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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Gio Care Inserito il - 03/10/2024 : 16:24:04
Con la stagione delle piogge e del buiame imminente, perlomeno quassù, unico rifugio resta il laboratorio temporaneamente abbandonato durante l’estate…
Un progetto rimastomi in testa ( senza però aver mai fatto progetti su carta ) è sempre stato il prototipo di un telaio 1:43 a basso costo e realizzabile con pochi strumenti di uso comune ( in ambito modellistico ), capace di offrire qualche regolazione sulla parte anteriore per essere meglio adattato al tracciato, veloce o tortuoso che sia ( caratteristica molto appetibile per chi come me non si affida ad una installazione permanente ma si diverte a cambiarlo di quando in quando).
Premesso che indipendentemente dal tipo di pick-up, l’obiettivo era la possibilità di avanzare o arretrare lo stesso per variare il passo effettivo della vettura, rendendone il comportamento variabile in base al tracciato.
La regola che ho imparato qui sul forum è che quanto più il pick-up si trova in posizione avanzata, tanto più l’auto risulta stabile e controllabile ( senza magnete e senza zavorra ).
Una regola che in realtà è stata stravolta dalla serie super hp Polistil che presentava un pick-up a lama quasi centrale ma privo di contatti, posizionati in modo molto più simile alle 1:43 Carrera di serie.
Naturalmente queste auto erano progettate per gli albori dell’era magnetica, restituendo però di quando in quando spettacolari derapate, che avendo il fulcro così centrale, evitavano che il retrotreno finisse fuori carreggiata rendendo la manovra piuttosto rocambolesca anche se spettacolare.
Per questo esperimento ho utilizzato materiali di facile reperibilità quali profilati e/o listelli di alluminio o pvc ( a metro nei centri bricolage ) più le solite vitine, bulloncini e chiodini opportunamente dimensionati, assemblando il tutto con l’aiuto di seghetti e trapani manuali, realizzando ogni componente a mano con tanta pazienza ( alcuni pezzi ho dovuto rifarli più volte modificando alcuni dettagli in corso d’opera, d’altronde mancando i progetti…!).
Ruote e cerchi sono di provenienza statica ma si possono utilizzzare quelli di auto originali, danneggiate oppure troppo orribili, cannibalizzate soprattutto per l’asse posteriore con corona dentata, il vero componente introvabile in questa scala.
Veniamo ai dettagli :




Longherone centrale in alluminio profilato ad “U” , bracci sospensioni anteriori in alluminio a “L” ( ricavati da uno ad “U” segato a metà) e ceppi per assali in pvc, forato a 2,2 mm per non accoppiare gli assali in acciaio direttamente al foro nell’ alluminio che tende a deteriorarsi producendo troppo gioco.
Problema principale : il perno/fulcro del pick-up si trova ad una altezza che impedisce di portare avanti o indietro il gruppo perché l’asse anteriore passante si trova proprio sulla linea di movimento.
Teoricamente, tale perno dovrebbe trovarsi proprio in quel punto ( quello di attraversamento dell’asse), almeno per avere uno “ zero “ dal quale scostarsi in avanti o indietro per regolare il comportamento in curva. Unica possibilità rendere le ruote anteriori indipendenti con 2 semiassi che rotolano su bracci indipendenti per liberare la zona centrale e rendere possibile lo scorrimento del pick-up verso il muso o verso il motore.




