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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
ciaky Inserito il - 18/08/2011 : 11:04:20

Variare l’alimentazione!…..Alla base di tutto….


Una sana alimentazione è sempre alla base di tutto, quindi non aggiungo altri commenti.

Nel panorama degli alimentatori c’è da perdersi, in casa personalmente mi ritrovo diecimila alimentatori diversi, uno per ogni apparecchio che possiedo, o meglio che ho posseduto, non parliamo poi di quelli dedicati alle piste elettriche, ne esistono tantissimi altri tipi.
Sulla base di questa abbondanza di alimentatori io mi sono deciso a farne uno ulteriore che serva a poterli utilizzare tutti indistintamente, si tratta di un alimentatore stabilizzato variabile globale interstellare subacqueo…..ecc…..
L’impiego di questo è vario e molteplice dipende cosa vogliamo alimentare: pista, centraline digitali, banco di prova e rodaggio motori, tornio, roda gomme, sensori, luci in pista, semafori, relais, cellulari, palmari ,pc, bombe a mano, trik trak, ecc.
A chi è rivolto tutto ciò?
Ovviamente a coloro che hanno un minimo di praticità con questi assemblaggi e anche a tutti coloro che pur non avendola siano in grado di seguire la realizzazione di un circuito elettronico senza commettere grossolani errori, perché ad esempio montare un condensatore elettrolitico con la polarità invertita può essere un rischio per gli occhi, infatti esplode e se la vostra faccia si trova nella sua traiettoria può colpirvi.
Fatto questo esempio discarico ogni responsabilità che possa essere ricondotta a me e a quello che scrivo, essa infatti è riconducibile al vostro operato, a quello che fate e a come lo fate.
Cominciamo.
Il contenitore!
Il tutto deve ovviamente essere contenuto dentro un contenitore, personalmente ho adottato una cassetta elettrica in plastica della Gewiss prodotta in diverse misure io ho usato quella 12x8x6 e ci sono stato comodo, ma c’è libertà di scelta, anche se propendo a rimanere nell’ambito dei contenitori plastici, quelli metallici possono essere legati al collegamento a massa della carcassa e all’isolamento dei componenti attivi dalla stessa, meglio non complicare quindi.
Nel contenitore vanno collocate: due boccole per banane, un doppio deviatore, un interruttore, un led, un potenziometro, una presa per l’alimentatore esterno, un voltmetro, un’aletta di raffreddamento con relativo transistor ic.

Piazzare le boccole di uscita

Piazzare l’letta di raffreddamento con l’IC ben fissato sopra

Piazzare l’interruttore, il led

Piazzare il deviatore .
Esso seve a potere scegliere il collegamento in base al tipo di spinotto presente nell’alimentatore utilizzato, ovvero se lo spinotto ha il positivo al cento o esterno come si vede dal disegno.

Piazzate la presa di ingresso.

Piazzate il potenziometro ed il voltmetro.
Adesso cominciate il cablaggio, con saldatore e stagno,seguendo attentamente lo schema elettrico e cercando di adottare fili colorati in base alla polarità rosso+ nero – non rendetevi la vita difficile con il fucsia e il blu oltremare.



Raccomando attenzione all’isolamento di tutti i fili la dove potrebbero avvenire dei contatti con apposite guaine isolanti, tubicini e quanto altro possa scongiurare eventi spiacevoli.

La nostra scatoletta finita si presenta così.


Bello l’interruttore alla frankenstain

Alimentatore .
Va bene uno qualsiasi tipo swich o tradizionale di qualsiasi tipo che non superi i 4 ampere, si potrebbe fare anche di amperaggio superiore ma occorrono delle opportune modifiche allo schema elettrico.



Scegliete pure in libertà, ma controllate sempre che sulla targhetta ci sia l’indicazione della polarità dello spinotto, diversamente è da controllare con il tester.



Schema elettrico .


Elenco componenti
R1 .:330 ohm
R2 .:22k ohm
R3 .:1500ohm
Led .:
C1.:680 micro farad 50 volt
C2.:680mf 50v
C3.:0,1 mf 280volt
C4.:10mf 50v
C5.:100mf 40v
Pot .:10k ohm
Trim.:1k ohm
Ic1 .:LM 317












cia


19   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
amarcord Inserito il - 14/10/2011 : 09:15:50
no carlo!... le "robe" elettriche.... resteranno per me un mistero
non pretendo di capire cose che non ho mai nè studiato nè capito!!

però, sì, mi fa piacere leggerti perchè anche se parli di cose per me misteriose... ci metti sempre quel pò di spirito, ironia ecc... che comunque mi fà sorridere!

grazie della disponibilità e... se avrrò bisogno di consigli "elettrici o elettronici" sono certo che tra te e miano...
sarò in una "botte di ferro!!"

cià!!
ciaky Inserito il - 13/10/2011 : 22:07:45
Amarcord ......

