Forum Tuttoslot.it - Ohm...ha a che fare con i giaponesi?
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 Ohm...ha a che fare con i giaponesi?
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Alberto97

Tuttoslottista DTM



Inserito il - 24/06/2010 : 21:49:54  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Alberto97 Aggiungi Alberto97 alla lista amici  Rispondi Quotando
...no scherzo ovvio...
da quando mi sono avvicinato a questo stupendo forum e a questo gioco mi sono sorte molte domande tra cui questa...
Gli OHM che cosa sono e che cosa differenziano tra un pulsante e l'altro?
mi è stato spiegato cosi:"Gli OHM sono la resistenza che la macchina ha quando si smette di dar GASSSSS!!!(emh...scusate)
alcuni di sanno che ho comprato la pista ninco e all'interno erano inclusi i pulsanti da 55OHM che significa che hanno una resistenza del 55%..giusto?
di conseguenza se io ho un pulsante con 1 Ohm la macchina anche senza gas tende andar avanti dopo aver avuto un'accelerazione e se il pulsante fosse da 100Ohm la macchina inchioderebbe giusto vero?
mi sarebbe piaciuto diminuire gli Ohm al mio pulsante e dopo aver letto altri post ho l'idee ancora più confuse..............VI PREGO..ILLUMINATEMI!
comunque...Ciao
Alberto
p.s.Grazie a chiunque risponderà






 Firma di Alberto97 
Quando il gioco si fa Duro i Duri iniziano a giocare e io stò a guardare

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UDoKuoio

Amministratore




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Inserito il - 24/06/2010 : 22:14:03  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di UDoKuoio Aggiungi UDoKuoio alla lista amici  Rispondi Quotando
direi proprio di no.

provo a spiegarla con parole adatte per chi e' assolutamente a digiuno di elettronica e quindi non propriamente esatte per i puristi.

La resistenza dei pulsanti e' quella "cosa" che ti permette di dosare il gas.
Quando premi a fondo la resistenza e' sempre esclusa e la tua macchina riceve tutta la tensione proveniente dall'alimentatore;
arriverai in ogni caso al massimo della velocita', indipendentemente dal valore dalla resistenza.

Quando rilasci completamente, il circuito interno del pulsante si apre e non passa nulla. (in realta' c'e' il discorso del freno.. ma una cosa alla volta).
In tutte le posizioni intermedie del grilletto del pulsante, alla tua macchinina arrivera' un tot di tensione, da zero al massimo, dipendente da quanto e' il valore della resistenza che hai nel pulsante. Ne consegue che, con una resistenza alta (55 ohm) puoi dosare bene le basse velocita' ma, di contro, hai poco spazio (movimento del grilletto) per gestire le alte velocita'.
Viceversa, con una bassa resistenza, anche toccando appena il grilletto la macchina corre gia' parecchio, avendo pero' quasi tutta la corsa del grilletto per gestire le velocita' medio alte ed avendo cosi' la macchina un po' piu' "reattiva".



Questo a livello teorico.
Poi c'e' il freno.. l'elettronica.. la tensione minima di spunto del morore...






Modificato da - UDoKuoio in data 24/06/2010 22:17:17

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Gigi "UDoKuoio" Fierro - Il Signore delle Manette -
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Renatone

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Inserito il - 24/06/2010 : 22:21:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Renatone Aggiungi Renatone alla lista amici  Rispondi Quotando
Messaggio di Alberto97

......ho l'idee ancora più confuse..............VI PREGO..ILLUMINATEMI!
comunque...Ciao
Alberto
p.s.Grazie a chiunque risponderà


