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UDoKuoio
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Inserito il - 23/02/2014 : 15:52:39
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IL topic di partenza era questo: http://www.tuttoslot.it/forum/topic...PIC_ID=17749
dove l'argomento nella sostanza si e' incentrato su quale alimentatore scegliere. Uno grande? uno piccolo? piu' grandi? E quanta corrente assorbe un motore? E QUANDO questa corrente viene assorbita? E quando vincero' il "turista per sempre"? (ops.. sbagliato forum...)
Di quello che segue parlero' in prima persona MA il tutto e' stato fatto dal mio "comparto tecnico". Rimarro' percio' sul vago su alcuni aspetti tecnici.. perche' proprio non li conosco.
Spezzetto il tutto in 2-3 post per comodita' (spero anche vostra)
Iniziamo....
Qualche giorno fa sono sceso IN PISTA con un OSCILLOSCOPIO debitamente attrezzato, e ho fatto un bel po' di misure.
La prima cosa da evidenziare infatti e' "IN PISTA". Un conto sono i dati di targa di un motore nella condizione piu' ideale possibile (attaccato DIRETTAMENTE ad un alimentatore IDEALE, con cavi IDEALI e uno strumento della madonna), un conto avere una situazione REALE con un alimentatore REALE, il motore montato nella macchina, un po' di dispersione dei cavi/pista/etc.., insomma, la condizione IN PISTA....
..e magari misurare il tutto col TESTER. Secondo punto da evidenziare, infatti, e' la situazione abbastanza critica dei valori da misurare dove, usanto strumenti non adeguati, indurrei errori della stessa grandezza dei valori da cercare. Quindi mi procuro strumenti adeguati.
La situazione REALE e' la seguente: - Pista Club BresciacorseSlot da 66 metri Ninco con 6 inserzioni (una delle quali nel punto di test); - alimentatore Club BresciaCorseSlot stabilizzato da 20 ampere/30 di picco; - oscilloscopio con shunt da 0,1 ohm per la rilevazione della corrente; - Pulsante con massimo a Rele' + Scp1 (che vedremo piu' avanti) - qualche macchina da testare.
Ora scrivo il secondo post...
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UDoKuoio
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Inserito il - 23/02/2014 : 16:32:12
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1^ VERIFICA: assorbimento massimo corrente
La TEORIA ci insegna che uno dei nostri motorini, alla partenza di una gara (e quindi quando gli arrivano di botto i 12 volt), si comporta cosi':
1) l'assorbimento schizza al suo valore di massimo, dettato dalla resistenza interna dell'avvolgimento (I = V/R); 2) Dapprima rapidamente, poi sempre piu' lentamente, questo valore decresce man mano che la macchina acquista velocita'; 3) Raggiunta la velocita' massima (dipendente da piu' fattori), il valore della corrente rimane basso e stabile.
Dalla teoria alla pratica: NSR Ford MkII GT40 - Shark 20k
Quello che vedete e' la misurazione della corrente (in verticale, ogni quadretto = 1 Ampere) nel tempo (in orizzontale, ogni quadretto = 100 millisecondi)
Commentiamo cosa vediamo: - premo il pulsante di botto, la corrente passa attraverso le resistenze del pulsante immediatamente, l'oscilloscopio si "sveglia" e parte la misurazione (il quadratino con scritto "T" indica dove e quando si e' svegliato) - "inaspettatamente" la corrente scende a zero. Il mio pulsante ha un rele' di massimo, che ha il suo tempo di commutazione e, durante quel tempo... ciccia. (siamo nell'ordine di qualche centesimo di secondo) - il rele' si sveglia e invia tutto quello che arriva al pulsante direttamente al motore. Nel grafico e' il picco massimo....ma - .. al posto di trovare una "curva" discendente, troviamo una banda se-ghettata. Il motore funziona cosi', per la sua natura. Pertanto consideriamo "buono" il valore medio all'interno di quella banda. - mentre la curva/banda scende, per un pio di volte c'e' un "vuoto": siamo sempre in una situazione reale e quindi, in questo caso per tempo brevissimo, qualche motivo per il quale ci sono vuoti c'e' sempre (di solito spazzole, ma in questo caso e' un problema di pista) - dopo 8 decimi di secondo (8 quadratini) raggiungiamo la velocita' massima.
