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sierra070
Nuovo Tuttoslottista
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Inserito il - 06/03/2024 : 18:49:18
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Ciao, questo è il mio primo post in cui vi racconto il mio progetto e/o visione delle slot. Sarò lungo e anche un po' autocelebrativo. Alcuni capisaldi: riciclare il più possibile, non ho lo spazio per una pista permanente, gioco spesso in solitaria, le cose devono funzionare bene, non mi interessano gli aspetti estetici tipo diorami e compagnia. (divertirsi è scontato) Quindi è un continuo monta e smonta e la mia idea è quella di semplificare questo processo. La mia intenzione sarebbe è di avere una pista pre assemblata, trasportabile. Ho costruito un primo percorso che intendo però rivedere. Ho messo a punto diverse soluzioni casalinge per rispondere alle mie esigenze che condivido con voi (tutti i miei progetti sono pubblici). Per giocare da solo e in fretta uso la modalità Rally, quindi un percorso con andata e ritorno. Per ottimizzare uso un loop e un pezzo che ho disegnato e mi sono fatto stampare: Il Loop è fatto con 6 curve standard e due A14
Poi per la derapata con freno a mano ho fatto questo:
Ovviamente bisogna modificare le alimentazioni. Quindi alle estremita si mettono i due pezzi e in mezzo quello che si vuole. Per fare un esempio proprio basico:
Per poter alimentare il tutto e collegare facilmente ho fatto anche un alimentatore variabile con una scatola dove attaccare i controlli.
Come controller uso questi due, uno per me e uno per la ghost car ovviamente su piste a due corsie non sulla rally:
Il controller per la ghost car ha la doppia regolazione fine, un pulsante "velocità massima" e l'interruttore on-off, in modo che faccio partire la ghost un giro prima e poi si parte insieme.
Ma tutto questo avrebbe poco senso senza:
Contagiri e cronometro basato su arduino (il codice è pubblico sul forum di arduino). Con 6 modalità di gioco (tre gare a tempo, tre gare a giri). Già predisposto sia per la pista loop, sia per la pista classica a due corsie.
Se vi interessano i dettagli chiedete pure.
Ora mi manca solo la pista grande.
Spero di non avervi annoiato. A presto
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Gio Care
Tuttoslottista F1
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Inserito il - 07/03/2024 : 08:26:35
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Ciao Sierra, laboratorio sperimentale davvero notevole ! Approfierei subito della tua disponibilità per chiederti un dettaglio sul tuo settore artigianale „freno a mano“, per il quale stavo meditando da qualche tempo la realizzazione anche per la mia Go. Ho temporaneamente archiviato quel progetto, un po‘ dubbioso vista la distanza così ridotta tra le corsie in 1:43, ma vedendolo ora bello che fatto, su tuo invito chiedo. Come si comporta l’auto con un raggio di curvatura già particolarmente chiuso in 1:32? Riesce a girare a qualunque velocità o il tornante va affrontato con sufficiente brio per innescare la derapata che aiuti l’auto ad invertire la rotta ( esattamente effetto freno a mano!)? Naturalmente parliamo di auto parzialmente o totalmente demagnetizzate, non credo sia affrontabile diversamente.
Idee e realizzazioni molto interessanti, chi come me si appassiona nel fai da te avrà molti spunti su cui lavorare ! Grazie per la condivisione
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Modificato da - Gio Care in data 07/03/2024 08:44:48 |
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sierra070
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Inserito il - 07/03/2024 : 12:53:41
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Ciao Gio, in effetti la curva è molto stretta ed è fondamentale che la macchina derapi altrimenti "si incastra". A volte rendo la plastica appena appena scivolosa all'esterno. Se arrivi troppo veloce ovviamente vai dritto, se arrivi lento rischi di fermarti. Il problema è la distanza tra la bandella (non so il termine tecnico) e le ruote posteriori. Bisogna prenderci la mano. La macchina che uso come Ghost che è dotata di magnete non riesce a farla. Penso che le 1/43 dovrebbero girare meglio, visto che l'a distanza bandella/ruote è ridotto. Se ti interessa il progetto, l'ho fatto con sketchup. Purtroppo non sono stato precisissimo e gli incastri li ho dovuti limare. Una cosa che cambierei oggi sono gli scavi per le bandelle metallice. Opterei per il rame adesivo.
