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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
amministratore
Inserito il - 20/08/2009 : 08:40:19 Apro questa nuova discussione riallacciandomi ad una frase scritta da scattomatto in un'altra discussione, anche per non farla andare troppo Off Topic. Si parlava di questo video:
Quanto al video mi sembra abbia ben poco a che fare con lo slot. Assomiglia più ad un fenomeno da baraccone.
Secondo il mio parere e quanto sto vivendo in prima persona con il servizio di noleggio, posso affermare con certezza che sono questi "fenomeni da baraccone" che stanno permettendo allo slot di uscire dalle cantine e di avere la grande visibilità e diffusione che registriamo in questi ultimi tempi!! A voi la palla
18 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti)
Inserito il - 21/08/2009 : 23:21:15 Giorgio, la mia analisi sulle piste in GDO prescinde totalmente dal marchio Slot.it. Noi non produciamo giocattoli, che è un mondo totalmente alieno a quello del modellismo per obiettivi, prezzo, canale di distribuzione, tutto! Noi facciamo modelli per hobbisti, appassionati, collezionisti, grandi piloti in scala ridotta. Non c'è niente di più lontano da me che l'idea di entrare in GDO. In Italia, poi, non essendoci più il marchio storico forte, i responsabili acquisti non vogliono neanche sentire parlare di piste dal nome esotico (Carrera, Scalextric,...) in scala 1/32 a 199 EU. Il mio pessimismo è dovuto al fatto che la grande maggioranza degli appassionati di oggi ha cominciato da bambino con la Polistil, a volte con il relativo campionato italiano, e questo patrimonio è probabilmente perso per sempre. Con esso, se ne va una grande cultura del giocattolo, dello slot, e di base di utenti futuri, che per chi lavora nel settore è un problema fondamentale. E' vero, c'è Internet, e IMO una significativa parte del rinascimento slottistico degli ultimi 15 anni ha molto a che vedere con la rete. Ma la distribuzione 'sotto casa' è di fondamentale importanza per creare nuovi appassionati. Non posso dilungarmi oltre per stasera ma ritornerò presto...
Ivan001
Inserito il - 21/08/2009 : 16:27:37 ciao ragazzi... concordo pienamnete con tutti. i ragazzi d oggi hanno quasi tutti ormai.. nella mia associazione .. ho come sapte una pista d 35 metri.. spero che quest anno c s affaccia qualcuno d nuovo.. ma non sara' facile... sono pochi gli appassionati... sono inaffidabili.. per questo abbiam fatto tornei brevi.. e non a lunga durata... noi c mettiamo la passione.. speriamo
giorgioTOVER
Inserito il - 21/08/2009 : 16:26:05 Interessantissimo, vissuto e molto probabilmente sofferto, l'intervento di Maurizio Ferrari. Benchè istintivamente pessimista, in quanto esprime un pensiero che è la sintesi, appunto sofferta, delle stressanti quotidiane emozioni di un imprenditore, offre per fortuna però innumerevoli spunti di discussione e di progetto.
Direttamente o indirettamente, quanto esposto, sottende la diffusa marca Slot.it, che negli obbiettivi di crescita identifica l'aspirazione più che legittima, verso la quale sarebbe pronta con tutta le carte in regola, per fare il grande salto ed accedere alla G.D.O. (grande distribuzione organizzata) Sarei propenso ad individuare due fondamentali punti di vista, l'uno quello espresso nel post da Maurizio che definirei incentrato sullo stato di fatto "commerciale" , e un altro, più impervio e umile che definirei di "marketing" che comunque se perseguito, porta implacabilmente al concrerizzare i propri obbiettivi.
