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Gio Care
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Inserito il - 12/11/2023 : 16:20:32
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Metallo metallo….in 1:32 c’è l’imbarazzo della scelta ! Telai, cerchi e accessori tecnologicamente splendidi. Qualcosa esiste anche per la 1:43, ma il metallo di questo post riguarda un altro componente della piccola auto : la carrozzeria !
Nello statico 1:43 esiste invece praticamente qualsiasi auto mai prodotta e tradizionalmente tutte in metallo ( credo sia Zama, lega per carburatori conosciuta in ambito modellistico come „ metallo bianco“). Il peso è decisamente superiore rispetto alle carrozze in plastica, però l’idea di farmi qualche auto „ unica“ ,pur con prestazioni tutt’altro che competitive rispetto alla produzione che tutti conosciamo, è da un po‘ che la covo in silenzio…. Il telaio che ho trovato è invece stampato 3D, con una fondamentale caratteristica necessaria allo scopo : passo, carreggiata e posizione pick-up variabili, cioè praticamente adatto a qualunque tipo di auto in questa scala. In realtà ne ho trovati ben 2 , di cui uno metallaro , e sempre regolabile, ma di quest’ultimo ne parlerò dopo averlo masticato un po‘ di più .
Il telaio Go ( una Force car) che si vede nella prima foto è stato il punto di partenza, funzionava per il passo ma la carreggiata era troppo larga. E volevo a tutti i costi mantenere le ruote originali del modello statico, pena la perdita dall’autenticità della replica ( ho fissato le gomme ai cerchi con un nastrino biadesivo ). Il telaio si è adattato senza troppi problemi agli ingombri della carrozzeria, naturalmente dopo aver segato il piloncino posteriore.
Il problema maggiore è stato ricavare un ancoraggio sotto la carrozzeria per fissare tutto assieme. Ho risolto incollando ritagli di plastica modellati negli spazi disponibili poi vitine 1,4x 6 ( 4 ) e via andare ! Una nota di montaggio : il costruttore prevede di incollare 3 dei componenti una volta stabilito il passo necessario, ma ho preferito fare una piccola modifica per mantenere il passo variabile anche in un secondo momento, allentando e ristringendo 2 piccole vitine extra aiutate da una contropiastrina in plastica per bloccare tutto una volta regolato. Un accorgimento utile quando si vuole regolare di fino il passo esatto per l’auto in questione.
Verificato che l’altezza dei passaruote fosse sufficiente al rotolamento sono passato ai fori da sotto per bloccare il telaio alla carrozzeria con viti ai riempimenti in plastica applicati con bicomponente, cercando di curare molto la profondità di incasso per mantenere l’aspetto originale del modellino. Che alla fine si presenta così
Per un ulteriore tocco ho aggiunto la parte posteriore, avvistandola direttamente al telaio.
Altra caratteristica interessante del telaio 3D in questione è la sede riservata ai magneti ( 2 ) cilindrici, regolabili in altezza all’interno delle rispettive sedi nel telaio, in posizione tradizionale zona pignone. Motore Tuning Motraxx Xgo Race ( piuttosto performante sulle auto in plastica che ho modificato in precedenza ) e „bronzine“ ( Nylon ) per assale posteriore ( 1,95 ) con corona premontata. Trasmissione 8/24 per la versione standard del telaio, ma esiste anche una variante tipo „ sport“ che viene fornita con cerchi più grandi e larghi con rapporti 8/32 ( i cerchi della versione standard sono piuttosto stretti, con diametro tipo DTM ma più adatti a Berlinette stradali che auto da corsa). Costi : Ferrari 512 M € 11,50 ( in saldo) telaio € 27.50 ( Made in Repubblica Ceca) . Per finire il peso :
Le varie auto Go/D143 che ho modificato tutto compreso ( piombi , luci e chip) difficilmente superano i 60 grammi, ma in questo caso non sono le prestazioni ma l’ estetica a trionfare… Ora mi serve solo montare un pistino per provarla…Natale si avvicina e anche i bimbi grandi devono poter giocare spensierati
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Modificato da - Gio Care in Data 12/11/2023 16:41:30
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Gio Care
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Inserito il - 21/11/2023 : 11:12:16