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Gio Care
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Inserito il - 08/03/2024 : 13:55:42
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Un raggio così stretto comporta alcuni problemi… Il primo è il pick-up ( proprio la bandella anteriore rotante con una lama per il solco e le spazzole per il contatto elettrico). Quando l’angolo diventa così estremo, anziché guidare la vettura diventa un freno, andando sempre più vicino alla posizione perpendicolare rispetto al senso di marcia. Capita a volte di riscontrare questo effetto quando trovandosi in derapate estreme, l’auto fatica a raddrizzarsi continuando a scivolare esageratamente tutta di traverso anche sul dritto. Il pick-up è troppo in opposizione per un fluido scorrimento. Il secondo che mi viene in mente è il passo della vettura, cioè la distanza tra il pick-up e le ruote posteriori, che quando troppo lungo traccia un arco più esteso andando ad accentuare ulteriormente il primo problema. Probabilmente le 1:43 o piccole 1:32 ( Mini,500 o anche modelli rally tipo la Fiesta ecc…) grazie al passo più corto forse avrebbero qualche possibilità in più, ma è tutto da verificare. Il terzo la lunghezza della lama del pick-up, più è lunga più sfrega sia davanti che dietro nel solco perché l’arco che corrisponde alla sua lunghezza è maggiore di quello a disposizione. Problema di riserva…niente differenziale. La necessità di ruotare a velocità differente per le ruote motrici, che nel caso specifico raggiunge un limite elevato, parlando di 180 gradi in una strettoia, mette un bel carico da 10 sui primi 2 problemi… Se ci mettiamo anche il magnete che impedisce il tentativo dell’auto di ruotare su se stessa con un bel freno a mano…. Per un progetto a colpo sicuro esistono sicuramente formule per il calcolo del raggio minimo, con tutte le variabili possibili. Ma nel mio caso, me la tenterei con sano fai da te sperimentale Un primo dato utile sono le dimensioni del tuo pezzo speciale per una Polistil Evoluzione, magari una 1:43 riesce a girare, senza magnete e con il pick-up a „chiodino“ fisso anziché a lama rotante ( Goldrake style, cortocircuiti di mille valvole) Per le bandelle forse il meglio è una treccia incollata ( tipo calza schermatura ben appiattita cavo antenna ) al posto della bandella adesiva in rame, una curva così stretta sarebbe il regno delle grinzature ! Se ti capita di provare con un’auto 1:43 sarebbe molto interessante per me capire se replicare il tuo pezzo così com‘é oppure farne uno leggermente più a „lampadina“ per aumentare in larghezza lo spazio per girare. Per la Polistil come la tua non basta, forse potrebbe funzionare per Carrera visto che la scala 1:32 sfrutta settori adatti anche a 1:24… Un pezzo così che funzioni apre molte nuove possibilità in mancanza di spazio
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Modificato da - Gio Care in data 08/03/2024 14:17:38 |
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sierra070
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Inserito il - 08/03/2024 : 19:38:12
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Esatto, tutto quello che hai descritto è quello che accade. Per le bandelle nella parte dritta ho sacrificato quelle di un rettilineo in modo da avere la sagoma per gli attacchi. Poi guarda caso ho usato proprio la calza della antenna incollata. Alla fine le ho stagnate cercando di renderle il più lisce possibile. Il mio pezzo misura circa 22cmX17.5cm. L'unica macchina 1/43 che ho è la macchina di topogigio ma è conciatissima. Dovrei restaurarla per farla andare. Comunque è vero che non è facile fare la curva sempre in modo fluido, ma le mie 1/32 girano tutte, (fly Marcos 600lm, porsche gt1, scalextric audi s1, bmw e30 m3, ferrari p412 ). Se ti interessa potrei fare un video
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Gio Care
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Inserito il - 09/03/2024 : 07:59:04
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Topogigio rally….altro che Mario Kart Un dato molto utile ( grazie per le misure ! ) è il diametro del semicerchio, seguito dal passo medio tipico della 1:32. Per le 1:43 la media è 65 mm con il chiodino originale, che sale fino a 80 nelle auto modificate con il pick-up mobile.