La corrente di picco risulta 2.6 A ma andrebbe misurata nella parte media della "banda" e quindi scendiamo a 2 A che, in poco piu' di un decimo di secondo, si dimezza e giu.. fino a raggiungere una corrente di 0.2, 0.3 Ampere.
Vediamo altri motori: NSR Porsche 997 - Baby King 17k
Poca variazione rispetto allo Shark20k, se non per una banda piu' larga. (per la cronaca, uso un rapporto molto lungo, tipo 12/27) Stessi 2 vuoti piu' o meno nello stesso posto: nel rettilineo di test ci sono sicuramente due punti dove le spazzole fanno fatica a toccare.. (azz... ci tocchera' verificare la pista con l'oscilloscopio)
Eh.. ma usiamo un motore piu' aggressivo... NSR CORVETTE - king Viola 21.5k
e infatti l'assorbimento e' maggiore. Il valore di punta e' ora sui 3 A ma, siamo gia' a 2 dopo 20 ms e a 1.5 un decimo di secondo da quando ho premuto il grilletto. La discesa e' lentina (anche qui ho un rapporto lungo) e da questo grafico non si vede il valore minimo della corrente. Ne consegue anche che, su quel rettilineo, non ho raggiunto la velovita' massima (azz.. mi tocchera' preparare le macchine con l'oscilloscopio!)
"pulendo" i grafici e mettendoli assieme:
In ARANCIO lo Shark 20k; in VERDE il Baby King 17K; in ROSSO il Flat 6; in BLU il King 21.5K Evo
grafico della partenza della Corvette:
Come vedete, questi sono i valore REALI che si incontrano in pista.
...
ma.. c'e' il Flat 6 ?? Sì.. quello ve lo faccio vedere al prossimo post, per farvi vedere c's'altro si trova in pista (e non abbiamo ancora parlato degli alimentatori..)
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Modificato da - EMILIO in data 24/02/2014 12:21:13 |
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UDoKuoio
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Inserito il - 23/02/2014 : 18:32:36
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- 2^ verifica: Auto a singhiozzo..
E' un po' che mi lamento della mia Beta Montecarlo, motorizzata Flat6 categoria Gr5. Instabile, instabile, instabile... L'anno scorso, in deroga al regolamento, era "pesata". Quest'anno niente pesi e zero tempo per prepararla adeguatamente...
L'oscilloscopio mi schiaffeggia con questo responso..
Quegli enormi vuoti sono semplicemente le IMPENNATE, con conseguente distacco delle spazzole dalla bandella. Certo, si vede anche a occhio nudo... ma cosi' e' pauroso.
Certo che... potrei rimediare con un po' di antispin.... Non posso farlo col "solito" pulsante, perche', quando il grilletto e' al massimo, il rele' bypassa qualsiasi controllo; ricordatevelo, se avete pulsanti con rele' che non abbiano qualche accorgimento particolare (es: ritardo variabile nella chiusura.
, quindi tiro fuori il mio fedele SCP1 e faccio qualche prova:
Curva 1: Antispin 2: mhh.. ancora troppo poco. Curva 2: Antispin 5: direi che ci siamo. La corrente di spunto e' calata.. ma ci puo' stare. Curva 3: antispin10: troppo. i valori di corrente di spunto sono parecchio bassi e quindi la macchina e' troppo strozzata per essere competitiva.
Quanto piu' si cerca di correggere un problema, tanto piu' si paga in termini di prestazioni. Ma un antispin di questo tipo ci mette una pezza nel modo che avete visto. Controller DOES MATTER.
Ah.. ovviamente avrete apprezzato la mancanza del ritardo di contatto del rele' che si vedeva nel post piu' sopra... bravi.
....