E parecchio anche.
OHM è l'unità di mirusa della resistenza, come Volt è l'unità di misura della tensione e Ampere è l'unità di misura della corrente.
Un pulsante a resistenza che monta una resistenza con un numero elevato di ohm è un pulsante che ha una erogazione della tensione al motore della macchina più dolce perchè più progressiva di un pulsante che monta una resistenza con meno ohm e che erago la tensione al motore più velocemente.
Ne consegue che meno ohm ha la resistenza di un pulsante è più pronta e brusca sarà la reazione della macchina.
Per farti capire meglio: un pulsante con 0 (zero) ohm non sarebbe altro che un interruttore che da o toglie la corrente alla pista.
Parlando di pulsanti a resitenza in previsione di eventuali future modifiche personalmente preferisco i pulsanti che montano una resitenza da 45 ohm (parlando di Parma o similari) perchè il valore di ohm della resistenza di un ppulsante si può diminuire montado una o più resistenze in parallelo a quella del pulsante, ma tale valore non si può aumentare, quindi se ho un pulsante da 15 ohm me lo devo tenere così com'è perchè è già un pulsante molto pronto e brusco e se diminuissi ulteriormente gli ohm della resistenza mi ritroverei fra le mani una specie di interruttore.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.

Ciao da Renato






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Alberto97

Tuttoslottista DTM



Inserito il - 24/06/2010 : 22:24:49  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Alberto97 Aggiungi Alberto97 alla lista amici  Rispondi Quotando
bene molto bene ora questo l'ho capita bene e ti ringrazio...(in effetti io di elettronica non ci capisco un c....appero) ma mi potresti spiegare come si fà a diminuiregli ohm..e il freno quando hai/avrete voglia se me lo potrai/potrete spiegare vi fare un grandissimmo GRAZIE





  Firma di Alberto97 
Quando il gioco si fa Duro i Duri iniziano a giocare e io stò a guardare

 Regione Emilia Romagna  ~ Prov.: Rimini  ~ Città: Rimini  ~  Messaggi: 70  ~  Membro dal: 23/05/2010  ~  Ultima visita: 29/06/2016 Torna all'inizio della Pagina

Renatone

Nuovo Tuttoslottista


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Inserito il - 24/06/2010 : 22:41:06  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Renatone Aggiungi Renatone alla lista amici  Rispondi Quotando
Per diminuire gli ohm della resistenza di un pulsante "sarebbe" sufficiente montargli una resistenza in parallelo, magari con un'interruttore per escluderla nel caso volessi avere una risposta della macchina più dolce.
Ho usato il condizionale perchè la cosa migliore da fare è quella di montare una resistenza in parallelo insieme ad un potenziometro in serie alla resistenza aggiuntiva in modo da poter disporre di tutti i valori di resistenza (ohm) intermedi.
Per regolare il freno è sufficiente interrompere il filo del contatto del freno e montarci un potenziometro da 10 ohm/5 Watt.
Questo è uno schemino molto semplice da realizzare, preso da un forum che non ricordo e modificato ulteriormente da me, che spesso utilizzo per modificare i pulsanti dotati di una resistenza da 45 ohm e dotarli della regolazione della sensibilità e del freno. Con questa modifica il pulsante avrà un range di regolazione da circa 42 ohm a circa 15 ohm.