Ma queste non sono auto rally, sono modificate per tracciati piuttosto veloci dove il passo lungo trionfa. Chissà, forse le vecchie Polistil super hp, con quel pick-up centrale… Il video sarebbe interessante, non ne ho mai inseriti e non saprei aiutarti purtroppo. Se non ti distoglie troppo dall‘ argomento originale del post possiamo tenerci aggiornati su eventuali sviluppi qui, altrimenti lancia tu se vuoi un post specifico
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Modificato da - Gio Care in data 09/03/2024 08:07:52 |
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sierra070
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Inserito il - 09/03/2024 : 20:03:30
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Il diametro interno è 84mm mentre quello esterno è 90mm.
per le macchine 1:32 la distanza è circa 10cm tra ruote e la bandella.
Continuiamo pure in questo post, anche sugli altri argomenti se ti interessano.
E questo è topogigio (senza una ruota)
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Gio Care
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Inserito il - 10/03/2024 : 08:16:03
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Ok grazie, la prima cosa che emerge dalle misure è che il passo medio 1:32 è maggiore del diametro di curvatura sulla tua Polistil…un po‘ come far girare un tir da 10 mt in un tornante largo 9….! Concesso che il tir può tentare in qualche modo una manovra perché articolato, si potrebbe provare, sfruttando inerzia e forza centrifuga, aiutare l’auto nell’operazione. La difficoltà non credo sia l’ingresso nel tornante quanto piuttosto l’uscita. Arrivando in velocità l’auto imposta il tornante correttamente ( inerzia ) e derapa ( centrifuga ) , ma quando serve uscirne con spinta propria, l’opposizione del pick-up la blocca . La traiettoria semicircolare, su un pezzo che rispetta la larghezza originale della pista riducendo al minimo l‘ ingombro del pezzo speciale ( obiettivo più auspicabile) non sembra funzionare con auto che hanno appunto il passo maggiore del semicerchio. Con un escamotage nella traiettoria del solco, forse si può tentare di far fare all’auto quello che il pilota reale fa manualmente, cioè:
Sfruttando appunto l‘ inerzia nel tratto in ingresso, anche se comporta un raggio ancora inferiore al quello del semicerchio tra le corsie, in mancanza di trazione autonoma l’auto dovrebbe lasciarsi guidare lungo l’ingresso, ma quando serve poi la trazione , troverebbe una traiettoria più lineare per uscire in accelerazione. Tutto puramente intuitivo e da sperimentare, ma visto che vorrei proprio evitare di costruire un pezzo che spanci oltre la carreggiata originale, mi tenterei un esperimento del genere. Come nella realtà occorre impratichirsi nella tecnica del freno a mano in un tornante, ma le probabilità di uscirne dovrebbero aumentare… Inoltre nel primo tratto, quello da percorrere solo grazie all‘ inerzia, i binari non sarebbero neanche necessari, dovendo garantire tensione al motore solo dove serve realmente, cioè in uscita. Dovendo procedere per tentativi, a naso ( purtroppo non sono né un ingegnere né un fisico dinamico) proverei con il vecchio mdf spesso 6/8 mm e fresa a tuffo, senza per cominciare preoccuparmi dei binari ma solo per trovare il punto che l’auto riesce a percorrere per inerzia, e poi da lì partirei con un arco più lineare. Probabile che la lunghezza totale del pezzo debba aumentare un po‘, proprio per garantirsi una traiettoria più rettilinea possibile quando la trazione deve fare il suo lavoro. Comincerò gli esperimenti con la Go, che fornirà ulteriori indicazioni nel rapporto tra passo e raggio di curvatura minimo, da confrontare con i tuoi dati a caccia di una risoluzione pratica del problema, valida quindi per qualunque marca a patto di utilizzare auto più indicate allo scopo. Per semplificare un po‘ il lavoro prima di realizzare un pezzo definitivo completo di binari, magari dividerei in due il lavoro occupandomi prima del tratto „ morto“ e successivamente di quello alimentato. Per quanto riguarda la parte elettronica basta su Arduino, per me è troppo oltre le mie capacità, sono riuscito a realizzare i controller per le ghost digitali con un prezioso aiUDO senza il quale brancolavo nel buio. Sto curiosando in rete su sensori infrarosso led collegati al tasto start stop di un normale cronografo al centesimo, che per la mia conoscenza rimangono una soluzione affrontabile ma anche economica per realizzare più che un contagiri un sistema di cronometraggio specifico rally, magari con intertempo nel punto di inversione di marcia. Finora per il rally vero e proprio ho cominciato a preparare un paio di auto, una di produzione industriale (una 500 magnete modificato, scala reale 1:32 ) e una molto artigianale ( 1:43 modello di provenienza statica ). Quest’ultima, essendo classicamente in metallo, pesa parecchio e, con la possibilità che il telaio speciale offre nella regolazione dell‘ altezza dei magneti ( 2 piccoli cilindri che possono essere alzati o abbassati a piacere nella loro sede), sono riuscito a mettere a punto una vettura che riesce a compiere 180 gradi ( su diametri con settori di fabbrica) quasi completamente in derapata grazie appunto alla combinazione inerzia/trazione !