La Polistil non c'è più, d'accordo, ma oggi anche il pensiero nazionale si è allargato verso un sedimento culturale più globale, vorrà dire che i nosti pronipoti identificheranno anche loro Scalextric, o Ninco... La realtà distributiva in Italia sbarra il passo al prodotto pista/famiglia; ma la distribuzione spagnola no, e le piste si trovano nei centri commerciali... I Negozi di modellismo soffrono, ma si allarga e si diffonde l'e-commerce, compresi i siti di pura cultura modellistica. Oggi gli utenti avanzati anche solo in Italia (una quantità impressionante di club), vero patrimonio (latente) per la penetrazione nel mercato, sono in numero infinitamente maggiore e consolidato che non quarant'anni fa. E quindi, un prodotto che si è evoluto così tanto verso la nicchia, come si fa a non pensare che dalla nicchia "forte" possa non ritornare, anche se in modo diverso e in misura minore rispetto al passato, alla famiglia? Con santa pazienza, scienza e pragmatica, non si tratta piuttosto di adeguarsi (difficile lo ammetto) ad una realtà in grande cambiamento? Vogliamo cominciare a mettere Display e piccoli negozi nelle sedi dei Club? Tanto per cominciare per metafora da cose semplici? Possibile in tutta questa proclamata sventura commerciale, CI DEBBANO ESSERE UTENTI CHE FANNO FATICA A COMPRARE I RICAMBI?? Cambiano la cultura, gli usi e i comportamenti delle nuove generazioni questa la grande incognita per la vocazione industriale che si intuisce nel messaggio. Può darsi che appunto in questo senso estremo di larghissima scala il percorso sia alquanto insidioso, incerto e poco percorribile; per inciso, comunque Polistil è fallita in un epoca in cui il prodotto era ancora perfettamente proponibile e non insidiato da alcun cambiamento di distribuzione e mercato. Io capisco lo stato d'animo di un imprenditore stanco che alla sera sulla poltrona, visti i consolidati successi, si tormenta e si chiede perchè il grande salto tardi o abbia insuperabili ostacoli al realizzarsi. Anche l'Illustre Maestro trasfigurato dall'ira, difronte al Proprio Capolavoro lo percuoteva con il martello alle grida della fatidica frase "perchè non parli"? Comunicazione, Marketing, Promozioni e strategia di vendita, nonchè onesto soddisfacimento dei bisogni, sul Target esistente, è il duro, paziente, pragmatico sbocco verso l'evoluzione. Che si compie a piccoli, solidi e sostanziosi passi.
Solo il mio modesto parere sia chiaro, magari confortato dall'esperienza specifica.
Con Ammirazione e Stima, Giorgio
Hispanico
Inserito il - 21/08/2009 : 15:47:38 Sono d'accordo con Maurizio,la scomparsa della Polistil in Italia e' stata ed e' una grossa ferita tutt'ora aperta..
Difficilmente si potra' tornare ai tempi andati,anche perche' non vedo in Italia volonta' in tal senso da parte dei grandi distributori nazionali...ne le risorse finanziare..
Ma dire che i ragazzi d'oggi sono troppo presi dalla Playstation per interessarsi a qualcosa di piu' sporco e concreto non credo sia corretto.
E' vero che tempo fa' non c'erano molte alternative,ma andavi ad un qualsiasi negozietto di giocattoli e trovavi la Polistil...ora rischi di non trovare slot e ricambi se non in Internet..
Ma dovremmo essere piu' costruttivi e trovare qualche soluzione...
Bisogna assolutamente uscire dai nostri scantinati e far conoscere lo slot alla massa..e non con eventi frammentati,affidati alla volonta' di alcuni..ci vuole una strategia comune ed una volonta' da parte di chi,secondo me,dovrebbe "condurre" questa politica.
Sono certo che se potessimo uscire allo scoperto,avremmo piu' ragazzi interessati allo slot..certo non e' facile,da noi non esitono delle vere politiche giovanili che possano aiutare concretamente le Associazioni,i Club ad emergere dagli scantinati ( peraltro costosi..)
Concludendo,direi che tutti noi dovremmo nelle nostre possibilita',guardare un po' piu' in la' del proprio naso e dei propri interessi egoistici del proprio orticello e non dire:
" che me ne frega,tanto con 10 Euro mi faccio la gara e me ne vado con gomme o motore.."
... non interessarsi minimamente del fatto che i cog....i di turno si sono pagati la pista,l'affitto ,la corrente e tante altre cose non gratuite....rischiando che il fenomeno odierno si dissolva come gia' in passato...
