitivi.
Ognuno può sbizzarirsi come gli pare per dimensioni e finiture, e si può fare di tutto con un po’ di fantasia e di manualità ( e un minimo di attrezzi ).
Le guide per i portoni basculanti sono fatte con lo stesso profilato ad “ U “ che ho utilizzato per le clip dei guard rail decorati ( post “ABC della pista in casa”) e il pavimento è realizzato con pezzi di rettilinei segati ad hoc, finestre con la parte trasparente di vaschette alimentari monouso e un po’ di rete metallica zincata.
Per la serratura dei portoni ho incollato una piccola calamita che aiuterà ad aprire i box con qualsiasi punta di ferro.
Alla sera, basta ricordarsi di chiudere tutto !
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Modificato da - Gio Care in Data 20/07/2023 20:56:40
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Gio Care
Tuttoslottista F1
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Inserito il - 12/08/2023 : 11:31:26
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Salute raga,
mentre porto avanti il discorso tecnico con le ghost, aumentano le necessità di parcheggio per ampliamento del parco auto e visto che non ho avuto ancora ingiunzioni di demolizione ( ne per i box ne per tutto l’ ambaradan) ne approfitto per un po’ di sano modellismo statico, vecchia passione e naturale complemento di un plastico anche se non permanente.
Premetto che ho volutamente evitato costose scatole di montaggio preconfezionate e mi sono imposto di utilizzare materiali tutto sommato facilmente reperibili oltre che economici, e spesso di recupero. Da buon accatastatore seriale che sono ho utilizzato proprio di tutto, e con strumenti semplici ad eccezione del solito trapanino multiuso che ho arricchito di un prezioso accessorio :
un tavolo a coordinate micrometriche su due assi per usare frese e dischi taglio , con una spesa un po’ impegnativa ( circa 70€ ), ma una risorsa che tornerà utile anche per modifiche e realizzazione di componenti per le auto e tante altre amenità.
Ecco di seguito la documentazione fotografica del nuovo edificio in fase di realizzazione, che oltre ai posti auto, ospiterà 2 ambienti fondamentali su un circuito : una sala stampa e perché no, il bar con vista sul tracciato, monitor, videowall, macchina del caffè con macinino e porte scorrevoli ( antipolvere) !
Alcuni modesti consigli personali per realizzare questi progetti :
1) munirsi di materiale improbabile a volontà, spilli, rondelle, manici di scopa e tutto ciò che in scala potrebbe essere utile a riprodurre dettagli.
2) cercare una solidità che con i collanti giusti e rinforzi opportuni possa garantire di non fracassare tutto dopo il primo utilizzo.
La bicomponente trasparente, meglio se abbastanza rapida ( valida per tutti gli usi e tutti i materiali anche diversi tra loro, ottima resistenza meccanica, preparando però la giusta quantità perché asciuga velocemente ) insieme alla vinilica, pura o più o meno diluita con acqua ( legno/legno oppure legno/pannelli con l’accortezza di rifinire le giunture da colate eccessive, con un po’ di scottex bagnato e una spatolina sagomata da una bacchetta cinese) e l’immancabile attak ( tenace quanto basta a mantenere un primo punto di saldatura e soprattutto invisibile sulle parti trasparenti, a patto di non esagerare) utilissimo per assemblare piccoli particolari che non necessitano di sollecitazioni estreme di qualunque materiale, simile o in combinazione. Con quest’ultimo basta tenere l’ugello sempre ben pulito durante l’uso, e avere l accortezza di conservare il tubetto in verticale ben chiuso. Secondo le necessità ottimo sia liquido perché possa penetrare nelle fessure, sia in gel se invece non deve colare.
3) usare nastro in carta sotto le parti da giuntare perfettamente a livello su un piano, per evitare che il tutto resti incollato al piano di lavoro stesso e possa rompersi nel tentativo di staccarlo : sarà facilmente rimovibile in seguito.
4) niente fretta ! Bisogna lasciare il tempo ai collanti di solidificare completamente.
5) la sequenza di montaggio : fondamentale per non dover imprecare in giapponese antico quando non si può più inserire un particolare perché andava fatto prima !
Per arrivare a questo punto ci sto lavorando da un paio di settimane,
naturalmente perché non posso dedicarmici a tempo pieno, ma questo mi ha permesso di lavorare senza progetti, con calma e con il tempo per avere prima ben chiara la strada in testa, oltre ad una perfetta presa delle varie colle.
Nei punti critici uno o due spilli aiutano a saldare i pezzi che rischierebbero un disastroso scollamento.
6) no risparmiatevi pesi, morsetti, mollette da bucato e quant’altro utile a tenere saldamente in posizione tutti i pezzi incollati fino a completa essiccazione.
Il completamento richiederà ancora un po’ di tempo, ma molte idee, come ad esempio l’illuminazione interna a led, vengono poi in corso d’opera, per questo motivo per edifici a più piani preferisco usare un sistema di incastri ( soffitto/pavimento) che oltre a permettermi di intervenire in seguito, renderà più agevole lo stoccaggio quando si dovesse smontare e riporre il tutto.
Tenere vicino un’auto aiuterà a verificare se si sta lavorando in scala, calcolando che in 1/43 un centimetro corrisponde appunto a 43 cm reali ( un omino può essere alto 4-4,5 cm equivalenti a 1,70-1,80 mt ).
Che dire ancora se non Buon divertimento a tutti
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Modificato da - Gio Care in data 12/08/2023 11:40:34 |
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