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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Renatone Inserito il - 26/01/2010 : 22:22:36


Gran bella giornata quella trascorsa allo Slot Club Arci di Roma lo scorso 24 Gennaio 2010, una giornata all’insegna del vero Slot, quello puro e con la S maiuscola, il più bello e divertente che ci sia e per di più condito dal più sano spirito competitivo e goliardico. Per dirla in parole povere: oltre a divertirsi nella guida delle tanto amate macchinette tutti i partecipanti si sono anche ammazzati dalle risate.
La scorsa domenica sono stati solo otto i piloti che si sono riuniti per disputare la gara Endurance a squadre che ha visto protagoniste in pista le splendide e performanti vetture Classic prodotte dalla Slot.it, pochi ma buoni, e forse anche a causa del numero ridotto di piloti una volta tanto le polemiche che tanto guastano l’atmosfera sono rimaste chiuse fuori dalla porta dei locali che ospitano la pista.

Per semplificare la vita ai preparatori, e per evitare di stravolgere le macchine che per la maggior parte erano già pronte o quasi, per la competizione è stato scelto di utilizzare il regolamento nazionale ANSI Classic, scelta che si è dimostrata vincente poiché da subito tutti i partecipanti sono stati d’accordo sulla scelta della Direzione di Gara.
Data la recentissima immissione sul mercato della Chaparral 2E, l’ultima nata della nota casa italiana che purtroppo ancora non è omologata nel regolamento Classic, di comune accordo i modelli ammessi a questa gara di durata sono stati limitati alle già collaudatissime Ferrari 312 ed Alfa Romeo 33/3.

Poco dopo le ore 9,00 del mattino le porte del club si sono aperte ed i primi arrivati sono entrati di corsa per dirigersi ai box ed iniziare immediatamente con la cura degli ultimi dettagli nella messa a punto dei rispettivi modelli.
Le gomme posteriori scelte per questa gara sono state le PRS Classic Grip 2, scelta che anche in questo caso si è rivelata azzeccata dato che durante la gara nessun team ha riscontrato problemi dovuti a stallonamento della gomma sul cerchio o problemi dovuti ai fastidiosissimi pallini di gomma che vanno ad attaccarsi sul battistrada, problemi che precedentemente erano stati riscontrati da molti piloti con l’utilizzo delle gomme Grip 1 della omonima casa.

L’attività ai box è a dir poco frenetica: macchine già pronte, attrezzi vari, carrozzerie, telai, motori, banchini e quant’altro riempiono ed adornano i banchi da lavoro.
















Stranamente iniziano ad apparire anche alcuni bicchieri pieni di strane sostanze liquide (roba dopante tipo la “bomba del ciclista”? Mah!). A chi apparterrà questo bicchierone dal contenuto misterioso?




AHA!!! Colto in flagrante: il bicchierone sospetto appartiene a Marco Minasi (tranquilli, è solo aranciata).




Nell’attesa dell’arrivo dei soliti ritardatari si chiacchiera del più e del meno e coloro che erano sprovvisti delle macchine o che avevano già provveduto alla loro preparazione hanno approfittato del tempo libero a disposizione per provare in pista le vetture Classic della Fly che daranno vita al prossimo campionato interno che inizierà mercoledì 27 Gennaio 2010 ed al quale i componenti del club hanno girato l’invito a tutti coloro che vorranno partecipare.

La parte slottistica della famiglia Minasi al gran completo (papà Massimo ed il figlio Marco)




Massimo Primavera ed Aldo Giordani




Lamberto Quatrini




Renato Marchetti, il Renatone nazionale, è troppo impegnato a scattare fotografie ed in questa fase del pregara non ci sono immagini che lo ritraggono, ma il suo impegno come fotografo ufficiale dell’evento viene premiato da qualche scatto di autentiche bellezze automobilistico/slottistiche: alcune delle vetture Classic della Fly che girano in prova sulla pista.






