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slotzilla ha scritto:

Difficile Giuseppe fare analogie con Alberto Tomba,in questo caso parliamo di uomo,gambe e sci che a quei livelli contano più o meno0,0% e basta, mentre la F1 è una difficile sinergia di auto e pilota dove il giudizio diventa più difficile anche in termini soggettivi a prescindere dai risultati ottenuti.
Il tutto è basato su un mix di uomini e auto.
Per alcuni il più grande e J.Villeneuve, ma conosco molti che dicono che era un semplice aspirante suicida,veloce si,ma che ha vinto solo 4 Gran Premi,ma correva a caso ed ha cercato solo di ammazzarsi fin quando ci è riuscito.
Per qualcuno come Silvia Damon Hill è un grande,per moltissimi altri era uno che ha vinto solo perchè la sua auto andava 7 volte le altre ma era poco più che negato per le monoposto.Ho sentito gente che citava Montoya come futuro astro e campione del mondo di F1 solo perchè aveva fatto due sorpassi da imbecille quale poi si è dimostrato.
Alcuni sostengono che anche Prost fosse solo uno che era al posto giusto al momento giusto ma nient'altro,e così via potremmo andare avanti all'infinito con tutti o quasi tutti i piloti del Circus.
Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Alberto Tomba,passare nel 1980 ed 81 un paio di settimane nello stesso albergo a Vigo di Fassa dove si alllenava con la Nazionale sulla mitica pista Pra Martin di cui una parte era recintata per gli allenamenti.
Ebbene aveva un preparatore personale,un massaggiatore personale e perfino un dietologo del quale se ne infischiava altamente perchè era famoso per scendere in cucina di notte a farsi degli sfilatini ripieni grandi come una portaerei.
Ti garantisco che vederlo sciare da 2 metri era una cosa sovrannaturale.
Io scendevo dritto senza fare porte ed arrivavo al pari dei suoi colleghi che facevano una speciale con 20 porte di cui la metà a pettine (scii e sai che vuol dire).
Lui facendo le porte mi dava 25 metri e dava 2 secondi a tutti gli altri.C'erano dieci persone dietro alla squadra ognuno aveva i suoi preparatori,ma le gambe erano sue ed il talento anche,bastavano solo gli input giusti.
Quando uno viene da Marte e gli altri dalla Terra il gioco è finito.
Nella F1 è più difficile individuare i veri marziani,Senna senza dubbio lo era,Jim Clark lo era sicuramente negli anni '60,altri in passato sono morti troppo presto per dimostrarlo,ma per i più ,simpatie a parte,è difficile....molto difficile.
Ciao
Marco