Sì.. vabbe'... ma si parlava di effetto fionda.... quindi di frenate...
ok.. nuovo post in arrivo.
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Modificato da - UDoKuoio in data 23/02/2014 18:33:18 |
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enricx
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Inserito il - 23/02/2014 : 19:17:26
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Salve, molto interessante, al Campidoglio abbiamo concluso il Campionato GT3 questo Lunedì e mi sono chiesto quanto poteva essere l'assorbimento sotto carico di questi Baby King, e i 2A rilevati dalla vostra misurazione penso salgano di un'altro pochino con il rapporto usato nella maggiorparte nel club 13/28, e li scatta spontaneo il pensiero all'alimentatore che deve alimentare le 6 corsie contemporaneamente...... ho letto che bastano alimentatori anche piccoli 5/6 Amp ma se un alimentatore che dichiara 20A con regolazione dei Volts fino a 15, molto propabilmente erogherà 20 Amp ai 15 volts e non a 12, in questo caso ci sarebbero dei cali di tensione specialmente nella partenza ma sicuramente anche in tanti altri momenti.....anche se il picco del massimo assorbimento dura molto poco.......3 per 6 fa 18 ....e a 12 volts quanti amp eroga? bisognerà misurare!
Saluti da un principiante
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Enricx |
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EMILIO
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Inserito il - 23/02/2014 : 19:18:30
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Ciao Gigi,
molto interessante quello che scrivi, ma avrei una domanda: non conosco il tuo pulsante, ma generalmente il relè dovrebbe intervenire a supporto del transistor, quindi potresti vedere magari una (salutare) moderata salità di corrente, ma senza quel buco netto. Sei sicuro che non sia un minimo distacco delle spazzole dalla pista (ad occhio impercettibile) che avviene naturalmente da fermo?
Interessante anche il test sulla Beta Gr.5, anche io avevo trovato fastidioso quel beccheggio, che potevi risolvere con del peso davanti, ma il rpoblema per me partiva dall'impostazione del banchino.......... Ci hai lavorato su?
Emilio
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BAH!!! CHE DIRE..... |
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UDoKuoio
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Inserito il - 23/02/2014 : 19:29:15
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- 3^ verifica: FRENAAAA!
E passiamo alle frenate. Se avete letto i primi post, non c'e' bisogno di spiegare altro e passiamo subito alle immagini:
NSR Corvette - King 21.5 Evo3 - Freno meccanico
a prima curva corrisponde al 100% della frenata, mettendo a 0 la resistenza. Maggiore la resistenza, minore la frenata, come potete vedere dalla corrente che circola nel tempo. In ogni caso, stiamo parlando di un massimo di 1.5 Ampere (la media nella banda), che si dimezzano in un decimo di secondo.
Curiosamente c'e' un tempo di circa 50 centesimi di secondo dove la macchina non frena, vedete? Non vi so dare indicazioni.. forse e' il pulsante.
Aumentando la resistenza, la macchina consuma piu' dolcemente l'energia accumulata, e quindi frena meno. "PARE" anche piu' composta in frenata.
Ah.. avete notato che la corrente prima della frenata era di 0.5 Ampere circa? Ecco, quello e' il consumo alla massima velocita' di quel sistema auto/motore/alimentatore/pista.
Ma torniamo all'SCP1, con la funzione Sweep Brake. Lo metto piu' o meno a meta' e mi aspetto frenatona al 100% per un tot e poi nulla. Poi confronto le curve.
In effetti la potenza di frenata e' ABBASTANZA simile a quella 100% del mio solito pulsante (riga nera = scp, rossa = altro pulsante al 100%), ma la curva raggiunge piu' velocemente una corrente piu' bassa, segno che NON sta piu' frenando.
"PARE" anche una frenata con meno scossoni...
Inutile dire che il motore "sente" il resto della resistenza della pista, del contatti etc etc.. ma lo sapete gia'; queste resistenza, a parita' di tutto il resto (grip della pista, gomme, temperatura) POSSONO fare la differenza, se rilevanti.