Terminata la preparazione delle macchine e le prove del pregara viene interrotta l’alimentazione della pista ed il buon Canzio Torelli tiene banco con un briefing per la messa a punto degli ultimi dettagli prima della partenza, fra i quali la durata delle batterie ed i cambi pilota.




In particolare si discute, sempre amichevolmente, della penalità da infliggere alla squadra che dovesse subire un guasto della macchina la cui riparazione potrebbe necessitare di una lunga sosta ai box o di quella da infliggere nel caso in cui si rendesse necessario sostituire la macchina con un’altra di scorta preparata precedentemente al via.
Purtroppo i partecipanti sono pochi e sottrarre un Commissario di Gara perché costretto ad allontanarsi per aiutare il compagno di squadra nella riparazione della macchina guasta comporterebbe un disservizio per le squadre rimaste in gara e si rende necessario mettere a punto un sistema che possa accontentare tutti.
Alla fine del briefing viene deciso di comune accordo che nel caso in cui si rendesse necessaria una sosta ai box per riparazioni la gara verrà interrotta per il tempo necessario ed alla squadra ferma ai box verrà inflitta una penalizzazione pari a 10 giri da scalare su quelli effettivamente percorsi al termine della gara. Nel caso in cui una squadra fosse impossibilitata a riparare la macchina guasta o decidesse di sostituirla per qualsiasi altro motivo a tale squadra verrà inflitta una penalizzazione pari a 20 giri da applicare con le stesse modalità.
Dato che si è accumulato un ritardo imprevisto sull’orario di partenza si decide anche di ridurre la durata totale della gara dalle otto ore previste inizialmente ad un massimo di sei ore complessive, salvo ulteriori ritardi.
Per la durata delle batterie viene deciso di impostare quattro batterie della durata di 90 minuti ciascuna con il cambio pilota da effettuarsi ogni 15 minuti e con la gara in pausa per evitare inutili disservizi nel raccoglimento delle macchine.
Tutti i presenti si trovano d’accordo con le decisioni prese per cui si procede con la composizione delle squadre e con l’estrazione a sorte della corsia da cui dovranno partire.
Per la composizione delle squadre si procede partendo dalle teste di serie del club che vengono poi accoppiati ai piloti meno esperti. Alla fine le 4 squadre sono così composte:
- Squadra Muttley: Lamberto Quatrini ed Aldo Giordani.
- Squadra Aquila: Canzio Torelli e Massimo Minasi
- Squadra Barracuda: Daniele Primavera e Renato Marchetti
- Squadra MM101: Massimo Primavera e Marco Minasi

Verificata la disponibilità delle macchine per ogni singola squadra si procede alla composizione del parco chiuso.
Da sinistra a destra si possono ammirare l’Alfa 33 di Renatone per la squadra Barracuda che partirà dalla corsia rossa, la Ferrari 312 di Lamberto per la squadra Muttley che partirà dalla corsia gialla, l’Alfa 33 di Canzio per la squadra Aquila che partirà dalla corsia verde e la Ferrari 312 di Massimo P. per la squadra MM101 che partirà dalla corsia bianca.






Ed ecco le macchine schierate sulla griglia di partenza. Prima del via Renatone decide di applicare una striscia di nastro isolante nero alla sua Alfa al fine evitare di confonderla con quella identica della squadra Aquila.




I primi piloti a partire sono, da sinistra a destra, Renatone, Lamberto, Canzio e Marco, due teste di serie e due teste di cav…., ehmmm, due piloti meno esperti.
I rispettivi compagni di squadra sono impegnati nel ruolo di Commissari di Gara, compito non facile perché non tutti i punti critici del tracciato sono coperti ed in caso di fuoriuscita delle macchine i Commissari saranno costretti a correre parecchio.