Ciao da Renato






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EMILIO

Tuttoslottista Racing




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Inserito il - 25/06/2010 : 09:38:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EMILIO Aggiungi EMILIO alla lista amici  Rispondi Quotando
Una cosa che sfugge spesso è il fatto che per ridurre la resistenza "equivalente" dal mettere "in parallelo" una resistenza fissa a quella variabile presente nel pulsante bisogna rispettare la regola che il valore della resistenza fissa deve essere appena superiore al valore di quella variabile.
Quindi, se la resistenza del pulsante è di 45 ohm, la minima resistenza accoppiabile in parallelo non deve essere inferiore a 45 ohm, per cui lo schema di Renatone andrebbe ritoccato nel valore della resistenza fissa che non può essere da 22 ohm (quella in serie con il potenziometro/reostato da 470 ohm).
Non riesco a mettere dei grafici, ma si deve considerare che usando solo la resistenza fissa si ha una variazione direttamente proporzionale tra movimento del cursore e resistenza del circuito, abbinando in parallelo la resistenza fissa si genera una curva, che ha il primo tratto più lineare più è basso il valore della resistenza in parallelo.
Facciamo un esempio:
la regola è che la resistenza equivalente tra due resistenze risulta dal prodotto dei due valori diviso la somma degli stessi.
Nel caso di sopra, qualora il reostato/potenziometro fosse a zero, 22 x 45 : (22 + 45) = 14,77 ohm.
Significa che al primo punto di contatto la resistenza tra alimentazione e pista è di 14,77 ohm.
Ora posizioniamo il cursore da 1/5 (o 20%) della corsa totale: la resistenza variabile sarà a 45 x 80%= 36 ohm, quella fissa vedrà anche in serie i 9 ohm "morti" della resistenza variabile e quindi passerà da 22 ohm a 22 + 9= 31 ohm.
L'equivalente del parallelo sarà quindi di 31 x 36 : (31 + 36)= 16,66 ohm .
Cosa balza all'occhio?
Che la resistenza al 20% della corsa invece di scendere è salita da 14,77 a 16,66 ohm!!!!
Vuol dire che accelerando meccanicamente stiamo invece rallentando ..... elettricamente !!!!
Dove si trova il "punto di riaccelerazione"?
Si trova tanto più avanti nella corsa meccanica del cursore quanto è più inferiore la resistenza fissa rispetto a quella variabile.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro nella spiegazione.

Forse merita qualche cenno in più il "senso" della resistenza dei pulsanti "controller", cercando il più possibile di essere semplici.
Le grandezze elettriche importanti sono:
-corrente elettrica: è la "quantità" di corrente che scorre in un filo elettrico, si misura in Ampere;
-tensione elettrica o "differenza di potenziale elettrico": è la differenza di potenziale tra due punti, si misura in volts;
-resistenza elettrica: è "l'impedimento" di un materiale/oggetto a lasciarsi percorrere dalla corrente elettrica.
Quando una resistenza elettrica è attraversata da una corrente, si genera una "caduta di tensione" in misura di:
resistenza (ohm) x corrente (ampere)= tensione elettrica (volts).

Caso pratico:
tensione di alimentazione 12 volts, resistenza 12 ohm, assorbimento di corrente 0,5 ampere, quindi:
caduta di tensione nella resistenza= 12 ohm x 0,5 ampere = cadono nel pulsante 6 volts , e quindi alla pista/motore arrivano 6 volts.
In breve, questo spiega perchè più è alta la resistenza elettrica e più il modello è lento.

Emilio






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BAH!!! CHE DIRE.....

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EMILIO

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Inserito il - 25/06/2010 : 11:53:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EMILIO Aggiungi EMILIO alla lista amici  Rispondi Quotando
Aggiungo che ogni motore/modello, anche in funzione del tipo di pista, necessita di una diversa sensibilità del pulsante, nel caso di pulsante con sola resistenza un diverso valore di resistenza nel punto di primo contatto del cursore.
Il mettere in parallelo una resistenza a quella del pulsante, al fine di avere una regolazione della sensibilità, cioè del "minimo", impone una curva obbligatoria e ben difficilmente modificabile, se non dividendo la resistenza del pulsante in diversi settori e mettendo negli stessi in parallelo diverse resistenze variabili.
Proprio per questo io ritengo che uno dei grossi vantaggi del pulsante elettronico sia che, se la situazione non richiede curve o cose strane, molto semplicemente si possa avere una variazione lineare, tra minimo e massimo, del pulsante, pur potendo semplicemente variarne il "minimo".

Emilio






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squalo70

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Inserito il - 06/07/2010 : 00:43:20  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di squalo70 Aggiungi squalo70 alla lista amici  Rispondi Quotando
EMILIO ha scritto:

Aggiungo che ogni motore/modello, anche in funzione del tipo di pista, necessita di una diversa .....etc, etc...