Anche per me è un piacere sapere che mi leggi .... per tutti i chiarimenti sappi che io sono sempre disponibile, non è un modo di dire; non sarò una cima, però ho piacere nel condividere quel poco che scopro, dimmi quello che vuoi che chiarisca meglio, vediamo cosa si può fare...
amarcord Inserito il - 12/10/2011 : 09:12:59
ciaky!.....

'n ce capisco na mazza!!!!.... comunque mi fa piacere leggerti!!
Miano Inserito il - 11/10/2011 : 23:02:36


Ciao
ciaky Inserito il - 11/10/2011 : 20:36:18
Scusate il ritardo, il lavoro è finito con l'aggiunta del deviatore, del porta fusibile e del display.





Cia
ciaky Inserito il - 23/08/2011 : 23:41:37
Aggiornamento dello schema con i valori componenti.





cia
batdog Inserito il - 22/08/2011 : 10:46:23
ciaky ha scritto:

Bene! Ottimo consiglio... ma se uso un alimentatore tradizionale in ingresso mi tornerebbero utili i condensatori, allora potrei metterci un mini deviatore, così da scegliere se inserirli o meno in base alla sorgente.
Non e poi mica detto che lo si debba usare per la pista e con uno swich.

La soluzione del deviatore è fattibilissima, però a me viene da pensare una cosa.

Se in ingresso utilizzi il caricabatteria switching, allora non ti servono i condensatori, come abbiamo detto.
Se, invece, in ingresso metti un trasformatore+raddrizzatore+condensatore (per il livellamento), anche in questo caso non hai bisogno di altri condensatori.

Personalmente, quando voglio avere una tensione continua partendo da un trasformatore e con il metodo classico del ponte raddrizzatore, considero sempre un condensatore di livellamento perchè così sono libero di impiegare quella tensione per qualsiasi applicazione (soddisfatti i vincoli di tensione e corrente) senza necessità di aggiungere altri componenti.

ciaky ha scritto:

manca ancora il fusibile in uscita che aggiungerò presto, non trovo un porta fusibile abbastanza piccolo da non costringermi a smembrare la scatola, ma troverò una soluzione anche a questo.

Io uso sempre i fusibili di tipo ATO (ossia quelli a lamina, per autoveicoli) e, quando non ho disponibile un porta fusibile, prendo due connettori fast-on femmina e li saldo assieme a due cavetti sopra un pezzetto di millefori.

ciaky ha scritto:

Sai una cosa strana? Mi hai accennato a un dropout di 4 volt, da qualche parte nelle caratteristiche anche io avevo letto credo 3 volt, ma in entrambe le configurazioni del circuito che ho sperimentato la differenza fra tensione di in e quella di out è sempre 2 volt, però misurati a vuoto.

Il valore di dropout riportato nel datasheet è quello riferito al solo IC, mentre bisogna considerare che ci sono anche le cadute di tensione sulle resistenze e sugli altri componenti del circuito.

Inoltre, quando si progetta un circuito elettronico bisogna considerare qual'è l'obiettivo tecnico da raggiungere.
Nel caso in questione, ad esempio, volendo costruire un alimentatore/regolatore stabilizzato in tensione, l'obiettivo tecnico sarà tot tensione e tot corrente, quindi rispetto ai valori riportati nel datasheet è meglio tenersi un certo margine di sicurezza, in modo da non avere sorprese quando vado a montare il circuito.

L'alternativa è farsi tutti i calcoletti per conoscere e verificare prima i valori di tensione che avrò in uscita, ma per un circuito che normalmente non è critico è più pratico andare a spanne, ma sempre con il margine di sicurezza in testa; questo è quello che viene definito come "tenersi dalla parte dei bottoni".

Concludo, riportando due citazioni (non mie, ma di gente che l'elettronica la conosce davvero molto bene) da tenere sempre in mente:
1) "Il circuito ha sempre ragione"
2) "Nel data sheet si trova tutto. Anche gli errori."
robsal Inserito il - 22/08/2011 : 03:40:32
ah, che tempi mi avete fatto rivivere! Il tempo in cui a scuola si usavano le 6E5 come indicatori di sintonia, o le ECC83 doppi triodi come amplificatori a basso rumore.
Cari Ciaky e Batdog grazie di cuore!