Finalmente parte il cronometro, le macchine scattano al via e sfrecciano veloci lanciate sul rettilineo principale del tracciato romano. Renatone porta subito in testa l’Alfa della squadra Barracuda seguito nell’ordine dall’Alfa della squadra Aquila pilotata da Canzio, dalla Ferrari della squadra MM101 pilotata da Marco e dalla Ferrari della squadra Muttley pilotata da Lamberto che si attarda un po’ alla partenza.
Passano pochi secondi e Renato già inizia a distanziare i suoi inseguitori, la sua Alfa corre come un razzo e dopo un paio di giri di pista ha già accumulato molti metri di vantaggio sui suoi inseguitori che arrancano nel tentativo di raggiungerlo.
La frenesia di portarsi subito in testa e di accumulare un buon margine di vantaggio però è troppa e dopo una decina di giri Renato sbaglia nell’affrontare una curva con troppa irruenza: la sua Alfa esce di pista e Canzio ne approfitta subito per portarsi al comando del gruppo. Mentre il commissario di gara interviene prontamente per rimettere la macchina in pista sopraggiungono gli altri e quando Renato riprende la sua corsa si trova in ultima posizione distanziato di pochi settori dalla Ferrari della squadra Muttley.
Fortunatamente la macchina che ha preparato Renato è velocissima e ben equilibrata e dopo pochi giri riesce a superare la macchina che lo precede, ma l’imprevisto è già in agguato.
Dopo una decina di minuti di gara avviene il primo colpo di scena: la macchina di Renato perde una delle ruote posteriori mentre affronta una curva e la Direzione di gara interrompe la corrente in pista. Renato e Daniele si tuffano verso la macchina per cercare di capire cosa è successo: il grano di fissaggio del cerchione si è spanato e si è svitato senza però danneggiare la filettatura del mozzo del cerchione.
Renato e Daniele si precipitano ai box ed in pochi minuti sostituiscono il grano e fissano nuovamente il cerchione al suo posto; alla loro squadra viene inflitta la penalizzazione di 10 giri ed automaticamente parte lo sfottò da parte degli altri. La gara dei Barracuda inizia in salita e la guida di Renato si fa un po’ più prudente.
Dopo i primi 15 minuti di gara viene interrotta la corrente in pista ed avviene lo scambio dei piloti in pedana.
Partendo da sinistra a destra, è il turno di guida per Daniele, Aldo, Massimo M. e Massimo P. mentre i piloti che hanno corso in precedenza prendono posto nelle rispettive postazioni di Commissario di Gara.




Quando riparte il cronometro Daniele scatta come una furia per iniziare subito a cercare di colmare lo svantaggio dovuto alla penalizzazione che verrà inflitta alla sua squadra allo scadere del tempo.
Già dai primi giri si vede subito che le squadre sono molto equilibrate e che anche questa seconda tranche di piloti è ben assortita come la precedente.

La prima batteria scorre velocemente con i piloti che si alternano sulla pedana e senza che avvengono altri colpi di scena, a parte le normali uscite di pista di cui a turno restano vittime tutti i piloti.
Al termine della prima manche da 90 minuti l’ordine in cui si fermano le macchine è il seguente:
1° posto – Squadra Aquila con 443 giri e 14 settori
2° posto – Squadra Barracuda con 443 giri e 12 settori
3° posto – Squadra MM101 con 420 giri e 31 settori
4° posto – Squadra Muttley con 419 giri e 38 settori

La squadra Aquila e la squadra Muttley hanno corso la prima batteria nelle due corsie centrali della pista, le più vantaggiose del tracciato, mentre la squadra Barracuda e la squadra MM101 hanno corso sulle due corsie esterne della pista, più lente e più difficili rispetto a quelle centrali.
Le Alfa già iniziano a dimostrare la loro superiorità sulle Ferrari ma ancora non è detta l’ultima parola poiché la gara è appena iniziata, il traguardo è ancora molto lontano e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, pronto a colpire senza distinzioni di squadra e di pilota.

