V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
ciaky |
Inserito il - 16/03/2012 : 22:39:54 Intervengo prendendo spunto dagli interventi generati all'interno dell'articolo sulla costruzione dei cordoli, egregiamente raccontataci dal Nafta.... parlo della ""elasticità"" del medio denso. Con delle foto prese anni or-sono cinque, da un sito americano che non ricordo, molto illuminanti in merito alla possibilità di ottenere particolari torsioni dal medio denso. Il costruttore gettò le basi per la realizzazione della curva cavatappi, che come tutti ben sapete è sita nel circuito di laguna seca.
Con opportuni tagli il tipo ottenne la giusta torsione.....guardate un po, se ci trovate degli spunti interessanti.......
Secondo me questa tecnica è applicabile non soltanto alla base per sostenere la pista, ma anche ai cordoli che seguirebbero l'andamento della pista. A voi la palla.....
Ciao |
8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
strega |
Inserito il - 19/03/2012 : 01:22:05 il compensato si piega, e come!!
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NAFTA64 |
Inserito il - 18/03/2012 : 22:20:44 Carissimo ciaky,
il tuo post mi ha fatto letteralmente venire l’acquolina in bocca anche perché, devi sapere, che gli Slotters miei compagni di Family Club, mi stanno pressando ormai da quest’estate affinché ponga in cantiere la sopraelevata di Raggio 2 della Polistil.
La tecnica illustrata nelle foto del tuo post è conosciuta ed applicata in falegnameria, per quanto ne so, sia per il multistrato che per l’MDF. Non penso proprio si possa fare a meno di adottarla per i grossi spessori come nel caso da te illustrato non tanto perché il materiale non si fletterebbe comunque ma piuttosto per l’entità delle forze che sarebbero necessarie allo scopo in virtù proprio dello spessore coinvolto.
Per quanto riguarda la deformabilità dell’MDF su uno spessore più modesto come quello da 8 mm adottato da me, stando a ciò che ho visto e realizzato non credo che una tecnica di alleggerimento del genere sia né applicabile né necessaria. Da quello che ho potuto vedere in questi anni, per gli spessori inferiori a 10 mm, a patto di non avere fretta a imporre la piegatura desiderata, la deformabilità dell’MDF è molto valida ed anche abbastanza sorprendente. In rete ci sono parecchie realizzazioni anche di curve sopraelevate nelle quali si è riusciti ad imporre deformazioni davvero notevoli al materiale.
Son sincero, non vedo l’ora di provarci anch’io e non appena inizierò a costruire la mia sopraelevata vi informerò sull’evoluzione degli eventi.
Grazie a tutti e … alla prossima !!!
Il Nafta
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ciaky |
Inserito il - 18/03/2012 : 20:49:23 C'è da dire anche che una curva come quella del cavatappi ha torsioni estreme, come giustamente avete fatto notare impensabile per le piste in plastica tipo: polistil o carrera, ma non per la ninco.Una volta messa in posa la base in mdf la ninco può flettersi anche in modo esagerato, lo slot in metallo della pista ninco può subire una torsione deformazione, ma deve essere fatta con mano sapiente, e la pista deve essere sagomata con l'ausilio di chiodini e aria calda questo ammesso che si volesse proprio il cavatappi. |
ciaky |
Inserito il - 18/03/2012 : 20:32:39 Per udo,amministratore,mono.... è possibile anche piegare in modo esagerato il compensato, previo un bagno di immersione del tratto da flettere, in una soluzione di soda caustica e acqua"con diluizione ad occhio 1litro di acqua x cinque cucchiai di soda", in questo modo con una permanenza di circa 20 minuti, si dovrebbe sciogliere la legnina contenuta nelle cellule del legno rendendo il foglio elastico come se fosse plastica, e fatto ciò si può procedere al fissaggio del tratto sopra i piloni di sostegno, dandogli la forma desiderata. La soda caustica è comunemente rintracciabile nei grani- cristalli dell'idraulico liquido che alcune"massaie" usano per sturare gli scarichi del lavandino.
Anche questo potrebbe essere un sistema, ma non riguarda il medio denso dei cordoli tipo quelli del nafta. Invece se vogliamo flettere proprio i cordoli questa tecnica mi sembra appropriata, la lama della sega circolare non è un problema, essa si regola in altezza previa prova, e una volta fissata non si muove più, il pezzo da incidere si fissa su un piano con 2 chiodini e poi si scanala senza problemi, ovviamente sono solo spunti di lavoro, se qualcuno vuole ci trova la strada per realizzare una cosa particolare, diversa dalla solita curva piana.
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mono69 |
Inserito il - 17/03/2012 : 22:49:02 lavorazione apprezzabile..... per praticita'pero'.....quoto la risposta di udokuoio previo un solido ancoraggio come detto. vorrei aggiungere che inumidire con vapore o bagnare il compensato non serve a nulla e ripeto quello gia' detto ...purtroppo il compensato non ha molta flessione su un corto spezzone , inoltre aggiungo di prendere in considerazione la linea di venatura del legno stesso ,a volte data per scontatoma se seguita con la giusta angolazione ci puo' migliorare un attimo il lavoro . un salutone Luca |
amministratore |
Inserito il - 17/03/2012 : 09:23:55 provo ad aggiungere qualcosa. Se l'MDF deve servire come base per appoggiare la plastica, non perderei tempo in quel tipo di lavorazione. Esiste anche il compensato pieghevole, utilizzato per realizzare superfici curve o tonde, che permette torsioni impensabili per un prodotto a base di legno. L'MDF stesso, se usato in spessori non esagerati come quelli in foto, ha una certa duttilità che ne permette la flessione.
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Pope-slot |
Inserito il - 17/03/2012 : 09:22:44 questa tecnica e' ottima , noi la usiamo gia' da anni per piegare senza rompere le paratie bordo pista o deformare tratti di pista in mdf,tuttavia nel caso del cavatappi la cosa e' molto delicata perche', a volte se il taglio non e' perfetto si puo' fare danno, anche con il compensato si puo' fare la piega stando molto attenti, comunque complimenti per il post, sara' molto utile a coloro che vogliano realizzare cambi repentini di pendenza non sapendo cosa fare, tra laltro il tratto di pista si puo' tranquillamente integrare adattandolo sia come fondo che come dimensioni a delle piste di plastica in commercio per ottenere un tracciato esclusivo. cordiali saluti. |
UDoKuoio |
Inserito il - 17/03/2012 : 09:08:28 Non sono assolUDamente in grado di lavorare il legno, quindi sto intervenendo a sproposito.
E' un BEL lavoro, che chiede precisione e strumenti (la circolare che fa scendere la lama fino ad una altezza fissata). Sebbene i solchi servono principalmente per la flessione, la torsione e' comunque aiutata dal ridotto spessore che i solchi creano nel legno. Ottima per le piste fatte interamente con quel materiale.
Usare questa tecnica come base per una pista in plastica NON mi SEMBRA conveniente, potendo ottenere lo stesso risultato con fogli di legno di ridotto spessore ben avvitati ai ponti che lo sorreggono. C'e' un po' di tensione meccanica sulle viti, dipendente da quanta torsione/flessione abbiamo impresso al legno. (io ho fatto cosi':)
Piuttosto.. mi piacerebbe provare, una volta avvitato il piano, ad investire lo stesso con vapore, nella speranza che il legno prenda la forma adatta. Ovviamente non ho neanche una vaporella.... |
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