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Un po’ di dati su questa modifica dopo una settimana di test su un tracciato “ da laboratorio “ : L’auto funziona bene, il comportamento mi ricorda da vicino le vecchie Policar anni 70. Nonostante le coperture non siano nate per questo utilizzo, sono pur sempre in gomma, e il battistrada indicherà a che punto di usura ci si trova . Il problema è in realtà il peso, che rende l’auto poco nervosa in basso, ma quando il motore prende i giri non sfigura con le sorelle plastiche. Con i 14.8 volt del trafo originale però, tende a scaldare parecchio, con un percepibile calo di rendimento dopo un po’ di giri ( tracciato prova = 9 mt circa con tutti i tre tipi di raggio curve e rettilineo più lungo da 6 elementi, 1 riporto a metà). Proverò a diminuire a 12 volt e a sollevare un pelo i due magneti, il peso complessivo rende l’auto piuttosto ancorata al solco regalando derapate spettacolari grazie anche alla massa del posteriore. Nel confronto con una Go ( modificata integralmente ) la 512 esprime una guida “Granturismo” davvero piacevole, dovrò tuttavia prevedere una seconda auto con caratteristiche simili, perché è più lenta di circa 2/2,5 secondi a giro rispetto alle mie auto più veloci in plastica, rendendola poco competitiva come previsto. Il pick-up è ben pensato, non sporge verso l’alto convivendo egregiamente anche con carrozze molto basse di muso, anche se dovrò inventarmi un fermo perché arriva ad una rotazione di quasi 90 gradi rispetto al senso di marcia e con un angolo così estremo l’auto non riesce più a raddrizzarsi. Ho soltanto addolcito un po’ gli spigoli vivi della lama con una limetta per le unghie. Con i magneti inseriti a filo della sede da sotto, si ottiene un fantastico effetto burn out in partenza e derapate super spettacolari, impegnando il pilota davvero tanto, come se fosse completamente senza magneti ma solo debitamente piombata. 75 grammi contro 52 della BMW e solo 38/42 per una auto di serie. Peso “magnetico” 86 (con altezza magneti come da foto- 1,4/1,7 mm) contro 64 per la BMW che ha il magnete a ben 2,85 mm dai binari, perché di dimensioni maggiori rispetto ai 2 cilindretti di questo telaio. Le auto di serie hanno il magnete a circa 1,&/ 2 mm. Il passo decisamente corto rende l’auto molto agile nei tratti misti e anche con i magneti piuttosto alti tende a “pendolare” ma non a deslottare. Auto nel complesso piuttosto divertente e tutto sommato anche facile da guidare. Allego serie didascalie e aggiornerò manomano gli sviluppi
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Modificato da - Gio Care in data 21/11/2023 11:17:36 |
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Gio Care
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Inserito il - 05/12/2023 : 08:55:13
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Test a 12 volt con un amperaggio discreto ( 5A) riuscito ! Il motore scalda meno, la guida deve essere un po‘ adeguata alla riduzione di tensione, evitando brusche frenate che impigriscono la ripresa preferendo uno stile meno nervoso e più lineare nella conduzione delle curve, specie quelle più strette. La Ferrarina continua comunque a derapare e il burn out in partenza è ancora un must La competizione con le altre non è bilanciata e dovrò realizzarne una seconda per duelli ad armi pari, d’altronde all’epoca le prestazioni delle auto da corsa erano pari alla tecnologia disponibile in quel tempo, e questo regala un piacevole effetto vintage , impegnando i piloti in modo diverso. Una prova che vorrei fare sarebbe montare una scocca simile sull’altro telaio, quello in metallo. Una full-Metal-jacket Il peso non è così diverso da quello 3D però monta un motore cassa lunga da F1 in scala 1:32, con rotore e statore molto più potenti, e perciò una coppia che con le 5A dovrebbe riportare il pesante modello ad una maggiore competitività anche contro auto molto più leggere. Inoltre il telaio suddetto ( Slotdevil mikrochassis ), adatto anche a piccole 1:32 come Mini o 500, utilizza componentistica completamente professionale, permettendo anche di cambiare i rapporti di trasmissione e cerchi/pneumatici , con molte più opzioni rispetto alla componentistica disponibile per la scala 1:43. Inizierò a breve l’assemblaggio aggiornando su montaggio e risultati in corso d’opera. Avvicinandosi Natale, potrei lasciarmi tentare da un controller più performante, partner ideale di un’auto del genere!