Emilio

Emilio devo dire che il tuo discorso non fa una piega; però sono convinto che venga usata una resistenza più alta di quella fissa per poter usare un comunissimo potenziometro anzichè un costosissimo reostato a filo. Usando resistenze maggiori di quella fissa del grilletto si è sicuri che la corrente assorbita dal motorino passi certamente attraverso essa anzichè sullo strato di grafite del potenziometro che si acquista a pochi euro in qualsiasi negozio di componenti elettronici.






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EMILIO

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Inserito il - 06/07/2010 : 09:13:41  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EMILIO Aggiungi EMILIO alla lista amici  Rispondi Quotando
Non credo e Ti spiego il perchè:
seguendo lo schema indicato sopra, avendo bisogno di regolare il potenziometro alla massima sensibilità (per rispettare quanto ho scritto sopra ed evitare di avere una decelerazione piuttosto che un'accelerazione nel primo tratto di corsa del cursore), il potenziometro dovrà essere posizionato in posizione da avere 23 ohm ( 23 + 22 = 45 , cioè la soglia critica sotto cui non si deve scendere) ed in questa condizione , al minimo, avrai che la corrente che va al motore si divide equamente tra resistenza del pulsante e la serie che usi per la regolazione.
La corrente che passa quindi nei 22 ohm del potenziometro potrebbe non essere trascurabile, per cui mettere un potenziometro grafitico piuttosto che a filo sarebbe rischioso.
E' pur vero che il momento più critico è il punto del minimo del cursore, dato che nel resto della corsa la corrente passa molto di più nella resistenza del pulsante.

Emilio






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UDoKuoio

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Inserito il - 06/07/2010 : 09:29:18  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di UDoKuoio Aggiungi UDoKuoio alla lista amici  Rispondi Quotando
@ Emilio. Probabilmente non ho capito come hai configurato il tuo esempio per spiegare la frase:
...la resistenza al 20% della corsa invece di scendere è salita da 14,77 a 16,66 ohm!!!!
Vuol dire che accelerando meccanicamente stiamo invece rallentando ..... elettricamente !!!!

Soprattutto per quanto riguarda quello che tu chiami "i 9 ohm 'morti' della resistenza variabile" che proprio non riesco a calcolarli, essendo bypassati dai contatti della resistenza variabile e quindi con Differenza di potenziale = 0.

Quello che ho trovato io sono tutte curve crescenti di tensione, ripide all'inizio e piu' dolci alla fine.






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Gigi "UDoKuoio" Fierro - Il Signore delle Manette -
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EMILIO

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Inserito il - 06/07/2010 : 09:55:02  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EMILIO Aggiungi EMILIO alla lista amici  Rispondi Quotando
......... sapessi inserire uno schema .........
provo a parole:
i "9 ohm morti" in realtà sono "vivi", perchè il contatto del cursore li vede in serie alla resistenza aggiuntiva che abbiamo ipotizzato essere a 22 ohm, per cui il circuito vede in parallelo:
-la resistenza del pulsante che si trova a 1/5 di 45 = 36 ohm
-la serie composta dai 9 ohm della resistenza del pulsante (che dunque non sono "morti"....) + i 22 ohm della resistenza aggiuntiva = 31 ohm
Il parallelo ha una resistenza equivalente, quindi, di 36 x 31 : (36 + 31)= 16,66 ohm
Se al primo contatto del cursore avevamo il parallelo tra 22 (resistenza aggiuntiva) e 45 (resistenza del pulsante) , quindi
22 x 45 : (22 + 45)= 14,78 ohm, ecco che noti che la resistenza E' AUMENTATA, mentre se stai accelerando la resistenza deve diminuire......


Emilio






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ciaky

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Inserito il - 06/07/2010 : 21:51:34  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ciaky Aggiungi ciaky alla lista amici  Rispondi Quotando
emilio ha scritto:

......... sapessi inserire uno schema .........
provo a parole:
i "9 ohm morti" in realtà sono "vivi", perchè il contatto del cursore li vede in ecc ... ecc...