Le boccole in pvc ( ricavate su misura da un listello pieno 10x5 ) sono forate di precisione in colonna ed hanno uno spessore sufficiente a garantire assenza di basculaggi o vibrazioni sussultorie, mentre il foro nel braccetto di alluminio è abbondante in modo da evitare il contatto diretto con l’asse, fungendo solo da supporto alla boccola. Una punta di grasso al ptfe garantisce uno scorrimento quasi pari ad un cuscinetto, e va bene sia per le ruote anteriori quanto per l’asse posteriore che gira addirittura meglio di quelli originali, soggetti ad un gioco voluto per mancanza di cuscinetti o boccole di precisione.
Ed ecco il risultato :







Questa la piastra intagliata ( sempre pvc) che permette al pick-up il movimento ( è la terza, le prime due le ho sbagliate)




Praticamente sono una serie di piccoli pezzi su misura, tenuti insieme quasi esclusivamente da viti e bulloni, a parte un piccolo aiuto con colla istantanea per tenere assieme i vari componenti durante la delicata fase di foratura, tanto per le ruote quanto per i componenti del telaio.




La scanalatura ricavata nel telaio permette un escursione di quasi 2 cm. del gruppo pick-up, modificando radicalmente il comportamento dell’auto in curva, sia essa veloce che mista stretta, obbligando a modificare lo stile di guida in base al tracciato.
Per quanto la stabilità garantita da una posizione molto avanzata sia più facile da gestire, quella invece arretrata rende l’auto molto più maneggevole nei tratti in stile rallistico, evitando interminabili pendoli che oltretutto rischiano di condurre il posteriore fuori carreggiata con conseguenti perdite di tempo prezioso.
Provare per credere !!!
Mentre testavo queste regolazioni, mi sono venute in mente un paio di migliorie in corso d’opera : le due “ balestre” rosse che tengono premute le boccole in pvc sul braccetto di alluminio e due “ spugne” per ammortizzare l’eccessiva rotazione del pick-up che ora difficilmente raggiunge bruscamente il fondo corsa facendo rimbalzare l’auto dalla parte opposta.







I 2 tamponi inoltre permettono di inserire una zavorra e un distanziale che contribuiranno a mantenerli in posizione solo a pressione, senza colla,patafix o altri pezzettini da realizzare a parte.

Peso : telaio completo ( senza carrozza ) 42 grammi + 9 grammi di Giulia in plastica ( AGM ) per un peso complessivo pari a quello delle Go modificate e zavorrate a dovere ( una Go di serie pesa completa intorno a 40 g.).





Alcune considerazioni : trattandosi di una versione completamente senza magnete, il peso di almeno una cinquantina di grammi ben distribuiti è altamente consigliabile, l’auto monta comunque un motore aftermarket potenziato e la reattività al gas è piuttosto precisa, rendendo la guida più impegnativa ma indiscutibilmente molto più divertente.

La sfida continua e ho pensato di cimentarmi anche con telai più leggeri, magari completamente in pvc o addirittura con legno ( stecchi dei gelati ecc), caratteristiche necessarie per una realizzazione partendo da un bello statico die-cast che pesa in media circa 50 grammi ( solo la carrozzeria) .
Condivido questo esperimento invitando altri amanti di Frankenstein applicato allo slot a postare idee o suggerimenti, ricordando come sempre che ciò che non esiste ( ancora) , può sempre essere costruito


8   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Gio Care Inserito il - 20/10/2024 : 21:19:52
Passando ora davanti :
ho forato i braccetti in alluminio per i semiassi anteriori dopo aver scelto la carrozzeria e ricavato la distanza tra gli assi, rispettando l’altezza minima da terra dell’ intaglio posteriore. Un piano di appoggio con una bella scanalatura aiuta molto in varie fasi del lavoro ( si può usare un settore della pista ).




Occorre ora montare il pick-up che va preparato per il minor spazio disponibile, infatti un’ altro parametro da calcolare è la carreggiata della carrozzeria…tenere le ruote entro i parafanghi è un gioco millimetrico con una slitta centrale per un pick-up mobile !!! Infatti, per questa versione ho dovuto contenere le boccole all’interno del profilato di alluminio, i cerchi sono enormi (17,5 mm - una Force Car tremenda!) e i mozzi molto lunghi.