Andiamo avanti qui allora…un open labo per tutti, trova assolutamente una ruota di scorta per il mitico Gigio
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Modificato da - Gio Care in data 10/03/2024 08:37:09 |
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Gio Care
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Inserito il - 11/03/2024 : 11:33:58
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Per meglio affrontare il problema cominciando dalla parte geometrica mi sono rispolverato qualche nozione:
Nel nostro caso, la corda è il passo della vettura, sempre ammesso non si trovi in piena derapata, perciò nell’ipotesi di percorrere il tornante a bassa velocità e seguendo il solco con il retrotreno a rimorchio. Tra i punti A e B, oltre alla corda, esiste anche l’arco che essa sottende, e che sempre nel nostro caso, rappresenta il tornante. Senza una consistente derapata non sarebbe matematicamente possibile percorrere il tornante in una larghezza minore del passo ( men che meno con un potente magnete che tiene il posteriore in asse con l‘anteriore), a maggior ragione perché la corda, cioè l’auto, avrebbe il vincolo insormontabile di un’ulteriore arco, quello interno del solco slot. Ulteriore problema il pick-up, che pur fungendo da sterzo, in realtà è cosa molto diversa da ruote sterzanti ( provando la manovra con una auto R.C. si riesce ad invertire la rotta quasi sul posto, senza bisogno neanche del tornante, largo o stretto che sia ( esattamente come un’auto vera) : colpo di sterzo, tocco sul freno e via! Con una slot car se va bene tuttalpiù avremmo il freno, per lo sterzo invece è indispensabile condurre una derapata controllata , cercando di allineare le posteriori il più possibile all’orientamento del pick-up mentre percorre il tornante nella sezione più stretta. Un paio di accorgimenti potrebbero aiutare : il primo è innescare un pendolo creando una prima leggera sbandata del solco opposta al tornante, che sfrutterebbe il principio del trasferimento di carico aiutando l’auto a derapare di più una volta imboccato il solco nel tornante vero e proprio, e il secondo, specialmente se è montato il magnete, lasciare solo il tratto iniziale del tornante ( quello più chiuso) volutamente senza bandelle metalliche. Per innescare un pendolo è però necessario uscire un po‘ dalla larghezza di carreggiata originale, accettabile se anche chi è meno esperto ( come me ) riesce in qualche modo a fare la manovra senza troppi intoppi. É per ora solo una serie di considerazioni preliminari, quindi aperte a chiunque potesse saperne di più. Sarebbe interessante vedere qualche foto dall’alto di auto bloccate per capire meglio il punto o meglio la zona in generale che impedisce di proseguire…se hai occasione, ti chiederei gentilmente un piccolo reportage corredato dal passo della vettura rimasta bloccata… Condividendo info ed esperimenti sono quasi certo che riusciremo a riprodurre spettacolari freni a mano, la parte più spettacolare di rally come il Sanremo o il Montecarlo ( se non c’è neve )
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Modificato da - Gio Care in data 11/03/2024 11:41:14 |
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sierra070
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Inserito il - 11/03/2024 : 14:47:19
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questo studio così scientifico è veramente interessante. Io in effetti sono andato a intuito e ho fatto la cosa più facile. Volevo fare un video nel w/e con le varie macchine, ma sono stato condannato al negozio degli svedesi. Ma mi riprometto di farlo appena possibile in modo da studiare i vari comportamenti. Non so se è possibile pubblicarlo qui, nel caso metto un link su youtube. Comunque, un mio amico slottista serio (non come me), mi diceva di provare a mettere un po' di farina bruciacchiata sulla pista, per creare un po' di effetto terra e aiutare le derapate.