Maurizio Caramazza
speedman
Inserito il - 21/08/2009 : 01:35:29 raga, ma l'avete notata la stratus nel video? bellissima. ,......dopo la 2a uscita sulla destra.....
lucio
Inserito il - 20/08/2009 : 22:02:50 a proposito di tv e baracconi, vi segnalo una discussione su Slotforum riguardante quanto avvenuto a Brooklands pochi giorni fa:
fatti due conticini, questo record si potrebbe battere in simil modo adagiando una pista slot fatta di soli rettilinei sull'anello di velocità di Monza, quello con le sopraelevate, per intenderci, che grazie a Dio è ancora al suo posto (lo volevano demolire, se ricordate)
Questo si riallaccia anche al discorso fatto riguardo i record da Guinness dello slot, e poi chissà se, per esempio, la Ninco non sarebbe interessata a fare un dispetto alla Scalextric togliendole questo primato...
Maurizio Ferrari
Inserito il - 20/08/2009 : 18:27:54 Bello il video, pensate a che valore ha per il produttore un passaggio pubblicitario così sulla TV...
Avrete notato che nessuna persona esterna ai circoli ristretti degli appassionati conosce 'lo slot', e che dovendo descrivere di cosa si tratta, si fa prima a dire "hai presente la pista Polistil?": in genere l'interlocutore capisce, e spesso risponde anche "...ma esiste ancora???
Mentre in UK, Germania e Spagna si è mantenuto vivo un nome che identifica il prodotto (Scalextric, Carrera, Scalextric), qui da noi si è totalmente perso il marchio Polistil e questo è un disastro cosmico per creare nuove generazioni di appassionati. Considerate che, da quello che ho imparato facendo il consulente tecnico nel mondo dei giocattoli per molti anni: 1 - ciò che passa in TV si vende e si vende ciò che passa in TV. 2 - i compratori delle grandi superfici organizzate (tipo Toys o grandi magazzini), se messi di fronte al prodotto slot dicono "bellissimo! possiamo venderlo per 49.95 al pubblico. No, non una macchina: macchina pista e tutto" e che quindi non c'è possibilità di vendere in questi spazi e quindi i grandi gruppi che producono giocattoli non hanno interesse ad investire in questo prodotto e quindi nessuno fa pubblicità in TV in Italia e quindi nessuno lancia un marchio forte in scala 1:32 3 - l'ultimo tentativo fatto da una ditta assai importante nel settore alcuni anni fa, uno di qui gruppi che può lanciare il prodotto con un bel budget pubblicitario, non fu un successo per una lunga serie di motivi, e che una occasione del genere per rilanciare lo slot fra le masse difficilmente si presenterà 4 - anche se, scoperto fortuitamente che 'la pista Polistil' esiste ancora, il papà volesse comprare la 'scatola della pista', non la troverebbe, a meno di cercarla con la lanterna, mentre una volta la scatola della pista Polistil si trovava da qualunque giocattolaio,
e capirete perché sono molto scettico sul fatto che lo slot in Italia possa mai ritornare ad essere il prodotto di massa che fu... nel secolo scorso.
Il punto 4 è fondamentale: parlando di grandi numeri (vorremmo tutti che la pista fosse come il Cicciobello per le bambine, ossia il regalo classico di Natale!), senza la distribuzione capillare di prodotti molto di base ma funzionanti e con un marchio noto al pubblico, non c'è niente da fare. Ora come ora siamo al punto che neppure il negozio di modellismo medio tratta il materiale slottistico. Chi vive a Milano sa che trovare le parti di ricambio è diventato quasi impossibile.
Aggiungete che i negozi di giocattoli tradizionali sono in via di estinzione, che molti negozi di modellismo sono in sofferenza... in prospettiva, non è certamente un quadro roseo.
Saluti Maurizio
mastroGT
Inserito il - 20/08/2009 : 15:27:32 purtroppo e' vero! anche da noi al palermo slot racing ho visto ruotare tanti visi nuovi, di ragazzi e non. e io (e i miei compagni di club) speranzosi di avere nuovi compagni,nuovi amici da consigliare, da fare appassionare e da portare poi in pista per nuove sfide. tutti noi abbiamo messo loro a disposizione alcuni dei nostri modelli, che come facilmente intuibile hanno dovuto sopportare indicibili "torture"(io ci ho rimesso una alfa33 slot.it) il tutto nella speranza di far nascere in loro il desiderio di cimentarsi in questo splendido hobby che e' lo slot. e invece? niente! sono venuti a divertirsi a "sbafo" per un po' e quando si e' arrivati al dunque (iscrizione al club, automobilina, pulsante etc etc.) sono spariti! carini no? purtroppo, almeno da noi non c'e' ricambio generazionale, siamo sempre gli stessi e stiamo invecchiando con l'eccezzione di qualche "meteora" che dura un anno al massimo e poi non lo vedi piu'
ciao.