La piastra porta pick-up è sagomata a T per fermarsi contro il restringimento del profilo centrale dove alloggia il motore, e potrà scorrere sotto le boccole dei semiassi anteriori proprio grazie alle sporgenze anteriori. Per livellare il pick-up al fondo dello chassis ho inserito in seguito un distanziale da 1 mm per farlo scendere un po’.
Rimossi i bulloncini, ho inserito un quadratino di un listello pvc da 5 mm e ho forato con una 2 mm lasciando la piastra del pick-up sotto per ricavare la slitta e bloccare la forcella anteriore con viti 2x10 ( 2 x lato).




I semiassi



Il foro nei mozzi è di 2 mm circa, c’è un filo di gioco ma va bene…
Il semiasse si bloccherà nella boccola, opportunamente forata 1,3 mm contro 1,4 del chiodo. Una volta inserito resterà in posizione saldamente solo a pressione.
Ed eccoli qui : 1.0 e 1.1. Sono riuscito a rubacchiare una decina di grammi, vuoi anche una lunghezza complessiva inferiore rispetto all’Alfa ma mancano ancora i piombi…






Senza magneti sensibilmente differente il comportamento rispetto alla versione 1.0, i cerchi sono 2 mm più grandi, mescola originale e passo più corto ( può essere però pareggiato avanzando il pick-up ). La versione che più mi ha convinto per ora è quella con i 2 magnetini tondi affiancati ,un eccellente compromesso tra magnete originale e senza. De gustibus…..

Gio Care Inserito il - 15/10/2024 : 21:11:00
Ciao Carlo, ho visto che si avvicina Modelgrino…
Sai anche tu, come tutti d’altronde qui, quanto valga mettere passione in ciò che si fa…qualunque cosa sia.
E poi, come diceva il saggio Joda all’ apprendista Skywalker :
“ C’è fare…o non fare ! non c’è provare….”
Due considerazioni utili fin qui :
L’altezza da terra del motore è strettamente vincolata al diametro delle ruote. L accoppiamento pignone/ corona deve lavorare in asse più preciso possibile pena ingranaggi sdentati velocemente
l’albero motore e assale posteriore devono giacere sullo stesso piano. Se si procede a costruire per ruote da 16 mm, montando invece delle 14 o 15 il telaio, motore e magnete scenderanno.
Il progetto è per ruote da 15, così si adatta facilmente alle altre misure senza troppi problemi. 2/3 mm telaio/pista sono un’altezza minima adeguata. Per farlo in 1:32 basta ricavare le misure da un modello commerciale.
Il vantaggio delle boccole, oltre ad un miglior rotolamento senza giochi, è quello di dover rifare solo loro se il foro non viene bene al primo colpo…l’intaglio per l’asse nel telaio di alluminio deve invece essere abbondante ( almeno 2,5 mm ), sarà affidato l’allineamento fino proprio alle boccole.
Più preciso possibile invece il taglio per il banco motore, che va sagomato ad incastro e forato 4,5mm per la boccola della trasmissione. Meglio dover incontrare minima resistenza nell incastro che abbondanza. A limare si fa sempre in tempo
losmilzo Inserito il - 15/10/2024 : 15:41:21
E Bhe ....CHAPEAU Beau Travail !!
Gio Care Inserito il - 13/10/2024 : 21:29:21
Progettino :
Il secondo esemplare meglio si presta a qualche foto in corso di costruzione, ci sono alcune piccole migliorie maniacali in più e la finitura dei pezzi è migliorata.
Visto l’argomento abbastanza ampio, aggiornerò in corso d’opera, tipo dispense passo-passo…appunto !
Userò una descrizione didascalizzata per risparmiare tante parole ( sperando di non eccedere troppo nella didascalizzazione)
Materiali principali : Alluminio-pvc e una Go sacrificale ( motore, assali, misure per allineare la trasmissione e altezza dal suolo )
Questa versione prevede obbligatoriamente un pick-up mobile ( qui un Carrera 132 modificato ), ristretto di circa 5mm longitudinalmente e adattato anteriormente ai minori spazi disponibili in 1:43.





