Maicol
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Inserito il - 01/07/2019 : 20:22:29
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Parte il Campionato D.T.M. 2019 al Campidoglio Racing Slot Club. 24 giugno 2019; sette piloti divisi in due manche.
Il Deutsche Tourenwagen Masters o DTM (Campionato Tedesco Turismo) è una serie automobilistica per vetture turismo organizzata in Germania ma con gare disputate in tutta Europa. Attualmente organizzato dalla ITR, dal 1984 al 1996 era chiamato Deutsche Tourenwagen Meisterschaft, con la stessa sigla.
Il campionato nasce originariamente nel 1984 con il regolamento per le vetture Gruppo A emanato dalla FIA, che poi viene via via modificato per permettere modelli "evoluzione". In questa prima parte della sua storia, il campionato vede avvicendarsi, oltre a case tedesche come Audi, BMW, Mercedes-Benz e Opel, anche marche straniere come Alfa Romeo (già con la 75), Rover e Volvo, oltre a Ford con la Sierra Cosworth che tanti successi stava riscuotendo nel BTCC. Nella stagione 1993 le regole Gruppo A vennero abbandonate in favore di un regolamento ("Gruppo D1") con motore da 2500 cm³, vasto uso dell'elettronica e telai tubolari con carrozzerie in fibra di carbonio. Le case partecipanti erano Alfa Romeo, Mercedes-Benz e Opel, dopo l'abbandono di Audi e BMW.
Nel 1995 il DTM, che già negli anni precedenti aveva iniziato a inserire alcune sporadiche gare al di fuori dei confini nazionali (in Belgio, Cecoslovacchia, Gran Bretagna e Italia), allargò ulteriormente i suoi orizzonti: l'ente organizzatore ITR affiancò al tradizionale campionato tedesco, che mantenne la sua vocazione nazionale con tappe tutte in Germania, la nuova International Touring Car Series (ITCS), questa dal dichiarato carattere internazionale poiché, pur vedendo in pista gli stessi team e piloti del DTM, aveva come palcoscenico alcuni tra i maggiori circuiti d'Europa. La stagione 1995 venne quindi corsa sotto la comune denominazione di DTM & ITCS: nonostante due classifiche finali separate per le due serie, cosa che comportò un po' di confusione tra i tifosi, la nuova formula conferì al DTM ulteriore visibilità al di fuori della Germania.
Preso atto del positivo riscontro presso un pubblico che, orfano del mondiale endurance, cercava un campionato di alto livello che non fosse la Formula 1, per il 1996 DTM e ITCS si fusero nel nuovo International Touring Car Championship (ITCC)[1], con l'intento di dare vita a un vero e proprio mondiale turismo, stavolta sotto l'approvazione tecnica della Federazione Internazionale dell'Automobile.
Per ottenere ciò, tuttavia, l'ITR dovette cedere alla FIA l'organizzazione commerciale del neonato ITCC, cosa che comportò la modifica dei precedenti equilibri economici dell'era DTM: una larga parte degli introiti finì infatti alla Federazione invece che ai team, che già dovevano fronteggiare l'aumento dei costi derivati da una serie divenuta più competitiva, oltreché da nuove trasferte extraeuropee — rivelatesi ininfluenti ai fini commerciali delle case — in Brasile e in Giappone[1]. Anche gli spettatori, sia negli autodromi sia davanti alla televisione, rimasero delusi dal cambiamento: arrivarono paddock blindati in stile F1 — al posto della precedente, vasta opportunità di poter avvicinare piloti e scuderie —, i prezzi dei biglietti salirono alle stelle[1], mentre la similare escalation dei diritti televisivi fece sì che solo in Finlandia, Germania e Italia il nuovo campionato venisse trasmesso.
In questo scenario, Alfa Romeo e Opel si ritirarono al termine della stagione 1996, lasciando sola la Mercedes-Benz, e di conseguenza l'ITCC venne cancellato dopo un'unica edizione disputata[1].