Bene, seguono 1-2 post.. ma nel frattempo, prima di ogni altra considerazione, abbiamo imparato che IN PISTA i valori di corrente in gioco sono: PICCO MASSIMO: 3 A (2 per gli altri motori verificati) ALLA MAX VELOCITA': 0.5 A MASSIMA FRENATA: -1.5 A
A fra poco...
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Modificato da - UDoKuoio in data 23/02/2014 19:30:52 |
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UDoKuoio
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Inserito il - 23/02/2014 : 20:08:23
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2 risposte prima di andare avanti.
@ enricx: per le considerazioni sugli alimentatori aspettavo il mio prossimo post. Solo considerazioni e non test, perche' NON ho testato diversi alimentatori, come sarebbe giusto fare, per mancanza di alimentatori e tempo. (ovviamente li avrei provati IN PISTA e quindi significa perdere parecchio tempo)
@ Emilio: puo' essere anche il distacco delle spazzole, ma il mio comparto tecnico (che ha costruito il pulsante) e' andato a colpo sicuro sul rele' e con motivazioni che ho creduto da subito.
Per la Beta: no, non ci ho proprio lavorato (non e' vero.. ma non come avrei dovUDo)
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enricx
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Inserito il - 23/02/2014 : 20:27:52
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ok....Buon Lavoro!
e alla prossima
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Enricx |
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UDoKuoio
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Inserito il - 23/02/2014 : 23:07:11
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- 4^ VERIFICA: EFFETTO FIONDA?
Disclaimer: vi do i dati nudi e crudi. Ci sono troppe variabili ancora in gioco che occorreva introdurre: piu' piloti, piu' alimentatori, piu' piste...
Dicevamo: Eravamo rimasti ad un consumo max di 3A per la GT equipaggiata King 21.5, che di dimezzano in un decimo di secondo... un assorbimento di mezzo ampere a regime ed una frenata con picco di 1.5A.
Aggiungiamo un'altra sonda e vediamo cosa succede alla TENSIONE in pista quando il tuo motore ha fame di corrente. Aggiungiamo anche una seconda macchina su un'altra corsia; partenza/frenata in contemporanea e vediamo che accade.
La curva sotto la conoscete, quella sopra rappresenta l'andamento della tensione. Nella nostra pista e' settato 12.2V. A occhio la corrente pare uguale, mentre la tensione e' un pelo piu' bassa, soprattutto nello spunto, mentre nella frenata pare uguale.
Accostiamo ora i grafici e vediamo cosa vediamo. (sono leggermente sfasati nel tempo, perche' la partenza/frenata le faccio a mano, ma rendono l'idea) Aggiungo un terzo grafico, che poi spiego.
Il grafico VERDE(una macchina) e ROSSO (due macchine) ci dice che in ACCELERAZIONE con UNA MACCHINA si perdono di 0.4V misurati al pulsante; con DUE MACCHINE macchina c'e' un ulteriore calo di solo 0.1V circa. Poco apprezzabile pero' la differenza di corrente. In FRENATA le curve sono sovrapponibili.
Per il circuito (visto dagli algri piloti) la frenata o un'uscita di pista di un pilota sono equivalenti, perche' in frenata la corrente che circola nel motore proviene dal motore stesso. E infatti vediamo come la tensione torna ai livelli di partenza.
Posso quindi sbilanciarmi dicendo che non c'e' effetto fionda. (tante grazie.. un alimentatore da 20A per 2 macchine .. ;) ) Curioso il fatto che una macchina = -0.4V, 2 macchine solo -0.1V, anche meno...
Il secondo grafico rappresenta le variazioni di tensione misurate su una corsia VUOTA mentre un'altra e' impegnata in accelerazioni/frenate. Sembra tanta roba... ma neanche tanto.
Prendete questi grafici per quello che sono. Quello che manca e' una prova comparativa di alimentatori (fermo restando la bonta' delle connessioni elettriche in pista). Ci sono alimentatori "grossi" che mal digeriscono i picchi di corrente e, viceversa, alimentatori piu' piccoli ma piu' stabili. Alla fine e' un discorso di prezzo.