Dimenticavo, come porta fusibile credo possa bastare:



salute e paxe a tutti.
roberto.
ciaky Inserito il - 22/08/2011 : 00:06:58
Bene! Ottimo consiglio... ma se uso un alimentatore tradizionale in ingresso mi tornerebbero utili i condensatori, allora potrei metterci un mini deviatore, così da scegliere se inserirli o meno in base alla sorgente.
Non e poi mica detto che lo si debba usare per la pista e con uno swich.
Ho ordinato un voltmetro a display led dalla Cina, speriamo che arrivi presto dicono 15 gg, così da rendere il tutto un pelino meno naif, manca ancora il fusibile in uscita che aggiungerò presto, non trovo un porta fusibile abbastanza piccolo da non costringermi a smembrare la scatola, ma troverò una soluzione anche a questo.

Sai una cosa strana? Mi hai accennato a un dropout di 4 volt, da qualche parte nelle caratteristiche anche io avevo letto credo 3 volt, ma in entrambe le configurazioni del circuito che ho sperimentato la differenza fra tensione di in e quella di out è sempre 2 volt, però misurati a vuoto.

Ad ogni modo non è rilevante, cosa fatta, capo A.

Ci si aggiorna in seguito con altre foto ......

Cia....a tutti....

batdog Inserito il - 21/08/2011 : 18:22:54
Ora la corrente erogata è decisamente più adatta ad una pista a 2 corsie
Non ho fatto calcoli, ma con 19 V e 6300 mA in ingresso, probabilmente in uscita arriveresti anche a 14,5 V e 5 A, buono per le Ninco

Una considerazione:

In ingresso, hai 2 condensatori da 680 mF in parallelo; al suo posto, se ne può mettere uno da 2000 mF, che basta ed avanza; tuttavia, se in ingresso metti un caricabatterie switching, il condensatore potrebbe dare fastidio perchè gli switching non gradiscono molto le grandi capacità sul loro carico, inoltre il caricabatterie esce già livellato, quindi penso si possano togliere quei due condensatori.

Ciao
ciaky Inserito il - 21/08/2011 : 16:18:11
Ok vediamo se piace così ....

Con questo circuito si arriva fino a 4 A tranquillamente



ho aggiunto un ulteriore transistor con la sua aletta di raffreddamento, come da schema modificato


ho usato un alimentatore che può arrivare ad erogare fino a 6 A.

Speriamo siano sufficienti

Ribadisco di non avere acquistato altro che i 2 componenti attivi e la scatola , il resto è tutto materiale riciclato con provenienze diverse dai vecchi alimentatori atx di vecchi computer i condensatori e le alette di raffreddamento, da un vecchio registratore lo strumentino ora voltmetro, resistenze diodi e diodi led da vecchie schede tv, video recorder e quanto altro possa essere fonte illimitata di materiale elettronico.

Insomma impasto la farina che possiedo, quindi mi capita di usare un componente piuttosto che un altro, per fortuna che non si tratta di pacemaker ma di automobiline elettriche e tutto va bene.


Cia

batdog Inserito il - 19/08/2011 : 13:55:26
Non capisco il significato del tuo discorso.

Il risparmio economico è un aspetto molto importante così come il fai-da-te, con me sfondi una porta aperta in entrambi i casi.
Ma se il risparmio deve convincermi che con 1,5 A si possono far funzionare bene tutti i dispositivi elettrici che hai elencato, allora puoi rimanere nella tua convinzione e non credo di riuscire a farti cambiare idea.

Io parto dal presupposto che, per far andare bene una slot di plastica potendola usare al massimo delle prestazioni, servono 4 A per corsia; rinunciando ad usare GT ANSI e derivati, puoi scendere a 2,5-3 A.

Questi valori, secondo me, ti fanno stare tranquillo; e tralascio il fatto che frenando uno Shark 20K con trasmissione ed a tutta manetta (senza parzializzare, quindi) io abbia visto più di 2 A di assorbimento; di questo posso non tenere conto, perchè è una situazione di carico che in pista non avrò mai (le auto pesano circa 80 grammi).

Tornando al circuito, bisogna evitare di fare per forza (come si dice) le nozze coi fichi secchi, gli alimentatori che hai indicato costano più cari perchè sono fatti con altri circuiti ed altri trasformatori al loro interno.

Quindi, secondo me, per fare qualcosa di fatto bene per una pista, userei un IC LM338 (costa € 6,50) che eroga fino a 5 A e lo metterei in uno degli schemi che vedi a pagina 6 e successive nel suo datasheet http://www.national.com/ds/LM/LM138.pdf

Per alimentare il tutto, metterei un trasformatore con secondario 18-20 V e 6-8 A (circa € 50) più ponte a diodi da 10 A e condensatore elettrolitico da 2000 uF (altri € 3); metti le minuterie e siamo a circa 70 euri (IVA compresa), che non sono uno scherzo ma per un alimentatore lineare è poco.