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Modificato da - Gio Care in data 05/12/2023 09:12:11 |
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Gio Care
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Inserito il - 16/01/2024 : 12:35:45
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Veniamo ora al telaio in metallo : con un peso di ben 50 grammi ( compresi motore, ruote e magnete ) ho trovato una bella carrozzeria AGM in plastica che con 9 grammi porta il peso complessivo a 59. Allineato alle Go che ho modificato. Nell’ insieme 19 grammi in meno rispetto alla Ferrari 512 in metallo con telaio 3D aftermarket precedentemente montata.
Materiale di costruzione : duralluminio, il magnete non si attacca! Il montaggio non è particolarmente problematico, nonostante alcune viti e rondelle siano davvero molto piccole e non si tratti in nessun caso di un giocattolo, un minimo di esperienza è necessaria così come di manualità. Problema principale è stato reperire le ruote, che con cerchi da 10/12 mm e pneumatici adatti, al massimo 15/16 mm, sono difficilmente reperibili nella pur ampia scelta per 1:32. La prima idea di cannibalizzare una Go è stata scartata quasi subito, pur avendo a disposizione diverse carcasse, nessuna aveva ruote adatte alla carrozzeria, tutte troppo grandi. Cercando in rete ho trovato ruote per automodelli statici 1:43, vendute in confezioni da 20 pezzi ( cerchio 10 mm +copertura =14 ) che sono quelle che vedete nelle foto. Sicuramente la mescola non sarà delle migliori, ma è gomma vera ,non plastica, e con il solito trattamento carta vetro+sgasate hanno ora un’aderenza molto simile alle Go originali. Niente di professionale, paragonato al resto dei componenti ma dopo un po’ di prove posso dire che fanno egregiamente il loro lavoro. Il resto dei componenti appunto, è invece di alto livello, cuscinetti a sfera per il posteriore, assale 2,38, corone intercambiabili, distanziali e un bel pick-up. Unica modifica aggiunta le piastrine in plastica per mantenere l assale anteriore a contatto con il telaio, non ho voluto piegare i due prolungamenti sulle boccole perché per coincidenza mantenevano la carrozzeria alla giusta altezza anteriore sul telaio… Naturalmente passo modificabile in base alla carrozza. L’unione tra scocca e telaio è fatta sfruttando gli attacchi presenti sui fianchi del telaio ( regolabili in larghezza) cui ho aggiunto una piastrina in plastica ( quella bianca in foto) per ancorare le vitine dall’esterno carrozzeria. Con un po’ di pazienza e precisione si fa senza problemi, tenendo conto che questo non è proprio un giocattolo.
Il motore ( SlotDevil 6025 KW) è di tutt’altra classe rispetto ai piccoli (anche se tuning), cassa lunga per F.1 scala 1/32 con 24 denti alla corona anziché i classici 32 per 1:43, spinge molto già in basso a parità di pignone da 8, e compensa tranquillamente differenza di peso e rapporto più lungo. Unico neo : va comprato a parte !!! E anche gli assali 45x2,38 ! La sensazione alla guida è davvero un’altra, ho voluto comunque inserire un magnete originale depotenziato ( limato ) nella sede predisposta, sollevandolo alla collaudata altezza di 2,6 mm. ( le auto originali Carrera, ma anche le AGM hanno il magnete a poco più di 1 mm. dai binari). In realtà l’auto andava già molto bene senza ma ho voluto un po’ aderenza in più per compensare le ruote così poco professionali, senza dover aggiungere ulteriore zavorra. La trasformazione di un modello statico in metallo funziona, la Ferrari è divertente anche se necessita di rivali calibrati alle sue prestazioni inferiori, questa invece è una vera auto da corsa ! Costi : da auto da corsa, appunto Telaio e piccoli componenti = 30€ circa Motore = 7€ Carrozzeria = 8€ Assali= 3,50€ Ruote = 3 € circa Consigliabile utilizzare frenafiletti per tutte le microvitine del telaio, prestando molta attenzione nello stringerle per evitare di spanare i delicati fori filettati sul telaio. Particolare attenzione anche nel controllo che tutte le piegature del telaio siano perfettamente in squadra, come d’altronde suggerito dal costruttore del mikrochassis SlotDevil .