Questi alcuni modelli della categoria:
- Alfa Romeo 155 V6 TI
- Mercedes-Benz 190 E 2.5-16
- Mercedes-Benz C204
La maggior parte delle corse si svolge in Germania, e parte all'estero in circuiti rinomati. In passato, vista la carenza di autodromi in patria, sono state spesso organizzate gare su circuiti cittadini o ricavati da sedimi aeroportuali. Tra i primi il Norisring di Norimberga, l'AVUS di Berlino e l'Alemannenring di Singen. Tra i secondi vi sono Wunstorf e Diepholz. Per quanto riguarda l'Italia, in passato gli autodromi di Adria e del Mugello hanno ospitato gare del campionato.
Oggi si inizia dal Norisring di Norimberga:
Nella prima batteria, tutti e tre i piloti con l’OPEL Calibra, dopo i tempi delle qualifiche si affrontano Maurizio Santini, Davide Bossi e Riccardo Renzi, vedremo in questo nuovo campionato i valori in campo. Ci sono dei conti da regolare : nell’ultima gara del GT3 Davide deve vendicare i soli 3 settori di svantaggio verso Santini e tutti e due si trovano di fronte al Best Top Driver della categoria appena lasciata. Pronti sulla linea di partenza e subito e’ un monologo del Santo, prende regolarita’ di andatura e macina giri su giri e gia’ a meta’ della prima manche della prima batteria fa’ sentire ai suoi avversari , continuamente, il rombare del suo motore. Cosi’ come Santini comanda imperioso, cosi’ Riccardo Renzi che, clamorosamente, ha rinnovato il contratto del suo giovane driver e rientra nei ranghi dello staff di coopilota e collaudatore e di ingegnere del muretto lasciando la vettura di punta al giovane virgulto frascatano. E’ cosi’ che Renzi Senior si pone in coda al gruppo lasciando avanti a se’ anche Davide.
La seconda manche segna la debacle totale di Renzi troppo preso dall’organizzazione del Team del suo Top Driver; d’altronde il grande investimento economico sul giovane Paolo lo distoglie da quella che e’ una sua grande abilita’ : guidare al limite ma con la spensieratezza mentale che non certo avere nel dover gestire due squadre contemporaneamente all’interno del suo Team. Ne approfitta Davide che lo stacca imperiosamente mettendosi incollato alla coda del Santo.
La terza manche vede una clamorosa battuta d’arresto di Maurizio che mette a rischio il tentativo di inserirsi nella lotta la podio di giornata segnando solo 26 giri contro i 27 di Davide e i 28 di Riccardo Renzi senza perdere la vetta della batteria ma compromettendo il suo piazzamento globale.
La quarta manche rimette le cose a posto con Santini che si aggiudica la manche parziale con un giro in piu’ dei suoi avversari : lui 28, gli altri 27.
Alla fine della quarta abbiamo : Santini 112 , Bossi 109 , Riccardo Renzi 104. Quinta manche come di regola di serata con Santini 29 e Davide incollato al Master uguagliandolo a 29 e il distratto Renzi Senior a 27.
Nell’ultima manche per Maurizio occorrerebbero 30 giri per coil Campione in carica GT3 Riccardo Pedulla, il suo feroce rivale Massimo Calabrese, ltivare sogni di gloria ma ne porta a casa solo 28 come i suoi avversari; si aggiudica la batteria ma ha pochissime o nulle possibilita’ di lotta al podio.
Totale : Santini 169 , Bossi 166 e Renzi Riccardo 159.
Cambio parco auto ed entata in gara della seconda batteria di piloti; oggi vedremo chi si contendera’ questo prestigioso titolo. Si presentano il campione in carica della GT3 Riccardo Pedulla , il suo acerrimo rivale diretto Massimo Calabrese, il sempre pericolo ed affascinante Max Argentino e l’estroso e bizzoso giovane Paolo Renzi.
Prima manche all’insegna di botta e risposta in vetta dove nella prima parte della gara c’e’ un continuo ribaltamento di posizioni con Massimo e Paolo a comandare e Max a contendere la posizione di vertice ai due piloti. Oggi, clamorosamente, Riccardo Pedulla, con l’unica Alfa Romeo 155 dimostra di aver sbagliato scelta auto, settaggio e rodaggio: il motore gli gioca brutti scherzi, lo aiuta solo nelle qualifiche ma non gli da’ affidabilita’ in gara: lo tradisce subito e lo estromette immediatamente dalla lotta per la vittoria: Massimo e Paolo 30 giri, Max 28 e Pedulla 24.