Chiedo agli esperti del forum e a voi tutti se c'è la possibiltà di inserire file utilizzando il programma gratuito, fidocad, scaricabile dal sito di Lorenzo lutti che lo ha realizzato e lo divulga gratuitamente http://www.enetsystems.com/~lorenzo/default.asp
Io non ho ancora capito bene come fare , ma credo sia una grande risorsa per tutti noi smanettoni dei pulsanti che spesso diciamo:sapessi inserire uno schema!
ciao






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EMILIO

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Inserito il - 06/07/2010 : 22:19:52  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EMILIO Aggiungi EMILIO alla lista amici  Rispondi Quotando
Sei sicuro che sia scaricabile anche su Xp ?
Vedo anche che nel 2003 è stato costretto a chiudere.............

La parola a Massimo.............

Emilio






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Renatone

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Inserito il - 07/07/2010 : 07:41:37  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Renatone Aggiungi Renatone alla lista amici  Rispondi Quotando
Rispondo a Ciaky.
Se il programma non prevede di salvare il disegno in un qualsiasi formato immagine (jpg, gif, tif, bmp, ecc., ecc.) c'è un'alternativa un pochino macchinosa, ma più semplice di quanto possa sembrare.
NOTA BENE: questa procedura è utilizzabile con qualsiasi programma.
Quando avrai completato il disegno del tuo schema lascia aperta la schermata sul PC e premi sulla tastiera il tasto "STAMP/R SIST", così facendo catturerai (copy) tutto ciò che appare sullo schermo del PC.
Apri un qualsiasi programma di grafica (io utilizzo Paint Shop Pro, ma volendo può andare bene anche il programma "Paint" di Windows) ed utilizza la funzione "incolla" del programma per inserire nel programma la schermata appena catturata.
Ritaglia la parte di immagine che ti interessa (lo schema) e se necessario (normalmente si) ridimensiona l'immagine a tuo piacimento (per il forum è ottima una risoluzione di 800 pixel di larghezza), dopodichè salva in una cartella del tuo hard disk l'immagine appena ottenuta utilizzando formato che preferisci (ottimo il jpg).
Rispondi alla discussione utilizzando il tasto "Rispondi" e non la finestra di risposta rapida.




Nella finestra che si aprirà scrivi il testo nella apposita finestra e per inserire una immagine clicca sul tasto "Inserisci file"




Il passo successivo sarà quello di cercare il file nell'hard disk del PC e per farlo dovrai cliccare sul tasto "Sfoglia"




Dopo aver selezionato il tuo file dovrai cliccare sul tasto "Allega file" della stessa finestra




e nella finestra di risposta apparirà la stringa di comando contenente il tuo file




Questa procedura per l'iserimento delle immagini va ripetuta per ogni immagine che si vuole inserire all'interno di una discussione ed è la stessa che deve essere utilizzata anche se si vuole iniziare una nuova discussione.
Lo stesso sistema l'ho utilizato per creare le immagini inserite in questa mia risposta.
Spero di essere stato utilie e sufficientemente chiaro.

Ciao da Renato






Modificato da - Renatone in data 07/07/2010 07:47:23

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UDoKuoio

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Inserito il - 07/07/2010 : 09:57:21  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di UDoKuoio Aggiungi UDoKuoio alla lista amici  Rispondi Quotando
Vai di Paint, Emilio!





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EMILIO

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Inserito il - 07/07/2010 : 11:00:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EMILIO Aggiungi EMILIO alla lista amici  Rispondi Quotando
Appena ho un momento faccio una cosa "casalinga".........


Emilio






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EMILIO

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Inserito il - 07/07/2010 : 13:19:27  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EMILIO Aggiungi EMILIO alla lista amici  Rispondi Quotando



Allora, l'orrendo disegno indica RA come la resistenza aggiuntiva che posta in parallelo con Rp (la resistenza variabile con il cursore del pulsante) deve ridurne il valore a RE (resistenza equivalente).
La formula è: il prodotto dei due valori diviso la loro somma.
Il potenziometro è regolato a zero, per cui la resistenza aggiunta in parallelo è da 22 ohm.
Forse ovvio (ma non per tutti) che accelerando la resistenza deve diminuire.