Di sicuro non ho bisogno di 10A per corsia. Neanche 5. Posso mettere 6 alimentatori per Laptop da 5A? Certo. A patto che non voglia variare la tensione e che si comportino bene negli sbalzi di corrente. Per me, un 20A variabile "decente" va piu' che bene.
e.. per finire...
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Modificato da - UDoKuoio in data 23/02/2014 23:15:40 |
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UDoKuoio
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Inserito il - 23/02/2014 : 23:10:43
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GIRO DI PISTA!
La telemetria di un giro (e mezzo) al BresciaCorseSlot: (singola macchina, sempre la NSR Corvette.)
Spero di essere stato utile. Questi test mi hanno fatto chiarezza su molti concetti... e aperto quesiti ancora maggiori.
Grazie per l'attenzione. UDo.
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Modificato da - UDoKuoio in data 23/02/2014 23:11:19 |
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Inserito il - 24/02/2014 : 09:32:03
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Bellissimo!! Grazie Udo per la bellissima prova tecnica che certamente, finalmente, ha dato certezze scientifiche alle correnti di pensiero (o leggende metropolitane) che si aggiravano nel forum, permettendo a tutti gli utenti, anche i meno preparati a livello elettronico, di fare le proprie scelte in tema di alimentazione delle piste.
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AndRex65
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Inserito il - 24/02/2014 : 12:20:54
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Ottimo e abbondante!
Si evince però che 5A per 4 corsie sono pochi, almeno in partenza, o sbaglio?
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Astrax
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Inserito il - 24/02/2014 : 12:58:28
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Esatto, si evince che minimo ci vogliono 3A per corsia, che moltiplicato 4 fanno 12A, ora per completare lo studio bisognerebbe mettere sotto esame gli alimentatori ... da semi ignorante in materia se usiamo dei tradizionali alimentatori analogici mi viene da dire che i nostri 12A dovrebbero essere sufficenti mentre con gli switching il discorso cambia un pò. Dagli studi che ho fatto 8se andate a vedere in giro troverete conferma) il rapporto volt ampere è costante ovvero un ali variabile da 90 watt a 12v da 6A, a 15v da 5A e per finire a 22v da 4A, questo per dire che mantenendo costante la corrente in ingresso se aumento i volt diminuiscono gli ampere e viceversa. Poi come ha giustamente rilevato Udo è ben differente misurare un alimentatore a vuoto o sotto carico ... nel momento che chiedo A diminuiscono i volt! quindi, come prima cosa si evince che se possibile è sempre meglio usare alimentatori separati uno per corsia, a Novegro ad esempio, durante la gara (gt in line mi pare) si commentava con Ottaviano come l'alimentatore fosse sottodimensionato per la 8 corsie in quanto il voltaggio tendeva a scendere in certi momenti .... se non erro l'alimentatore era un 40 A per 8 corsie, questo non vuol dire che i motori assorbissero più del dovuto ma che l'alimentatore per le sue proprietà intrinseche andava in difficoltà anche se non avrebbe dovuto. Quando si dice che è meglio abbondare è proprio per sollecitare il meno possibile gli ali. Ancora un esempio, all'ECA vi è un alimentatore per corsia che dà 5A con un picco di 7A ... noi ne abbiamo uno per corsia da 10A ... misurata la corrente con lo stesso tester e messa sempre a 12V la sensazione è che da noi i motori girino più forte ... per gli alimentatori che abbiamo noi cercando in rete si può spendere una 50 euro per tutti e quattro mentre per quelli dell'ECA ce ne vanno 70/80 cadauno. giustamente che ogniuno faccia le proprie scelte ma personalmente continuerò sempre a consigliare di spendere meno per avere di più.
