V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
steve112 |
Inserito il - 04/06/2012 : 19:18:06 Grosso dilemma...
Pregi e difetti secondo voi?
Steve |
7 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
steve112 |
Inserito il - 07/06/2012 : 18:53:31 | EMILIO ha scritto: [ Questo perchè il senso del freno è di lasciar scorrere meglio il modello ed evitare che si pianti, ma per la prestazione una "botta" di frenata iniziale è sempre preferibile.
Per il freno elettronico, nel caso necessiti una frenata massima a causa di un rapporto lungo o magari per un motore con poco freno, è meglio mettere un interruttore che bypassi il circuito e dia il contatto diretto saltando il transistor, cosa che in quello a reostato si ottiene mettendolo in posizione a zero ohm.
Emilio
|
Molto interessante davvero...
Le prove che ho fatto con freno a transistor, avevano sempre il funzionamento con botta iniziale e rilascio. Riducendo il freno si aveva una staccata iniziale minore e un rilascio anticipato, e cosi' non mi trovavo molto bene.. Se abassavo troppo, nel misto andavo luuuuungo...
In caso di motore rapportato lungo o che frenava poco, il freno a transistor dovevo escluderlo o come hai giustamente scritto bypassarlo mettendo tutto freno.
Il pwm e' buono ma "piatto" la frenata e' uguale dall'inizio alla fine (cala solo con il motore e non lascia mai)
|
EMILIO |
Inserito il - 06/06/2012 : 14:36:11 Ciao a tutti, il freno elettronico che uso io (a transistor) ha una frenata immediata sempre quasi massima (a parte il limite fisiologico del transistor), in base alla regolazione poi si aumenta il rilascio nei tempi successivi alla staccata. Quello semplicemente a reostato riduce la frenata in qualsiasi momento dalla staccata in poi. A differenza di quanto scritto sopra, sempre secondo me, il freno elettronico si usa con motori "normali", mentre con quelli con molto freno (oppure magari nei rally, ma io non ho esperienza in questo caso) potrebbe essere meglio uno a reostato. Questo perchè il senso del freno è di lasciar scorrere meglio il modello ed evitare che si pianti, ma per la prestazione una "botta" di frenata iniziale è sempre preferibile.
Per il freno elettronico, nel caso necessiti una frenata massima a causa di un rapporto lungo o magari per un motore con poco freno, è meglio mettere un interruttore che bypassi il circuito e dia il contatto diretto saltando il transistor, cosa che in quello a reostato si ottiene mettendolo in posizione a zero ohm.
Emilio |
Cross |
Inserito il - 06/06/2012 : 12:55:31 Ciao a tutti, secondo me, l'effetto che ha descritto Steve è, alla fine, positivo. Di fatto, non serve assolutamente (quasi mai) che la macchina si fermi completamente; a bassa velocità è positivo che ci sia una azione meno energica, altrimenti si rischia di far "piantare" la macchina in tratti dove occorrerebbe un po' di scorrevolezza. C'è poi differenza tra i freni elettronici: quelli tipo l'NSR, fatti con un semplice transistor (non possono dare la massima frenata di un freno a potenziometro) e quelli PWM; tra l'altro, recentemente, abbiamo bruciato 3 freni PWM Engage (su piste e con macchine differenti). Non sono un esperto di elettronica, ma il sospetto è che non siano protetti all'inversione di polarità (metterci un diodo....?). Come comportamento, il freno PWM riesce a dare una frenata più energica (al massimo, ovviamente), rispetto anche al collegamento diretto.
Cross |
steve112 |
Inserito il - 05/06/2012 : 10:22:05 E' vero che si rischia il bloccaggio...
Ma questo problema l'ho gia risolto mesi fa.. Praticamente funziona meglio di un abs, se le ruote si bloccano il freno viene staccato istantaneamente e la macchina ne guadagna in stabilita'...
Serve?
|
IvanSlot |
Inserito il - 05/06/2012 : 09:52:55 Ciao a tutti, le due risposte sono veramente esaustive e spiegano bene le differenze tra i due tipi di freno. Steve hai ragione per quello che dici secondo i calcoli basati sulla legge di ohm ma secondo il mio parere hai dimenticato una cosa cioè che il tutto è in relazione alla velocità della macchina quindi di conseguenza l'abbassamento dell'azione frenante del motore per la riduzione del suo numero di giri è proporzionata alla velocità del modello ovvero meno freno meno velocità,quindi deduco che la relazione mi dia già una costante che regola la frenata, in caso contrario se io aumentassi il freno riducendo la resistenza ho il dubbio che ad un certo momento si arrivasse al bloccaggio delle ruote rendendo il veicolo molto instabile. Magari sto sbagliando ma come detto prima sono solo considerazioni personali...
Ivan P. |
steve112 |
Inserito il - 05/06/2012 : 03:09:51 Molto interessante grazie !!!
Ragionandoci mi viene un dubbio pero'.
Usando un freno "meccanico" quindi di tipo resistivo, se un motore riduce i giri cioe' rallenta per la frenata, la sua influenza si riduce.
Questo succede perche' Il motore funziona da dinamo, piu' sono alti i giri piu' tensione eroga. La potenza frenante deriva da questa tensione diviso la resistenza (la famosa legge di ohm ) quindi calando i giri cala la tensione e di conseguenza il freno..
Servirebbe qualcosa che riducesse la resistenza mano a mano che la tensione generata dal motore si abbassa, in modo di avere una potenza frenante quasi costante...
Ho una mezza idea.... Quasi quasi lo realizzo io
Steve
|
pedro023 |
Inserito il - 04/06/2012 : 21:01:15 La risposta più ovvia: dipende dal tipo di guida che uno preferisce. Il freno "meccanico" dà un'azione frenante (regolabile) più o meno costante durante tutto il tempo di frenata fino all'eventuale fermata della macchina. Il freno "elettronico" ha un'azione frenante di cui, col relativo potenziometro, si regola la durata, cioè dopo un certo tempo l'azione frenante diminuisce drasticamente e la slot continua sullo slancio. Quando sono regolati al massimo c'è ben poca differenza tra freno elettronico e meccanico In linea di larga massima la frenata meccanica è preferita con motori molto performanti che spesso non hanno molto freno, mentre un freno elettronico viene spesso preferito con motori che hanno molto freno, per avere un ingresso in curva più fluido. Comunque è la scelta di usare l'uno e l'altro tipo dipende , oltre che dal tipo di macchina e dalle caratteristiche della pista, soprattutto dalle preferenze individuali per il proprio stile di guida. Provare e provare è la sola soluzione per stabilire quale modalità è più adatta a te. |
|
|