Dopo lo scambio delle corsie, operato con il sistema delle corsie alternate (corsia dispari sale e corsia pari scende, ovvero 1, 3, 4, 2), si riparte con la seconda manche da 90 minuti che si preannuncia combattutissima, soprattutto fra le due squadre che già si contendono il podio virtuale: la squadra Aquila e la squadra Barracuda.

Le prime fasi di gara della seconda manche scorrono veloci e tranquille, le posizioni iniziano consolidarsi e tutti i piloti preferiscono mantenere una guida tranquilla e pulita per evitare di stancarsi troppo e di danneggiare le macchine.
Alle 13,40 inizia a squillare il telefono del club: è Giuliano che “convoca” i piloti per il pranzo al piano seminterrato dove si trova il ristorantino gestito dai proprietari del club.
Il Wincrono viene messo in pausa e tutti i piloti scendono le scale che portano nell’accogliente locale gremito dalle persone presenti per una festa privata. Unico assente alla tavolata il povero Massimo Primavera che è costretto ad allontanarsi per motivi di lavoro poiché la sua attività è aperta anche di domenica ed è richiesta la sua presenza; mangerà al suo ritorno.

A testimoniare il duello in corso fra la squadra Barracuda e la squadra Aquila, che al momento dello stop sono a pari giri, le Alfa delle due squadre si fermano praticamente affiancate






Quando piloti entrano nella sala ristorante la tavola è già apparecchiata con le bevande e gli antipasti a base di bruschette, affettati e ricotta fresca.
A seguire vengono servite in tavola le mezze maniche alla amatriciana ed i “facioli” (con la “C”, alla romana) con le cotiche di maiale. Nonostante la possibilità di scegliere tra le portate del menu ricco di altri piatti gustosi i commensali preferiscono evitare di esagerare con il cibo per evitare “l’abbiocco” del dopo pranzo e terminato il pasto risalgono al piano superiore per gustare un buon caffè. Nell’attesa del ritorno di Massimo Primavera si gira un po’ in pista con le Fly.
Prima che la gara riprenda Lamberto e Marco decidono di far rientrare ai box la loro Ferrari: la macchina non si sta dimostrando all’altezza della situazione e risente della sua eccessiva lentezza nei confronti delle altre macchine in pista. Anche alla squadra Muttley viene inflitta una penalizzazione da scontare al termine della gara: ben 20 giri.
In pochi minuti Lamberto prepara la Alfa 33 che correrà le fasi successive della gara in sostituzione della Ferrari 312.

La Ferrari della squadra Muttley “pensionata” anzitempo e la loro Alfa in prova prima del via




Al rientro di Massimo Primavera si riprende immediatamente con la gara ed allo scadere dei 90 minuti previsti la seconda manche termina con i seguenti piazzamenti provvisori:
1° posto – Squadra Aquila con 872 giri e 54 settori
2° posto – Squadra Barracuda con 871 giri e 53 settori
3° posto – Squadra MM101 con 834 giri e 18 settori
4° posto – Squadra Muttley con 816 giri e 42 settori

Dato che è stata terminata la prima metà della gara si procede tutti insieme alla sostituzione delle gomme ed alla pulizia delle spazzole, operazione effettuata durante la pausa prima dell’inizio della terza manche, sempre con l’intento di evitare disservizi con il raccoglimento delle macchine durante la corsa.
Durante l’operazione di sostituzione delle gomme la squadra MM101 finalmente comprende perché la loro Ferrari ha qualche difficoltà a rimontare lo svantaggio sulle macchine delle altre squadre: il cerchione posteriore a lato della trasmissione si è spostato verso la corona in seguito ad un colpo ricevuto con il conseguente eccessivo accostamento della gomma alla corona. Ne risulta che la spalla della gomma posteriore sinistra è stata letteralmente mangiata dal pignone ed i residui di gomma si sono infilati fra i denti della trasmissione.