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sierra070
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Inserito il - 11/03/2024 : 15:00:51
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Dicevi : "...Sto curiosando in rete su sensori infrarosso led collegati al tasto start stop di un normale cronografo al centesimo, che per la mia conoscenza rimangono una soluzione affrontabile ma anche economica per realizzare più che un contagiri un sistema di cronometraggio specifico rally, magari con intertempo nel punto di inversione di marcia..." Se ti interessa, questa parte l'ho già sbrogliata tutta nel codice che ho scritto per arduino. Anche la parte dell'intertempo a metà percorso. La circuiteria è veramente banale (3 fili per i due sensori e quattro fili per il display); è il codice la parte complessa.
Guardati il mio progetto qui: https://projecthub.arduino.cc/sierr...unter-fdca23
Se proprio non sei pratico di saldature, la mille fori e i sensori te li preparo io (non sto facendo una proposta commerciale), tu devi solo mettere arduino sullo zoccolino con il sw installato a bordo. Poi li assembli come vuoi tu. Per me sarebbe una soddisfazione anche solo sapere che qualcuno ha usato il mio progetto.
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Inserito il - 11/03/2024 : 15:20:36
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OTTIMA intuizione quella di GioCare sulla geometria, anche se purtroppo ci sono altre variabili coinvolte che impediscono ad un'auto passo di minore (di poco) del diametro del tornante di poter proseguire (Attrito radente in primis)
@sierra070: ti edito il link, che quello messo non porta a nulla (c'e' un punto in piu')
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Gigi "UDoKuoio" Fierro - Il Signore delle Manette - http://www.bresciacorseslot.it |
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Gio Care
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Inserito il - 11/03/2024 : 17:18:49
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Grazie, mi piacerebbe molto capire qualcosa di più su Arduino, che al momento però mi ricorda solo un compagno di scuola alle medie… Mi documenterò preventivamente un po‘, per cominciare se fa amicizia con Mele varie, mi poreebbe servire al prossimo monta smonta primavera-estate 2024 La pena svedese fortunatamente non è più in vigore da queste parti…ho ottenuto una conversione in Brico, smisurati reparti giardinaggio dove perderla in mezzo ai fiori mentre cerco quel che mi serve [8D. Ma procedendo scientificamente : è proprio un ragionamento puramente intuitivo, del quale approfitto per salutare anche UDO Come sospettavo il pick-up è fortemente indiziato… ma se fosse ad esempio accorciato un po’ e il solco fosse nel punto critico invece un po’ allargato? Oppure realizzando le guide di profondità del solco in teflon ( a proposito, esistono pick-up in teflon?! Vaselina?!
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Gio Care
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Inserito il - 12/03/2024 : 08:29:18
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Mentre grazie a questo post penso e ripenso a come realizzare una versione del settore “freno a mano” specifico per 1:43, reincontrando dopo anni argomenti su geometria applicata e fisica dinamica ( attrito radente condito con altre forze più o meno oscure), non ho saputo resistere alla curiosità sull’amico Arduino ( che a quanto pare è proprio il nome del titolare del bar dove il pull tutto tricolore ha discusso per partorirlo !) e ho cominciato a sbirciare qua e là…mooolto interessante!!! Per evitare di perdermi nelle migliaia di pagine, vorrei per prima cosa verificare se potessi gestirlo con ciò che ho attualmente a disposizione : un Mac un po’ datato e un tablet ( stessa famiglia) invece ben aggiornato ( tralascio un arcaico laptop Windows perché conosco poco e male la sua per me macchinosa interfaccia …! Quale sistema operativo minimo (Os) è indispensabile? Come si programma il caro amico? Si può fare con tablet munito di un adattatore USB? La mia esperienza digitale è purtroppo strettamente legata, anche se da fine secolo scorso, principalmente al settore fotografico/fotoritocco e derivati Vogliate quindi perdonare la mia ignoranza digitale, ma si sa che non è mai tardi per rimediare, scusandomi con Sierra per l’eventuale abuso di ospitalità
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Modificato da - Gio Care in data 12/03/2024 08:50:09 |
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sierra070
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Inserito il - 13/03/2024 : 16:43:09
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La prova è presto fatta, prova a vedere se riesci a installare ARDUINO IDE sul mac. E' l'interfaccia che serve per scrivere e caricare il codice su arduino. Io uso un windows quindi non ti so dire come va con il mec. il link è qui https://www.arduino.cc/en/software e le istruzioni per installarlo sono qui (è un copia-incolla) https://docs.arduino.cc/software/id...rials/macOS/
Poi ti serve un arduino.