Completa rivoluzione nella seconda batteria dove si registra solo la conferma di Massimo che con 30 giri sbatte in faccia a tutti il suo desiderio: vendicare l’esito del GT3, vincere gara e titolo. Gli resta incollato solo Max con 28; cisto l’esito della prima amnche, forse, a poco servono i 29 giri registrati da Pedulla. A chiudere Paolo Renzi che con 27 giri non da’ il chiaro segnale del suo possibile obiettivo di giornata.
La terza manche e’ quasi una caparra di vittoria per Massimo Calabrese che stampa una fotocopia di rendimento e triplica i 30 giri; dietro ? Non risuciamo a capire chi da’ maggiori garanzie: Pedulla 20 e Max 28. Ma quello che e’ indicativo e’ il 26 di Paolo Renzi che riapre le porte alla speranza di Santini Maurizio, mirare al podio.
Mentre siamo vicini al risultato finale la monoposto di Calabrese molla la presa e mette in carniere solo 28 giri mentre Max conserva la sua regolarita’ vincendo la quarta manche con 29 giri; classifica di manche ‘’stretta’’, anche Paolo e Pedulla segnano 28. Tutto invariato, praticamente, nella classifica di manche.
Alla fine della quarta qui’ abbiamo : Massimo 118 , Max 114, Paolo e Pedulla 111. Massimo sembra inattaccabile mentre per il podio c’e’ un’ampia bagarre generale.
La quinta manche vede Max e Paolo che sbattono Pedulla in ultima posizione eliminandogli ogni tentativo di rimonta: i soli 26 giri dell’Irriducibile lo mettono dietro e lo tolgono dalla lotta al podio. Massimo vede la classifica generale, calcola la temperatura di giornata, dosa il motore e lo porta al successo di Gran Premio lasciando via libera agli altri nella quinta manche con 29 giri che gli attribuiscono la vittoria mentale.
Quando tutti i giochi, vittoria di Gran Premio e podio, sembrano fatti ecco l’inaspettabile: questo fenomeno non interessa Massimo che fa’ gara a se’ e si aggiudica meritatamente con una serata implacabile ed inavvicinabile manche e gara: 30 giri a meritarsi i 30 punti della prima prova. Dietro invece Santini nel suo ruolo di Commissario di gara vede Max mettere tutto a rischio con una condotta di gara non soddisfacente, perde giro su giro fa’ solo 26 e permette a Paolo nell’ultima parte della manche di sperare di scalzarlo dal secondo posto e al Santo, nella gara virtuale a distanza, di sperare nel podio. Max avvertito dai box porta al limite la sua vettura e tenta di difendere quello che meritatamente si era guadagnato in gara; solo alla conta finale capiremo se i 26 giri bastano. Contro di lui lotta Paolo che cerca il podio che gli darebbe il rientro alla grande ne vertice della classifica generale. Nella prte iniziale dell’ultima manche recupera un giro a Max che ne perde un altro anche nella seconda parte. Intanto la classifica virtuale globale mette in lotta anche Santini; Pablito chiude a 28 giri e vediamo come e’ finita. Massimo 177 giri, Max 170 , Pablito 169 , Riccardo Pedulla 164.
Risultato finale: primo Gran Premio D.T.M. 2019 a Massimo Calabrese, seconda meritata piazza a Max Argentino che dopo diverso tempo rientra nella lotta per un titolo. Ultima piazza del podio : Pabliot e il Santo 169. Ancora una volta Maurizio conta i settori : 13 pe rlui , ma , stavolta , 29 per Paolino e sul podio sale il frascatano. Davide Bossi conferma la sua validita’ di guida regolando , al quinto posto Riccardo Pedulla che precede l’ultimo della lista Riccardo Renzi.
Ragazzi , stasera all'AVUS di Berlino il secondo Gran Premio di categoria. 01 luglio 2019 , Michele Caggiano , Campidoglio Racing Slot Club.
Classifica della serata:
Classifica generale:
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Modificato da - Maicol in data 01/07/2019 20:25:05 |
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