| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| zeno |
Inserito il - 21/12/2014 : 20:14:41
Questo modello del 2010 riproduce la grossa vettura sport progettata e pilotata dal texano Jjm Hall, miliardario americano. Se ben ricordo è la prima vettura da competizione dotata di alettone posteriore. La grossa ala a inclinazione variabile, interagiva tramite un meccanismo oleodinamico con il pedale del freno, di fatto rendendo più efficiente la frenata. Il tempo trascorso ha prodotto alcuni piccoli difetti come il leggero viraggio verso l'avorio della verniciatura iniziale bianca ed una piccola crepa accanto al parabrezza. Anche questo modello è stato comunque aggiornato di telaio e di motore. Forse dovrò montare delle ruote motrici di sezione più larga per evitare il pattinamento del retrotreno, ma le prestazioni ora sono molto buone. Ciao by zeno.
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| 3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| giacomo |
Inserito il - 22/12/2014 : 06:58:05
Ottimo lavoro zeno e come sempre i complimenti si sprecano, un grazie a Marco per la spiegazione e dati tecnici sulla macchina reale e su chi ha contribuito alla sua costruzione, questo dovrebbe sempre accompagnare un modello in uscita ecc.ecc., grazie a tutti... |
| slotzilla |
Inserito il - 22/12/2014 : 00:14:10
Dunque,visto che parlate della "mia" materia eheheheh.....
1) Jim Hall non era un miliardario,il padre era un geologo che si occupava di ricerca petrolifera ma morì in un incidente aereo,cosa che cambiò la vita di Jim,anche lui studiava da geologo ma decise che era meglio fare il mediatore di pozzi che il ricercatore e cambiò i suoi studi in ingegneria meccanica aprendo con il socio Hap Sharp un'officina che riparava e commerciava auto da corsa.
I loro risparmi vengono investiti nella azienda Chaparral a partire dal 1961.
2)Jim Hall pilotò solo una volta la 2F a Sebring,normalmente i piloti di questo gioiello erano Phil Hill e Mike Spence.
3) In effetti la 2F non fu la prima Chaparral con grande ala variabile ma fu la evoluzione della 2E,tutte e due avevano l'ala con comando idraulico ma non nasceva collegata al freno ma con un' attuatore proprio che variava l'inclinazione dell'ala in due posizioni; comunque corse a Daytona con ala fissa e vinse in Inghilterra sempre con l'ala regolata e fissa per evitare problemi di errore del pilota e bloccaggi in posizione anomala che si erano verificati a Le Mans nel '67. La vera rivoluzione aerodinamica di queste auto resta la grande ala fissata direttamente alle sospensioni e non alla carrozzeria,così la spinta in basso non comprime le molle.
4) In realtá lo spoiler variabile era giá una novita montata sulla precedente 2D era sempre comandato da un pedale autonomo e aveva attuatore elettrico con comando che variava l'inclinazione da 6 a 20 gradi.
5) Una grande innovazione di questa 2F che conoscono in pochi era invece uno sportello sul muso,chiuso da una molla che si apre a 220 km/h con la pressione aerodinamica immettendo l'aria in una serie di canali che generano deportanza.
Questa incolla l'avantreno al suolo alle alte velocitá.
Porgendo i complimenti per questo bel modellino,mi scuso per la prolissitá dell'intervento ma sapete bene che quando si parla di Chaparral divento immediatamente allegro e logorroico.
Bel lavoro Zeno!
Alla prossima
Marco
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| GTB |
Inserito il - 21/12/2014 : 20:45:52
Se ricordo bene la prima è stata la 2E del '66, la 2F nel '67 poi nel '68 in F1 la Ferrari, ma la Ferrari aveva già cominciato ben prima con gli spoiler nelle mai abbastanza rimpiante Sport
GTB |
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Chaparral 2F