Comunque ti ripeto, per il codice da inserire, puoi copiare il mio o nel caso lo adattiamo.
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Gio Care
Tuttoslottista F1
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Inserito il - 14/03/2024 : 10:55:05
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Grazie dei link, proverò ma temo il mio desktop sia obsoleto In merito al freno a mano ho indagato un po’ e facendo le debite proporzioni credo che per la Go un semplice arco sia insufficiente data la distanza particolarmente ridotta tra la mediana dei solchi (55 mm circa), specialmente nell’ipotesi limite della bassa velocità, ritrovandosi ancora troppo vicina alla traiettoria rettilinea per percorrere il gomito una volta raggiunto il vertice del tornante e con il pick-up ruotato a fondo corsa. Come suggerito da UDo l’ attrito radente dinamico, con altre aggravanti tipo reazioni vincolari e dimensioni del pick-up rendono impossibile la svolta che oltretutto è condizionata dal fondo corsa nella rotazione del pick-up stesso ( da 30 gradi in poi secondo il set up dell’auto, e comunque otre i 45 comincia a verificarsi l’opposizione al normale avanzamento).
I progettisti conoscono sicuramente bene il problema, e si sono tenuti volutamente un po’ abbondanti in larghezza, anche se nelle curve a raggio più stretto, il posteriore si trova già parzialmente fuori carreggiata in corsia interna , e il raggio pari a 115 mm circa fa rallentare vistosamente l’auto già rispetto alla corsia esterna a parità di gas sul pulsante ( bassa velocità senza drift e magnete ad altezza di fabbrica) .
Come si vede la retta ideale tra i 2 punti mostra come l’auto tenda a “tagliare “ la curva.
Anche L’ idea di una traiettoria ellittica, con un eventuale vertice allargato per facilitare il pick-up durante il freno a mano non credo funzionerebbe ( men che meno con un pick-up come il rosso lungo 22mm ma non credo neanche col chiodino da 3).
Non resta che allargare la carreggiata del settore ( a occhio potrebbe “bastare” raddoppiarla, diciamo circa 250 mm, cordoli inclusi) comunque già molto meglio dei 460 del tornante originale più stretto disponibile. Ho ripensato al materiale, userei L’ mdf solo per un prototipo, poi cercherò qualcosa di un po’ più robusto e che possa garantire minor attrito possibile nel solco, oltre che in superficie. Vorrei disegnare un paio di traiettorie in grandezza reale per capire meglio, e sicuramente , potrebbe essermi utile una o 2 foto di tue auto bloccate, per meglio capire il range del punto critico, non preoccuparti del video
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Modificato da - Gio Care in data 15/03/2024 07:22:53 |
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sierra070
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Gio Care
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Inserito il - 19/03/2024 : 21:40:57
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Ciao, funziona benissimo, proprio una bella trovata complimenti ! Grazie, molto utili i video e l’effetto è davvero realistico ! Sicuramente con la guida manuale il tornante regala una bella soddisfazione. Dai video si osservano 4 comportamenti, 3 simili tra loro, BMW, Audi e Ferrari che, pur se in punti diversi dell’arco, innescano il freno a mano. La quarta si comporta come un compasso La BMW sembra la migiore, l’unica che si presenta già in linea per il dritto avendo già anticipatamente fatto la rotazione rispetto alla Ferrari e alla Audi smagnetizzata d’ufficio ( eh già , binari di rame e stagno !). E‘ per me la conferma di 2 importanti parametri : la traiettoria e il pick-up. Ho provato fresa e mdf , e per ora ancora a spinta ho voluto vedere come l’auto taglia la curva in base al passo e quanto incidono lunghezza ma soprattutto angolo massimo di sterzo del pick-up.