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Modificato da - Astrax in data 24/02/2014 13:00:37 |
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Slot non per gioco ma per passione! |
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EMILIO
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Inserito il - 24/02/2014 : 13:38:39
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Io credo che non bisogna dimenticare le resistenze della linea elettrica, secondo me, il più delle volte, ci fissiamo su mega alimentatori, ma poi trascuriamo che la linea è composta da: -una resistenza di contatto tra i morsetti dell'alimentatore ed i capocorda dei cavi che vanno alla pista; -il cavo principale che va alle pulsantiere; -il relè che interrompe l'alimentazione; -le prese per i pulsanti, considerando la resistenza di contatto dei morsetti e tra i contatti della presa e della spina; -i cavi che vanno alle bandelle della pista.
Con il mitico "cadutametro" eravamo andati a vedere, passo dopo passo, dove cadeva la tensione: considerate che allo spunto dei 3/4 ampere iniziali, se abbiamo una (tutto sommato) contenuta resistenza equivalente della linea di soli 0,2 ohm, significa che sullo scatto perdiamo dai 0,75 a 1 volt.......... Ben venga un alimentatore (o più alimentatori) che non facciano una piega (della tensione) quando tirano fuori 5 ampere per corsia, ma molta cura affinchè: -l'alimentatore sia il più possibile vicino alla pulsantiera (per accorciare la linea); -il relè sia di contatti dimensionalmente generosi, in grado di assicurare una bassa resistenza di contatto; -le pulsantiere abbiano i contatti puliti ed in forza; -i cavi che vanno alla pista siano di sezione abbondante e possibilmente senza polarità in comune.
Con l'ultimo aggiornamento della pista, avevamo molto curato questo aspetto. Alla fine, avevamo scoperto che pur con la massima cura di tutto, i troppi contatti (anche se saldati a stagno - ma anche questo non è un contatto elettrico perfetto.....) e, in particolare, le prese magic (anche se pulite e revisionate), quei 0,2 volts se li mangiano. Certo, essendo il mio pulsante dotato di voltmetro digitale, in una gara su un impianto itinerante riscontrai una caduta (non istantanea, ma abbastanza duratura......) di quasi un volt, anche se l'alimentatore era teoricamente "bello grassottello", per cui del mio 0,2 volts - statici - mi sono più che accontentato......
Emilio
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BAH!!! CHE DIRE..... |
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UDoKuoio
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Inserito il - 24/02/2014 : 14:14:46
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Sagge parole.
Mentre possiamo compensare velocemente i problemi della linea in comune alzando un po' la tensione (e questo spiega i nostri 12.2V), i problemi delle singole linee/contatti vanno ricercati con cura.
Se poi consideri che il nostro club ha un doppio sistema di gestione della corrente (unico rele' per la gestione col DS via COM oppure 6 rele' per la gestione "per corsia" col PCLapCounter via LPT), i quali tagliano la corrente DOPO i pulsanti e non prima.. capirai in che groviglio di cavi ci dovremmo avventurare in caso sorgesse un singolo calo di tensione/ corrente.
P.S.: caffe' pagato
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UDoKuoio
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Inserito il - 24/02/2014 : 15:05:28
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| AndRex65 ha scritto:
Si evince però che 5A per 4 corsie sono pochi, almeno in partenza, o sbaglio?
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La mia risposta era:
| Ci sono alimentatori "grossi" che mal digeriscono i picchi di corrente e, viceversa, alimentatori piu' piccoli ma piu' stabili. Alla fine e' un discorso di prezzo. |
Non sbagli, ma magari ci si accorge poco del problema, se e' un BUON alimentatore da 5A
Il mio Proxel 6-15V 20A non e' un alimentatore di grande pregio. Pero' e' piccolo, (147x51x140 mm - 950gr.). E' variabile (e a me serve cosi') e l'ho pagato 55 euro in fiera.-
Magari vale tanto quanto un BUON alimentatore da 10A, capace di assorbire transitori di 15A.
Diverse esigenze (oltre il prezzo) spingono per la scelta della soluzione "uno per tutti" o "uno per ciascuno".