La carcassa della Go fornisce le misure per il profilato, scasso motore e pozzetto trasmissione, lascio abbondante la parte in coda per adattarla meglio alla carrozza che utilizzerò.




Per ricavare i ritagli ho fatto all’ antica




Una prima miglioria: le boccole, questa volta non in pvc ma un materiale improbabile. Credo nylon o forse teflon..recuperata da una cannula di una bomboletta spray, alesata internamente a 2.4mm ( asse 2,2 mm ), con diametro esterno 4 mm.






















Volevo a questo punto una ulteriore possibilità : predisposizione al magnete, utilizzando una piastrina sottile che lo trattenesse a se magneticamente.
Una vecchia lama di cutter va benone…due gocce di istantanea e la sede per diversi tipi di magneti è fatta, si può sempre utilizzare.














Bene, il capitolo motore e retrotreno è documentato, spero di non aver esagerato con le didascalie, forse utili a chi volesse provarci.

Prossimo episodio, avantreno

Gio Care Inserito il - 06/10/2024 : 21:33:35
Proprio la 1:43 beneficia particolarmente del sistema, la carreggiate dei settori Go è strettina, arretrando un po’ il pick-up si riduce il raggio della derapata e con esso il rischio di uscire troppo con le motrici, ma se hai i cordoli…
In effetti comunque cambia sensibilmente il comportamento in base alla posizione del pick-up, aumentando ulteriormente le possibilità di personalizzazione. Naturalmente pienamente apprezzabile senza magneti (e magari con qualche grammo qua e là di zavorra ).
Ok la manualità, grazie !!! Frutto comunque di innumerevoli ma istruttivi errori …
Quel che fatica comincia ad essere la vista, certo che in 1:32 forse +1,50 basterebbe
UDoKuoio Inserito il - 05/10/2024 : 18:24:03
Bello. Bello! Invidio la tua manualità!
Tra l'altro con una scala ancora più faticosa della "solita" 1:32.
Gio Care Inserito il - 03/10/2024 : 22:10:11
Salute UDO, piacere sentirti ! in effetti ti sei solo adeguato ad una importante festa nazionale tedesca, il 3 ottobre ( festa dell’unificazione delle due Germanie ). Tutto chiuso, me compreso in casa causa pioggia, con una gran voglia di trafficare di nuovo un po’ nel mio piccolo ma adorato antro- laboratorio.
D’altronde, spesso è proprio quando si pensa di aver vissuto tutte le avventure che di colpo ne vengono in mente di nuove ( per fortuna ) e basta guardare uno scarno telaio in plastica per rendersi conto che c’è sempre qualcosa da modificare ! Senza un club e con amici spesso restii a lasciare le proprie mura domestiche, più che un pilota mi ritrovo ad essere spesso un solitario collaudatore a caccia di innovazioni o migliorie, cosa che non mi dispiace affatto così come la divertente analogia con la sperimentazione in stile Frankenstein ( cit. Gilpavia riferita a precedenti avventure !), quanto mai azzeccata visto che anche io mi avvalgo di pezzi casuali e a volte persino improbabili, lavorati con seghetti, limette trapanini al posto di fresatrici numeriche o stampanti 3D…i magazzini di un accatastatore seriale contengono centinaia di cianfrusaglie perfette a qualunque scopo !
Sicuramente questo primo tentativo, che però fortunatamente funziona, pecca un po’ di precisione perché volevo chiudere in giornata, ma sarà l’inizio di una nuova generazione ispirata alla realizzazione di modelli sempre più funzionali rispetto alle limitazioni della produzione di serie per la 1:43, per arrivare idealmente ad un’auto che raccolga tutte le modifiche finora sperimentate…come sempre ciò che conta è divertirsi, correndo, costruendo….che differenza fa?!

UDoKuoio Inserito il - 03/10/2024 : 20:25:55
O cavolo. Preso un giorno di ferie e mi leggo questa tua nuova avventura!

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