Miano
Inserito il - 20/08/2009 : 13:06:20 Credo che tutti i mezzi siano leciti ..... a mio avviso portare la pista in mezzo alla gente è il sistema migliore in assoluto peccato che nel mio caso tutti i costi vadano a ricadere sul mio sempre magro portafogli per cui la soddisfazione di vedere "quello sguardo" dopo tanto tempo o per la prima volta non ha la frequenza che vorrei ...... tra gli argomenti a favore aggiungerei la creatività (per me fondamentale) Ciao
EMILIO
Inserito il - 20/08/2009 : 12:57:01
ga ha scritto:
EMILIO ha scritto:
Da quello che ho sempre visto io, anche le "nuove leve" preferirebbero il modellismo vero rispetto al "virtuale". I problemi sono però vari: la visibilità che manca (generalmente), le difficoltà di alcuni di "aggregarsi" socialmente, le capacità personali di guida e preparazione, la tenacia nel voler con fatica risalire le classifiche, e magari altri, sono questi gli elementi che fanno una dura selezione.....
Emilio
La difficoltà di aggregazione dei ragazzini d'oggi sono allucinanti... verissimo...
Ciao, Ga
Veramente anche i "ragazzini" di 40 o 50 anni Ti posso assicurare che non sono da meno.............
X Hank: secondo me è dentro tutti, almeno io vedo gente che passa dalla pista di tutte le età e chiunque resta (momentaneamente) a bocca aperta, chi per un motivo e chi per un altro, ma quanti ne rivedi con pulsante e macchinina??? Un caso simile che conosco è la bicicletta, quanti sono gli appassionati teorici e quanti quelli che "non mollano mai"?
Emilio Emilio
amministratore
Inserito il - 20/08/2009 : 12:54:39 se nessuno vede nulla come fa a sapere se ha una "predisposizione"? Negli anni '70- '80 le piste erano ovunque e pubblicizzate ovunque. Ora dove le vedi? fortunatamente stanno tornando a vedersi, con alcuni degli esempi di Ga e altre situazioni. Lo spirito delle nuove leve viene dalla competizione. Quanti frequentano i server delle gare virtuali non sapendo che sotto casa hanno un club di slot dove le macchine le potrebbero toccare con mano? Altro che invito a diventare piloti virtuali, se si facesse conoscere lo slot ai virtuali, sono certo che molti di loro ce li ritroveremo sul forum e poi in pista. Io ne vedo molte di queste persone che si avvicinano per la prima volta alle slot. Un esempio su tutti. All' evento Abarth fatto a Torino in giugno, a tutti i 180 ragazzi (dai 12 ai 22 anni) ho chiesto chi avesse già conosciuto una pista slot. Solo in 5 o 6 hanno risposto di averla già vista. Ecco perchè mi impegno sempre più per divulgare questa passione, perchè sono certo che una buona percentuale di chi prova, poi potrebbe essere un candidato a frequentare un club. Tutti quanti vengono invitati a venire su tuttoslot per vedere i club a loro più vicini. Ecco perchè dico sempre che è un bene pubblicare gare e farsi vedere.
hank
Inserito il - 20/08/2009 : 12:39:19 Secondo me è una cosa che ti nasce dentro, il ricreare cose in scala e il darti soddisfazione deve per forza nascere da te stesso, difficilmente si riesce a trasferirlo ad altri a meno che questi non abbiano già una "predisposizione".
ga
Inserito il - 20/08/2009 : 12:21:50
EMILIO ha scritto:
Da quello che ho sempre visto io, anche le "nuove leve" preferirebbero il modellismo vero rispetto al "virtuale". I problemi sono però vari: la visibilità che manca (generalmente), le difficoltà di alcuni di "aggregarsi" socialmente, le capacità personali di guida e preparazione, la tenacia nel voler con fatica risalire le classifiche, e magari altri, sono questi gli elementi che fanno una dura selezione.....
Emilio
La difficoltà di aggregazione dei ragazzini d'oggi sono allucinanti... verissimo...