Quello che dicevo è che la resistenza aggiuntiva non deve mai avere un valore inferiore di quella del pulsante, altrimenti succede quanto segue:
al primo contatto (1), la RE è a 14,78 ohm.
A 1/5 - vedi (2) - è a 16,66 ohm.
A 2/5 - vedi (3) - è a 16,12 ohm.
A 3/5 - vedi (4) - è a 13,16 ohm.

Noterete che fino che non arriviamo a 3/5 della corsa del cursore la resistenza equivalente, che è quella che regola la potenza al motore, in realtà è SUPERIORE a quella di inizio corsa, cioè INVECE DI ACCELERARE STIAMO DECELERANDO.
E' solo dai 3/5 di corsa in poi che accelereremo.

Pertanto, l'aggiunta di una resistenza fissa in parallelo riduce sì la resistenza equivalente ad inizio corsa rispetto alla RP, formando una curva (non quindi una regolazione lineare) che, se la RA è inferiore di valore alla RP, può anche aumentare rispetto alla RE al primo contatto tanto quanto la RA è inferiore a RP.

Anche se in modo informaticamente rudimentale, spero di aver chiarito eventuali dubbi.







Modificato da - EMILIO in data 07/07/2010 13:26:31

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ciaky

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Inserito il - 07/07/2010 : 19:05:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ciaky Aggiungi ciaky alla lista amici  Rispondi Quotando





Perfetto!!!! Renatone, lo ho salvato come bitmap, fidocad lo permette, una cannonata, questa è uno schema di prova fatto a caso, l'importante è che funziona.
Ok anche per le operazione di transito da un programma di grafica all'altro.


Questa è una prova jpg





jpg è meglio non devo neppure comprimere il file x rientrare nel formato del forum .

GRAZIE come sempre Renatone .

E buon divertimento a tutti l'attrezzo adesso l'avemo.






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ciaky

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Inserito il - 07/07/2010 : 19:09:35  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ciaky Aggiungi ciaky alla lista amici  Rispondi Quotando
@ emilio su xp non so, prova!

Non dovrebbe accadere nulla di grave,spero, io con l'informatica sono 0,0000

imparo per caso e non mi assumo responabilità di eventuali esplosioni.







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UDoKuoio

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Inserito il - 07/07/2010 : 21:29:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di UDoKuoio Aggiungi UDoKuoio alla lista amici  Rispondi Quotando
@ Emilio: COmincio a capire. Cos'e' il simbolo dello zero barrato col valore "zero Ohm?" (in quella posizione e con quel valore non mi dice nulla)





Modificato da - UDoKuoio in data 07/07/2010 21:29:52

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Gigi "UDoKuoio" Fierro - Il Signore delle Manette -
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EMILIO

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Inserito il - 07/07/2010 : 23:19:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di EMILIO Aggiungi EMILIO alla lista amici  Rispondi Quotando
E' il potenziometro di regolazione.
Per rappresentare il problema del valore-limite della resistenza aggiuntiva, ho ipotizzato che dallo schema pubblicato da Renatone si mettesse il potenziometro nella posizione di massima sensibilità.
In realtà la cosa potrebbe andare bene purchè il potenziometro non sia mai in posizione tale da scendere sotto i 23 ohm ( 22 la resistenza fissa + 23 del potenziometro = 45 ohm, cioè la stessa della resistenza del pulsante dello schema).

La sostanza di tutto il discorso, se un pulsante ha la resistenza da 45 ohm, non si potrà mai ottenere una regolazione "funzionale" che comporti una resistenza finale inferiore alla sua metà, cioè 22,5 ohm.

Emilio






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BAH!!! CHE DIRE.....

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