I resti della gomma posteriore semidistrutta dalla trasmissione




A seguito della scoperta della gomma danneggiata, come era logico immaginare, immediatamente dalle altre squadre parte lo sfottò nei confronti di Massimo Primavera e Marco Minasi: “l’imprevisto è sempre in agguato!!” ed ogni pilota, senza distinzione di squadra, si cimenta nei propri scongiuri personali che per ovvi motivi è meglio evitare di descrivere.

La seconda parte della gara inizia nel migliore dei modi, dato che l’ultima parte della seconda manche è durata poco più di un quarto d’ora i piloti sono ancora freschi dopo la sosta per il pranzo e dopo la pulizia delle spazzole e la sostituzione delle gomme le macchine sembrano essersi ringalluzzite per cui i tempi sul giro rilevati dal sistema di cronometraggio tornano ad abbassarsi dopo il normale aumento dovuto al deterioramento delle spazzole e delle gomme nelle due manches precedenti.
Durante la terza manche si segnala un brutto incidente ai danni della Ferrari della squadra MM101 che dopo il ponte decolla per andare a schiantarsi contro il ponte pedonale presente sul tratto in discesa. Fortunatamente i danni riportati dalla vettura sono limitati al pickup che si sfila dal telaio ed un rapido intervento del Commissario di Gara permette a Marco Minasi di riprendere la sua corsa senza doversi fermare ai box.
I piloti continuano ad alternarsi in pedana ogni 15 minuti, finalmente la squadra Barracuda riesce a superare la squadra Aquila, sua diretta rivale, ed a guadagnare un buon margine di vantaggio.
Anche la squadra Muttley, complice il cambio della macchina con un’altra più performante, riesce a superare la squadra MM1010 che fino alla manche precedente si trovava in terza posizione e che ora occupa l’ultima piazza.
Al termine della terza fase di gara la classifica provvisoria è stravolta e le posizioni guadagnate dalle squadre sono le seguenti:
1° posto – Squadra Barracuda con 1.322 giri e 3 settori
2° posto – Squadra Aquila con 1.308 giri e 44 settori
3° posto – Squadra Muttley con 1.261 giri e 16 settori
4° posto – Squadra MM101 con 1.235 giri e 77 settori
Ma i giochi ancora non sono terminati ed in più ci sono da applicare le penalità a fine gara.

Si riparte con la quarta ed ultima manche, i piloti iniziano ad accusare la stanchezza ma in questa ultima fase la lotta si fa più serrata: il podio è vicino.
I colpi di scena non sono terminati e per l’inconveniente tecnico è il turno della macchina della squadra Aquila: mentre Massimo Minasi è alla guida un filo del motore si stacca dal pickup della sua Alfa e la macchina resta ferma in pista sul rettilineo principale, pochi settori dopo il ponte del sistema di cronometraggio. Il Direttore di Gara ferma la gara, domanda a Massimo se preferisce recarsi ai box e prendersi 10 giri di penalizzazione o effettuare la riparazione con la corrente in pista ….e lo sfottò riparte di nuovo.
Massimo decide di effettuare la riparazione mentre gli altri girano, ma l’intervento non è così rapido come vorrebbe e quando rimette la sua macchina in corsia ha perso 10 giri; tanto valeva recarsi ai box e fare le cose per bene e con calma.
Nuovo cambio dei piloti in pedana e nuovo colpo di scena.
Mentre Renato è in testa al gruppo la sua Alfa diventa improvvisamente instabile in curva, nelle curve strette esce più volte e quando esce dalla curva dopo il ponte si capisce il perché: la sua macchina ha perso la vite anteriore che fissa la carrozzeria al telaio e la vite non si sa dove sia finita. Mentre le altre macchine continuano a girare imperterrite Daniele si precipita alla sua cassetta, prende un’altra vite ed a tempo di record fissa nuovamente la carrozzeria al telaio della macchina. Renato riprende la corsa con la macchina che va nuovamente bene, ma i problemi ancora non sono finiti.
Quando si ferma la corsa per il cambio dei piloti la vite persa viene ritrovata da un ragazzino, giunto al club con il papà per gustarsi la gara, che la rinviene nei pressi di una curva e la consegna a Renato. Per la squadra Barracuda è il turno di guida di Daniele ed anche lui dopo qualche giro è costretto a fermarsi per la vite che si è sfilata nuovamente. Renato interviene tempestivamente per rimettere la vite al suo posto e la gara di Daniele riprende.
Fortunatamente Renato e Daniele hanno ormai accumulato un vantaggio tale che anche con la sottrazione dei giri a fine gara per via della penalità “rischiano” di vincere in assoluta tranquillità.
Ancora qualche giro di pista a tutto gas e la vite si sfila per la terza volta dall’Alfa della squadra Barracuda. Stavolta Renato perde la pazienza, prende dalla sua cassetta un pezzo di nastro isolante e lo infila nel foro della colonnetta prima di rimettere la vite al suo posto. Con questo intervento risolutivo finalmente i problemi di viti che si allentano sono scongiurati una volta per tutte e la Daniele vola verso la vittoria.
La quarta ed ultima batteria della giornata si conclude con questi piazzamenti:
1° posto – Squadra Barracuda con 1.746 giri e 44 settori
2° posto – Squadra Aquila con 1.722 giri e 19 settori
3° posto – Squadra Muttley con 1.663 giri e 79 settori
4° posto – Squadra MM101 con 1.651 giri e 1 settore