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Modificato da - Gio Care in data 16/01/2024 13:16:01 |
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Gio Care
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Inserito il - 21/01/2024 : 18:17:10
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Entrambe le auto montate fin qui hanno una carreggiata simile alle auto originali ( in media 40/45 mm ) , entrambi i telai non hanno faticato ad adattarsi alle carrozzerie, metallo o plastica. Il passo variabile per entrambi ha semplificato molto tutto. Il limite è per entrambi la carreggiata minima, quando si volesse montarli su modelli particolarmente stretti. Tra i due, quello più adatto è il 3D, la carreggiata (sia anteriore che posteriore ) misura circa 10 mm in meno rispetto al metallico, e nella versione “ standard” ( la sport non è disponibile al momento ) arriva con 4 ruote complete 14x4. Il design dei cerchi è casuale, su due acquistati, due diversi. Uno di questi mi ha suggerito la prova di assemblaggio su un’auto particolarmente stretta ( 35 mm.) , possibilmente da corsa…e mi è tornata in mente la mia prima pista, la Policar Rally con la Fulvia e l’ Alpine !
La prima è pronta…invece del motore incluso in confezione, un bel racing che spinge questa falsa magra da oltre 80 g. “a secco” solo a pochi decimi di secondo sul giro ( pista 15 mt, 12,5 volt.) rispetto alle più leggere totalmente in plastica . Gallina vecchia… Ruote strette, baricentro alto…l’auto è propensa ai capottamenti, ma in un rally ci sta anche! Come per la Ferrarina, riempimenti in plastica su misura interno portiere per fissare telaio e carrozza, la parte più manuale/creativa per rispettare l’aspetto originale, applicati con bicomponente per maggior sicurezza. Sostituiranno le colonnine di metallo per il telaio statico, che vanno rimosse dalla carrozzeria. 4 Fori a registro e viti faranno il resto. Una verniciata oro ai cerchi il tocco finale. Dovendo lavorare molto con la carrozza capovolta è meglio appoggiarsi su cartone, i modelli statici sono rifiniti con trasparente che può rigarsi rovinando il modello .
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Modificato da - Gio Care in data 21/01/2024 18:38:03 |
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Gio Care
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Inserito il - 27/04/2024 : 10:11:11
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Nuova nata per le velleità rally in progetto : la più pesante finora, 88 grammi ! Come al solito il problema sono le ruote, che per ora sono le strette incluse nella confezione dello chassis aftermarket in attesa di trovare qualcosa di meglio ( quelle del modello originale sono molto belle ma scivolano un po‘ troppo sul fondo e richiedono un accorciamento di qualche millimetro dell’asse posteriore che per ora non vorrei fare). La spalla è un po‘ alta e poiché il cerchio è piuttosto strettino ho dovuto incollarle ( moderatamente) altrimenti con derapate consistenti e visto il peso della vettura tendevano a sfilarsi dalla sede finendo tra cerchio e telaio! I magneti sono stati regolati abbastanza alti per favorire un comportamento scodinzolante, infatti proprio grazie al peso, quando in curva l’auto raggiunge il limite, invece di deslottare capotta direttamente. Nella scelta di questi statici da trasformare il trucco consiste nel valutare modelli che possano ospitare comodamente il pick-up, che per quanto possa essere regolato in avanti o indietro rispetto al resto dello chassis, deve fare i conti con spoiler anteriori quasi rasoterra e/o cofani a volte molto spioventi. Il passo dello chassis come sempre regolabile aiuta comunque a trovare l’auto giusta, anche quando la scelta puramente estetica cozza un po‘ con la realizzazione pratica. Motore : quello in dotazione al kit chassis ha bisogno di un paio di volt in più rispetto al più potente che ho montato, che si accontenta di 11/12 volt per regalare l’aggressività necessaria. Come già detto, in generale l’auto non può competere con le sorelle in plastica che pesano la metà o quasi, per questo preferisco trasformare auto da rally che debbano vedersela solo con il cronometro, una alla volta e tutte in metallo, forte del concetto di relatività
P.s. Questi modelli vintage sono a mio avviso i più sanguigni, pregni di tanti ricordi legati ad altri tempi… e nelle loro vetrinette continuano ad affascinarmi anche da fermi
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Modificato da - Gio Care in data 27/04/2024 10:29:35 |
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losmilzo
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Inserito il - 29/04/2024 : 20:26:21
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Una carrellata di capolavori !!