Per uno switching, potresti spendere meno ma mi pare che non sempre funzionano bene con tutti i pulsanti e tutte le auto.
ciaky Inserito il - 19/08/2011 : 11:21:38
Batdog non pensare che non gradisca o non interpreti correttamente i tuoi interventi, vanno benissimo, ben vengano, mi aiutano a riflettere, e ovvio in parte che a te o a me non venga nulla in tasca, di sicuro se si risparmiano dei soldini, e come se qualche cosa in tasca ci rimanga, e poi c'è la goduria di farsi le cose,che credo non abbia prezzo.

Se dovessi alimentare una otto corsie farei così....



ok facciamo un esempio ....

Se avessimo in uscita 1,5 A max

con otto circuiti uno per corsia sarebbero 12A globali

vediamo quanto costa un alimentatore variabile da 10A su ebay per avere le stesse cose ma con effetto elastico....






e vediamo due da 5 a






Certo sono bellissimi!
Anche troppo per essere usati per lo scopo a cui sarebbero destinati infatti questi vanno bene sul banco di un laboratorio di elettronica non sotto il tavolo di una pista elettrica.

Al limite ci metterei questi e sono sicuro potrebbero andare benissimo.





La questione è open source vale sempre la pena di parlarne a mio avviso...
batdog Inserito il - 19/08/2011 : 09:50:24
Può darsi che nel circuito che hai costruito, tu sia incappato in un esemeplare di LM317 venuto particolarmente bene che riesce ad erogare quelle correnti, ma come ti dicevo se ne prendi altri 10, difficilmente avrai in uscita 3 A per tutti, anche se sembra uno slogan di chi sappiamo :))

Detto questo, altri utenti di questo forum potrebbero costruire il loro personale alimentatore con il tuo schema, avendo un LM317 che non è venuto bene come il tuo e poi scoprire che non riescono a far camminare decentemente due macchine sula loro pista.

Allora, penso che la tua affermazione:

L’impiego di questo è vario e molteplice dipende cosa vogliamo alimentare: pista, centraline digitali, banco di prova e rodaggio motori, tornio, roda gomme, sensori, luci in pista, semafori, relais, cellulari, palmari ,pc

sia un po' da ridimensionare.

Per il resto vedi tu, a me non viene nulla in tasca a dirti tutto questo.

ciaky Inserito il - 19/08/2011 : 08:08:49
Quello che dici è assolutamente vero, ma io sono peggio di san capa dura, e funziona.
hai messo un amperometro in serie al carico oppure hai preso i dati di targa del carico e, verificato che funzionava, ne hai dedotto che assorbiva 3 A?

Si, esatto, ho proprio misurato con l'amperometro del tester.

Ho usato come alimentazione per i test anche un alimentatore tipo swich che si usa sui pc notebook che eroga 3.4 A ed anche una piccola batteria" valve regulated lead acid 12v 7,2 A" tipo impianto d'allarme con entrambe le sorgenti il circuito funziona.
esempio.
Quanto assorbe un motore 22000 giri flat 12v slot it a vuoto senza meccanica?
A regime ho misurato 0.22A
Un motore Dodo a regime assorbe 0.40A
Un Nsr 25000 0.40 A
se lo freno con le dita e lo faccio entrare sotto sforzo arriva a 1,25 poi mollo l'asse o mi brucio le dita, è una prova molto empirica ma rende l'idea.
Se questi sono i carichi dovremmo starci dentro abbastanza bene,
premesso si usi un alimentatore per corsia, tutto dovrebbe andare liscio.
Nella malaugurata ipotesi mettessimo in pista un'auto che assorbe 10 A, che cosa succederebbe al nostro alimentatorino?
Nienete!
Al limite si siede.
La corrente sale fino al massimo che fornisce la sorgente, la tensione scende al minimo e come se fosse un corto, a questo punto non sarebbe male aggiungere un fusibile in uscita, questa si che è una idea.....

Ma se veramente non fosse sufficiente per la pista che si vuole alimentare allora lo userei come carica batteria, del resto è un circuito semplice e gli impieghi possono essere molteplici.