Manca ancora qualcosa, le penalità da infliggere alle squadre. Con la sottrazione di 10 giri alla squadra Barracuda e di 20 giri alla squadra Muttley la classifica finale di questa Endurance è la seguente:
1° posto – Squadra Barracuda, su Alfa Romeo 33/3, con 1.736 giri e 44 settori
2° posto – Squadra Aquila, su Alfa Romeo 33/3, con 1.722 giri e 19 settori
3° posto – Squadra MM101, su Ferrari 312, con 1.651 giri e 1 settore
4° posto – Squadra Muttley, inizialmente su Ferrari 312 e successivamente su Alfa Romeo 33/3, con 1.643 giri e 79 settori


Il podio






E le fotografie dei piloti che hanno dato vita a questa splendida gara.

Primi classificati: Renato Marchetti e Daniele Primavera




Secondi classificati: Canzio Torelli e Massimo Minasi. Purtroppo Canzio ha dovuto allontanarsi per impegni familiari e nella fotografia c’è solo Massimo M.




Terzi classificati: Massimo Primavera e Marco Minasi




Quarti ed ultimi classificati: Lamberto Quatrini e Aldo Giordani




Non fatevi ingannare da quelle facce dall’aria afflitta, quei mezzi sorrisetti diabolici non lasciano presagire nulla di buono per il futuro.
A loro, gli ultimi in classifica finale, va il merito di aver disputato una gara in rimonta e di essere i vincitori morali di questo evento.
Vivissimi complimenti per Aldo Giordani: nonostante è pochissimo tempo che corre ha ampiamente dimostrato a tutti di avere ottime doti di guida e di freddezza, deve solo affinarsi con il tempo. Se tutti i neofiti fossero come lui i club d’Italia sarebbero stracolmi di slottisti.

Ed infine una bella foto di gruppo




Il bilancio finale della giornata non può che essere dei più positivi: grande gara, grande serenità e soprattutto grandissimo divertimento per tutti.
Questo è il vero SLOT!!!!

Qualche scatto durante le fasi di gara


















Ciao da Renato
11   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
slot-car-museum-roma Inserito il - 08/03/2010 : 16:15:00
bell articolo ,comunque se al sabato poimeriggio non avete nulla da fare noi siamo qui all arci ,un po di vecchi slottisti amanti dello sfotto e della sana allegria ciao
batdog Inserito il - 11/02/2010 : 10:57:02
Perdindirindina...., mi ripeterò, ma qui si fa davvero sul serio!!
E che goduria leggere di riccioli di gomma e stallonamenti.......
Non vedo l'ora di iniziare a sgommare!