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Gio Care
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Inserito il - 01/05/2024 : 00:29:04
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Grazie mille …in realtà ho solo unito due componenti, ognuno destinato ad usi totalmente diversi dall’altro. La trasformazione in sé non è un lavoro così complicato. Cercando il modellino può capitare di imbattersi in buone occasioni sulla decina o poco più di euri ( questa 131 ), fino ben oltre il doppio ( stessa auto, stessa gara ). Molti dettagli ( tra cui in primis proprio l’ abitacolo) andranno rimossi mentre quelli che si lasciano lo si fa a proprio rischio e pericolo!!!! Vista la destinazione e che servono ancora altri componenti, ognuno può decidere come regolarsi. L’assetto magnetico variabile è il vero must, te la fai proprio come ti pare, e persino senza, è già più che sufficientemente piombata !!!. La massa consistente cambia anche la risposta del freno…non inchioda come le leggere magnetiche, occhio! L’ ho fatta così:
L’ interno portiera è il listello applicato con bicomponente, si notano le 4 vitine 1,2 x4 che ancorano la parte centrale e una in coda che sfrutta la colonnina di fusione originale con una staffa ( profilato pvc a L ) avvitata direttamente sulla traversa posteriore dello chassis.
La parte centrale, da foglietto illustrativo può essere assemblata con colla ( ma poi non lo modifichi più se si sbaglia qualcosa ) oppure con una mitragliata di vitine ! Il triangolino bianco dietro il pick-up è un ulteriore rinforzo ricavato in pvc. Tutto più pulito e ancora regolabile.
Particolare cura va dedicata alla misura della profondità di questo matrimonio, è meglio fare qualche prova attaccando i riempimenti pvc sagomati prima con biadesivo e/o patafix e incollare solo quando si è sicuri che più giù di lì non potrà sprofondare, portando di conseguenza le ruote a contatto con il parafango, o che invece non sollevi troppo la carrozza ( e il baricentro ) . I vetri della vettura creano proprio un micro scalino che fa battuta con il listello-riempimento, dando un primo punto di partenza abbastanza preciso ( da rifinire eventualmente con lima fine se troppo alto o incollando una strisciolina di una vecchia carta di credito direttamente al listello se troppo basso). Mentre si procede a regolare i riempimenti è sempre bene controllare frequentemente che gli assali rimangano perfettamente allineati alla carrozza visti sia frontalmente che posteriormente. Scegliendo un assetto più magnetico, le ruote originali del modello recuperano un po’ di aderenza nonostante la mescola da vetrina, e rimangono intercambiabili ( alesando leggermente il foro se necessario ) con quelle in dotazione al telaio semplicemente sfilandole dall’ assale cerchio compreso ( favolose per una simulazione del ghiaccio con i magneti belli alti ).
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Modificato da - Gio Care in data 01/05/2024 00:54:58 |
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Gio Care
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Inserito il - 19/11/2024 : 17:49:30
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Riprendo l’argomento con una nuova nata, che rispetto alle precedenti è una full metal, sia telaio che carrozzeria. Sviluppando ulteriori perfezionamenti da questo post, http://www.tuttoslot.it/forum/topic..._Title=Auto, ho scelto un modello davvero molto bello anche se il peso finora è il più grande ( ben 59 grammi di carrozza !), però questo telaio fatto in casa, versione 1.2, compete in leggerezza con quelli in plastica fermando la bilancia a soli 29 grammi completo di motore e ammennicoli vari. A proposito di motore, quello che ho scelto è risultato il migliore, ha una coppia notevole già alimentato a soli 9 volt e spinge l’auto con grinta nonostante un peso complessivo di quasi un etto, unitamente ad una frenata in spazi molto ridotti. Come al solito ho adottato una soluzione parzialmente magnetica per aiutare le poco performanti coperture da modello statico non volendo rinunciare ai bellissimi cerchi a raggi originali. E alla fine sono riuscito anche a trovare la corona sfusa, anzi ben 2 varianti dedicate all 1:43 per assali da 2mm, 24 oppure 32 denti !!! Quello che ho visto sul forum a proposito della Targa Florio mi ha ispirato nella scelta, anche se questa 250 GT Berlinetta in realtà ha gareggiato nel Tour de France del 58… Nel complesso è molto divertente oltre che facile da guidare, con una risposta già al pulsante Evolution più che soddisfacente pur restando una vettura adatta a competizioni a cronometro. Nessuno farebbe a sportellate con una GT 250
La cosa più bella è poter realizzare in proprio un telaio che può adattarsi a qualunque auto, persino ad una che come questa ha una carreggiata di soli 34mm !