Il test a spinta ha coinvolto diverse tipologie di auto e di pick-up lungo le 3 varianti, niente binari niente magneti. Risultati migliori in termini di fluidità nel più stretto con angolo pick massimo fino a 45/60, quelli limitati a 30 funzionano nelle 2 versioni a raggio maggiore. Il chiodino di serie delle Go si comporta come quelli a 30. Con un angolo massimo così limitato si rischia il „rimbalzo“ a fondo corsa in piena derapata ( quello che solo la BMW non manifesta ). La lunghezza dell’auto e del pick-up non sembra incidere più di tanto,perlomeno a spinta, ma aspetto di provarli collegati elettricamente ( nastro in arrivo) per avere qualche dato più . Essendo asimmetrici potrò provarli in entrambi i sensi con diversi risultati. Comunque visto che funziona, farò sicuramente anche la tua versione, che nella Go è un semicerchio di appena 60 mm !
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Modificato da - Gio Care in data 19/03/2024 22:00:56 |
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Gio Care
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Inserito il - 31/03/2024 : 16:38:42
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Ciao Sierra, con gli auguri. nell’uovo i primi risultati del „ freno a mano“ per 1:43. Tracciato molto basico, 4 dritti da 340mm e i 2 tornanti, uno per parte. I 2 settori sono volutamente un po‘ più larghi della carreggiata tra le corsie ( raggio 45 e raggio 70 mm contro 30 scarsi), i cordoli integrati in uscita sono fondamentali. Il nastro ha fatto qualche grinza ma con un rullo ricavato con un cuscinetto a sfere ho appiattito tutto per bene, conduttività impeccabile senza saldature. Funzionano bene entrambi ma non con tutte le auto. Su 5 tipologie di pick-up, 2 non hanno superato il test, ininfluente passo o carreggiata dell’auto.
Le auto in alto hanno superato bene il test, l’Audi ha un pick-up lungo ma ruota fino a 60 gradi permettendo il miglior risultato in assoluto. Bene la Fulvia seguita dalla 500, le doppie spazzole tengono il muso un po‘ troppo sollevato nonostante la piombatura anteriore ( rischio di deslottare in ingresso ). Entrambi angolo massimo 30 gradi. Generose piombature all‘ avantreno aiutano nella manovra ( le etichette riportano il peso aggiunto, la Fulvia non ne ha bisogno perché derivata da uno statico in metallo ), bisogna tenere il pick-up ben giù nello slot quando percorre il punto più stretto della traiettoria ( che poi tende ad allargare in uscita ). Auto in basso, i bocciati : chiodino fisso originale Go della Corvette ( frequente corto circuito ) e pick-up con lama troppo spessa ( l’ Alfa si blocca appena dopo l’ingresso ). Dosando a scatti il gas si riesce a fare il tornante tutto in derapata, come dici tu bisogna prenderci la mano però quando ti viene bene è una soddisfazione
Conclusioni : passo più lungo = maggior angolo massimo pick-up. E l’auto gira grazie alla scodata controllata.
Grazie ancora per lo spunto e per l’ospitalità
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Modificato da - Gio Care in data 31/03/2024 16:47:44 |
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sierra070
Nuovo Tuttoslottista
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Inserito il - 01/04/2024 : 16:22:21
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Che belle! Ora tocca a te fare un video! A cosa servono i due buchini in ingresso?
Mi sembra di aver capito che sei di RE. Se così fosse, io vado periodicamente vicino a PR, magari ci si può incontrare per fare due giri.
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Gio Care
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Inserito il - 02/04/2024 : 05:20:49
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Caspita che occhio ! I due buchi nascondono le viti di ancoraggio tra mdf e spezzone in plastica originale.
Si sono un reggiano, sarebbe proprio bello trovarsi lì, quando ho un po‘ di ferie ne approfitto per rimpatriare e concedermi solenni mangiate ( sarò nei dintorni alla fine di maggio, ti tengo aggiornato). Per i video mi organizzo, con un po‘ di pazienza riuscirò ad inserirli prima o poi
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