Io lo feci Facettelo anche voi se già non lo Facette FACETEVELO PROVITEVELO

Ragazzi che vi devo dire!
Prezzi modici, popolari, quanto spendi mangi, la vita è una brioches, amici concittadini su via non fate così....è un momento congiunturale....





batdog Inserito il - 18/08/2011 : 21:01:51
ciaky ha scritto:
Ho collegato un carico resistivo che assorbiva 3 ampere e nulla è successo se non il riscaldamento lieve dell'aletta, scendendo in corrente nulla scalda nemmeno lievemente, non contento ho applicato un carico induttivo ovvero un motore cc che assorbiva 3 ampere e nulla è successo.

Non capisco come hai misurato l'assorbimento generato dal carico fittizio (sia resistivo che induttivo); hai messo un amperometro in serie al carico oppure hai preso i dati di targa del carico e, verificato che funzionava, ne hai dedotto che assorbiva 3 A?

ciaky ha scritto: i limiti

I dati che tu citi dal datasheet sono quelli messi dal costruttore come valori minimo, tipico e massimo rispettivamente; normalmente, quando si progetta un circuito elettronico, si dovrebbe considerare il valore minimo perchè è quello garantito e certificato dal costruttore, naturalmente nei limiti di funzionamento del componente; non esiste nessuna certezza che i miliardi di esemplari prodotti di LM317 eroghino tutti 3,4 A di corrente massima, anzi è sicuramente vero che molto pochi lo fanno (forse ne hai beccato uno , ma il prossimo?) ma tutti gli LM317 erogano sicuramente 1,5 A.

Inoltre, secondo me, non hai tenuto conto della tensione di dropout, ossia quella che l'LM317 utilizza per il suo funzionamento; di solito, è buona regola considerare una tensione di dropout di 4 V per stare, come si dice, dalla parte dei bottoni; se in ingresso al tuo circuito metti i 14,5 V che vedo nella foto, non penso che in uscita riuscirai ad avere 12 V stabili su ogni carico fino ad 1,5 A

Infine, aggiungendo dei transistor per aumentare la corrente fino a 7 A, dovrai tenere in considerazione di avere un'alimentazione in ingresso almeno di pari corrente, non certo il caricabatterie che hai messo in foto che tira massimo 1500 mA.

La tua domanda, se servono queste correnti, ha come risposta "dipende" dalla macchina che metti in pista, anche rimanendo nella plastica
Se metti una Fly Classic di scatola, potrebbe bastare anche 1,5 A per corsia (e già saremmo al limite), ma se ci metti una GT ANSI con gomme trattate e motore magnetico/tosto (che assorbono di più), ho molti dubbi che con 1,5A vada bene come su una pista con alimentazione minimo da 4A, se poi ne metti due....

Ciao
Miano Inserito il - 18/08/2011 : 20:21:05
... ennesimo lavoro a norma 3B.....che dire

Ciao
ciaky Inserito il - 18/08/2011 : 16:45:17
Grazie per la precisazione BATDOG.

E' consigliabile quello che dici, ovvero limitarsi a sottoporre l'IC a una corrente max di 1.5 amper, convengo anche io, però essendo monello, ho fatto la prova.
Ho collegato un carico resistivo che assorbiva 3 ampere e nulla è successo se non il riscaldamento lieve dell'aletta, scendendo in corrente nulla scalda nemmeno lievemente, non contento ho applicato un carico induttivo ovvero un motore cc che assorbiva 3 ampere e nulla è successo.

Però attenendosi alla tua giusta osservazione allego datasheet dell'IC

i valori garantiti



i limiti



Per dormire sonni tranquilli per carichi eccedenti i 3 A il circuito deve completarsi con l'aggiunta di 1 o di 2 transistor per arrivare al max di 7A.

Ma la mia domanda sorge spontanea.....
Ci servono queste correnti?
No a meno che non corriate con il metallo, in quel caso meglio una batteria di camion, o meglio di treno....
Se si hanno 8 corsie in pista ci vogliono 8 alimentatori singoli come il sopra descritto, si evita così il fastidioso effetto elastico.


Ps. ho utilizzato solo materiale riciclato, comprando soltanto la scatola e l'LM37..

Cia

batdog Inserito il - 18/08/2011 : 13:47:00
Bravo Ciaky, una esecuzione pratica ed essenziale, come tuo solito

Però permettimi una importante precisazione: l'LM317 è protetto dalle sovracorrenti e dai cortocircuiti e questo previene eventuali bruciature ma non eroga più di 1,5 ampere, perciò bisognerà tenerne conto quando si collega un carico all'alimentatore, ad esempio per una pista a 2 corsie potrebbe non essere sufficiente; anche mettendo in ingresso un adattatore da 4 ampere come dici, in uscita avresti al massimo 1,5 A.

Ciao

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