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Modificato da - Gio Care in data 19/11/2024 17:52:29 |
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Gio Care
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Inserito il - 15/12/2024 : 21:51:12
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Sotto l’albero per minimetallari irriducibili…le ruote di scorta 1:43.
Tubi in alluminio con diametri componibili ( spessore della parete 1 mm ) a partire da un 4 mm con foro interno da 2 mm . In questo prototipo sono 4 tubi inseriti uno nell’altro per arrivare ad un diametro finale di 10 mm, sezioni lunghe 6 mm montate a sbalzo per ottenere da un lato l’incavo e dall’altro un mozzo da forare per un grano a brugola di fissaggio all’asse ( chiodo in acciaio nero ).
Tagliando con un semplice tagliatubi le varie sezioni, sarà necessario livellare un po’ l’interno del bordo tagliato con una limetta dal momento che il taglio provoca un leggero spanciamento all’interno, sufficiente ad impedire un perfetto inserimento della sezione con diametro minore. Se l’inserimento avviene con un minimo di sforzo non servirà colla istantanea ma piuttosto una morsa !
Se si utilizzano pneumatici che hanno il canale centrale basta aggiungere un ulteriore anello del successivo diametro al centro del cerchio. I tubi sono un 2/4mm, 4/6mm, 6/8mm e 8/10mm. Le 1:43 utilizzano cerchi con diametri compresi tra 9 e 14 mm, dipende da dimensioni della corona ( 24 o 32 denti ) e dalla fedeltà nella riproduzione del modello.
A proposito di pneumatici, le guarnizioni in gomma da 3/8 di pollice sono molto efficaci, queste sono 14x9x2, ma ne esistono di diversi tipi, perfette per ruote da rally, gran turismo o persino da F.1. Il grip è notevole e si può scegliere quante allinearne a seconda del cerchio che si deve realizzare. Montate su un cerchio da 10 non si muovono, anche senza colla!
Per rifinire e lucidare ho usato limette e carta abrasiva 400/1000, montando il cerchio su un assale di prova che ho fissato al mandrino del trapanino a mo di tornietto ( chissà, magari passa Babbo Natale ).
Come sempre mascherina, occhiali e guanti (e un aspirapolvere nelle immediate specie se si lavora in casa ! ).
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Modificato da - Gio Care in data 15/12/2024 22:01:14 |
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losmilzo
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Inserito il - 19/12/2024 : 11:39:36
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Sempre più a bocca aperta davanti a questi tuoi lavori Un " savoir faire al top " Io che solo per cambiare le spazzole perdo la pazienza ... non è sempre stato così ma la vista mi è calata di brutto e tante cose che facevo ora sono più difficili . Ancora tanti Complimenti !
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Gio Care
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Inserito il - 19/12/2024 : 22:35:18
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Ciao Carlo, grazie! Progettare e costruire un’auto il piú possible fatta a mano, con materiali comuni e decisamente controtendenza rispetto alla tecnologia produttiva disponibile oggi , è una autentica sfida ( specie in scala 1:43 visto che sul mercato c’è poco e niente rispetto alle altre ). Il telaio 1.5 avrá anche il magnete regolabile in altezza, una vera sciccheria Purtroppo la vista cala, fisiologico andando avanti e ormai ho tutta la serie di occhiali fino a +3 per i lavori più piccoli…e una illuminazione adeguata ( piú luce c’è, piú l’ occhio chiude automaticamente la pupilla aumentando la profonditá di focalizzazione ). Oltre, megalente integrata in una lampada da scrivania, utilissima anche per i microscopici bugiardini dei medicinali piú criptati
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Modificato da - Gio Care in data 19/12/2024 22:53:23 |
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Gio Care
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Inserito il - Oggi : 13:31:32
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Con tanti auguri a tutti per le imminenti festività, un aggiornamento su pneumatici che completa i cerchi in alluminio
Tubetti in silicone nero ( quelli lucidi ) e in nitril ( quelli opachi ), in 2 misure, 12x8 e 14x10. Per un taglio preciso occorre inserire un’ anima interna e poi con il tagliatubi si procede come per i cerchi. I 2 materiali hanno durezza diversa e corrispondono grossomodo a 2 mescole, morbida e media. Ottimo grip per entrambi, se necessario possono essere fissati con un po’ di colla spalmata sul cerchio ( il tipo in pasta bianca per carta e cartone va bene e consente una facile sostituzione del pneumatico ).
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