Ciao, Ga
EMILIO
Inserito il - 20/08/2009 : 12:08:49 Da quello che ho sempre visto io, anche le "nuove leve" preferirebbero il modellismo vero rispetto al "virtuale". I problemi sono però vari: la visibilità che manca (generalmente), le difficoltà di alcuni di "aggregarsi" socialmente, le capacità personali di guida e preparazione, la tenacia nel voler con fatica risalire le classifiche, e magari altri, sono questi gli elementi che fanno una dura selezione.....
Emilio
ga
Inserito il - 20/08/2009 : 10:09:49 Ma io lo sò benissimo... mio padre ha sempre fatto modellismo e io da piccolo sedevo accanto a lui e incollavo e verniciavo gli scarti di plastica dei suoi kit, a sei anni mi ha regalto una Holiday Buggy della Tamiya radiocomandata e da quel momento ho sempre fatto modellismo dinamico e non. Però sembra che questo mondo sia sempre più vecchio... e non c'è propaganda che tenga...
Ciao, Ga
Renatone
Inserito il - 20/08/2009 : 09:50:14
ga ha scritto:
.....oggi il fatto di sporcarsi le mani con il grasso per giocare non è molto concepibile dai ragazzini e da tanti adulti che preferiscono i videogame.....
Ga, ma tu vuoi mettere che gusto c'è ad andare a praticare un hobby di aggregazione che ti fa conoscere altre persone che hanno la tua stessa passione, che a volte ti "costringe" ad entrare in macchina per sobbarcarti lunghe trasferte fino ad un'altra città dove magari non sei mai stato prima, che ti fa confrontare con gli altri su come si prepara un modello e ti fa "scontrare" con loro direttamente su una pista, che ti costringe a leggere migliaia di post su uno o più forum, addirittura che ti fa partecipare in modo costruttivo alle discussioni contro un videogame con il quale giochi comodamente spaparanzato sul divano di casa tua in assoluta solitudine o al massimo con un paio di amici, anche online, e che oltre a farti perdere la vista a furia di stare davanti ad uno schermo ti rincretinisce fino a farti venire le crisi epilettiche? Tsk, tsk tsk, meglio il secondo. O no?
Ciao da Renato
P.S.: quando avevo 3 anni avevo già la mia cassetta degli attrezzi personale e quando ero ragazzino ed ancora non c'erano i videogames uno dei miei passatempi preferiti (oltre a giocare con la mia Poistil, s'intende) era smontare e rimontare la mia bicicletta e diventare nero di grasso fino al collo, tanto che mia madre mi facela lavare le mani con la varecchina pura per riuscire a smacchiarle. Poi, crescendo, è arrivato prima il motorino sul quale ho via via montato 5 motori diversi, poi l'automobile ed ora ci sono di nuovo le slot. Le mie mani sono piene di cicatrici grandi e piccole a ricordo dell'uso che ne è stato fatto. Che bello sporcarsi le mani di olio, grasso, diluenti e vernici varie.
ga
Inserito il - 20/08/2009 : 09:31:01 Per come la vedo io qualsiasi tipo di "richiamo" alle persone che non conoscono, non ricordano o comunque pensano che non ci sia più un certo tipo di slot (quello dei club, della aggregazione di gruppo).
Questo richiamo può esserci dalle piste itineranti in fiere di settore e non, dal noleggio in eventi motoristici e non, dalla pubblicità dell'alfa che usa la pista come "strada" (qui quella con targa ritoccata)
, alla pubblicità del deodorante con i maial-bambini che giocano con la pista, a trasmissioni che trattano in modo particolare (per noi almeno) il giochino. Insomma tutto questo genera interesse, curiosità e magari nel gruppone qualche nuovo adepto lo peschi.
Penso anche al mondo dell'RC ad esempio, mi hanno sempre raccontato di gare che si facevano nei piazzali del porto di genova, nei parcheggi del supermercato e negli oratori.
Guardando la realtà di Milano ad esempio... in una città come la nostra ci sono 2 club (anche se noi siamo un pò fuori confine adesso) che in tutto non raggiungono i 50 soci (sono ottimista).
Se invece di essere nascosti fossimo in un centro commerciale in bella vista? Forse ci sarebbero più soci...
Tirando le somme credo che qualsiasi pubblicità faccia bene e credo possa attirare un pò di persone anche se oggi il fatto di sporcarsi le mani con il grasso per giocare non è molto concepibile dai ragazzini e da tanti adulti che preferiscono i videogame. Ma questa è un'altr storia...