Ciao,

Alessandro
Renatone Inserito il - 28/01/2010 : 22:38:31
Bravo Simone, strano che Cisternone & C. non l'abbiano notata.
In effetti quella pista rally (a quanto mi risulta l'unica in un club a Roma, almeno per il momento) è già pronta e funzionante da un annetto, ma ancora è rimasta inutilizzata.
Giusto qualche giorno fa con Lamberto stavamo parlando per cercarer di organizzare un campionato degno di questo nome e di inaugurare degnamente quella pista.
Vedremo se ci riusciremo.

Ciao da Renato
simone418 Inserito il - 28/01/2010 : 19:45:23
ciao
bell articolo Renato , vedo che ti ahnno anche tolto la macchina fotografica x immortalare anche te , complimenti x la vittoria.
In una foto si vede anche una pista da rally
cisternone Inserito il - 27/01/2010 : 20:23:16
Renatone,
se vuoi cambiare lavoro, credo che le tue cronache in qualsiasi testata sportiva troveranno sicuramente posto...

Complimenti per l'articolo e per l'ottimo reportage fotografico...

Mirko
Animal Slot Inserito il - 27/01/2010 : 20:22:51
...RENATONE M I T I C O !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cucco Inserito il - 27/01/2010 : 19:38:01
Complimenti a Renato per la bella cronaca della gara.


Cucco
Renatone Inserito il - 27/01/2010 : 17:55:39
Grazie a tutti per i complimenti, grazie veramente.
Quando devo scrivere le cronache delle gare presferisco usare la forma della terza persona, come se colui che scrive fosse uno spettatore o un cronista e non come una persona che ha partecipato attivamente alla gara, per cui cerco di evitare i commenti personali.
Ora però quello che scrive è il pilota/slottista ed un commento lo posso fare:
DA PAURAAAAAAAAA!!!!
Quando ne facciamo un'altra?
Le gare di durata mi sono sempre piacute e mi rendo conto che alla lunga distanza, quando prendo il ritmo giusto, riesco ad esprimermi meglio nella guida.
La gara è stata combattutissima, ma veramente divertente. Lo spirito goliardico che alberga dentro ogni pilota che ha partecipato è uscito allo scoperto e le battute sono volate in continuazione, roba da aprire le finestre per far uscire le troppe cavolate.
E' stata una giornata fantastica, sicuramente stancante (12 ore ore in piedi non sono poche), ma stupenda.
Era da tanto tempo che non riuscivo a divertirmi così tanto e sono felicissimo di aver partecipato.
Peccato per la scarsa adesione all'evento, ma come ho scritto nella cronaca POCHI MA BUONI e forse è stato meglio così.
Data la riuscita ed il consenso di chi ha partecipato, come ha accennato Lamberto, per il futuro stiamo cercando di organizzare qualcosa di simile, ma con una variante rallystica: la 1.000 giri.
Vedremo cosa riusciremo a tirare fuori dal cilindro la prossima volta. Speriamo di avere presto nuove news da inserire nel forum.

Ciao da Renato
telaskiaffo Inserito il - 27/01/2010 : 16:46:45
Renatone un'articolo meglio di questo non potevi farlo!!! BRAVISSIMO!!!!
lambyslotcars Inserito il - 27/01/2010 : 15:39:11
A Primavè............ co a scusa "aspettace........." ciavete fregato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A' prossima ridimmelo che v'aspettamo cor.............quasi!!!!!

Prepariamo questa "Mille giri", magari con i modelli riproducenti le vetture che vi partecipano!!!!!!!!!!!!!
Blueagles Inserito il - 27/01/2010 : 12:38:43
BELLO TUTTO

...e ho detto tutto.


Grazie a Renato per lo splendido servizio, ciao Massimo.......

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