Bycmo: il più grosso flop nel mondo delle slot. L'intenzione non era male: dare più realismo alle moto slot. Peccato che: 1) funzionavano solo con l'alimentazione a 14,8 volt (o forse 13,8), ma la corrente era altissima e le moto andavano come le fucilate, ingestibili dal 95% della popolazione mondiale! (sperando che il rimanente siano slottisti navigati) 2) il pulsante, in dotazione con la moto, era a tutti gli effetti un radiocomando, dove, oltre al grilletto per dare gas, c'era da agire sul volantino che permetteva la piega delle moto. Operazione per nulla facile, senza almeno un'oretta di pratica, per un livello basico di utilizzo; 3) Nessuna influenza nelle prestazioni dell'effetto piega: in una curva destrorsa, la moto poteva essere piegata indifferentemente a sinistra, a destra o lasciata dritta, tanto la tenuta o velocità non cambiavano. L'idea c'era e, non lo nascondo, le avevo comprate per poterle utilizzare nei tanti eventi di moto che faccio (anzi facevo, porco covid), ma al primo test in laboratorio sono emerse le gravi carenze di cui sopra. Infatti, Bycmo nel mondo dello slot non c'è più ormai da qualche anno
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Peccato perchè l'idea delle moto slot con piega in curva era carina. Per il problema della piega, la colpa era di sicuro del coiffeur. Avrà sbagliato lacca.
Ehm...
Oggi vi propongo sistemi slot collegati a cyclettes/biciclette. Partiamo giocando in casa:
Ma anche in trasferta:
Mi piacerebbe farlo anche con la lavatrice!
Modificato da - sonotono in data 06/03/2021 10:57:30
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Giusto per dare un riferimento temporale all'idea della cyclette come mezzo per dare energia alle slot in gara, nel 2011, aderendo all'iniziativa "M'illumino di meno" in un centro commerciale di Perugia organizzai una gara endurance a squadre, dove l'energia alle slot veniva data pedalando su una cyclette. Era la prima esperienza del genere e l'idea che mi venne fu quella di far pedalare un solo pilota alla volta, che andava a ricaricare una batteria messa a "tampone" per gestire meglio le slot in pista. Successo della manifestazione, con tanto di intervista radiofonica su "Caterpillar" Radio2 e riprese TV su rai3
C'era a chi veniva faticoso pedalare
... e chi invece sembrava andare a spasso vero Vanessa (la nostra vicecampionessa italiana Rally)
La cosa più inquietante, guardando le immagini di quell'evento, è che viene da pensare che c'era un tempo in cui le persone potevano stare ammassate, senza mascherina, e persino abbracciarsi!
Oggi vi mostro un bel plastico ibrido con trenini e macchinine elettriche, con una scenografia molto dettagliata.
La chiesa in legno scuro è fantastica, fa molto gotico americano.
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