Per 4 corsie, la mia IDEA... - 12V fissi in pista casalinga? 4 Ali per notebook (anche 2 da 5A van piu' che bene, testati personalmente) o uno fisso da 10A. - Tensione variabile casalinga? 1 Ali switching variabile come il mio (c'e' sempre l'ali del PC modificato..) - Club? va bene ogni soluzione, senza lesinare sulla qualita'.. e tenete di scorta fusibili, se non un alimentatore in piu'. - Grosso evento? NECESSARIAMENTE uno per corsia, variabile, con display digitale, di alta qualita'. Questo perche' e' NECESSARIO garantire pari condizioni per tutti; in caso di un "corto" in una corsia, tutta la batteria viene penalizzata, SOPRATTUTTO nei confronti della batteria successiva. E, con premi in palio, e' una cosa che non ci si puo' permettere di trascurare.
Lieto, qualsiasi scelta fate/avete fatto, di comparare i Vs dati.
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Modificato da - UDoKuoio in data 24/02/2014 15:09:12 |
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christianprevelloni
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Inserito il - 24/02/2014 : 15:14:57
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Grazie mille per il test effettuato. Trovo la conferma di quanto percepito in pista: 10A per singola corsia? Inutili.
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bruacucunalsucri
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Inserito il - 03/03/2014 : 17:13:01
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| christianprevelloni ha scritto: ... 10A per singola corsia? Inutili.
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Christian, non essere così tassativo! Dipende... - Se giri solo con dei cassa corta -> Certamente inutili! - Se giri con tipi di motori diversi e vuoi (anche) un pò sperimentare -> Potrebbero servire...L'esempio riportato da Cross per l'ECA va proprio in questa direzione, anche se poi Cross dice di prediligere in cuor suo il rapporto qualità/prezzo piuttosto che la qualità assoluta.
La discussione è stata ampia e significativa anche per me che pensavo di aver già approfondito quest'argomento in passato...
L'unica cosa che mi lascia ancora un poco dubbioso è questa: nella mia prima vita slottistica 1978-1987 si usavano motori decisamente più potenti di quelli che attualmente si usano con la plastica; parliamo di Mura, Champion ecc ecc Anche allora, come ha fatto Udo, grazie ad un amico compiacente usammo un oscilloscopio per fare delle misure e arrivammo più o meno alle stesse conclusioni di Udo con una unica sensibile differenza: il picco di assorbimento alla partenza del modello era MOLTO più pronunciato rispetto ai grafici esposti da Udo... Vedo due possibili motivi per giustificare questa differenza: - Oltre ai motori più potenti i telai erano decisamente più pesanti e muovere da fermo un modello da 150g piuttosto che un modello da 80g richiede una potenza maggiore che si traduce in un maggiore assorbimento istantaneo - Potrebbe (il condizionale è d'obbligo...) anche esserci nel caso dei grafici pubblicati da Udo un problema di velocità di campionatura o anche solo di rappresentazione grafica dei dati rilevati...100ms a quadratino sembrerebbero un valore decisamente valido ma forse con le limitate correnti in gioco si dovrebbe poter analizzare il picco su tempi ancora più piccoli e rappresentare i dati rilevati su un grafico ancora più dettagliato per poter trovare riscontro a quanto rilevammo a suo tempo...
Un GRAZIE ancora a Udo per la significativa prova pratica IN PISTA!
Ciao, Gianni
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Modificato da - bruacucunalsucri in data 03/03/2014 17:13:24 |
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Inserito il - 03/03/2014 : 20:19:14
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Il primo motivo e' fondamentale: motori diversi, auto diverse. Un giorno faremo gli stessi test sulla pista in legno/macchine in metallo qui a Brescia.. e mi aspetto risultati analoghi ai tuoi (in verita' spaziamo da macchine leggerine a quelle un po' piu' pesanti.. sono curiosissimo!).
Il secondo motivo e' POSSIBILE, ma poco probabile, visto che mi aspetto che nel 2014 si disponga di strumenti uguali se non migliori al periodo '78/'87. Mi ricordo di aver visto i rilevamenti potendo "zoomare" le curve; non ricordo la risoluzione massima, ma era tranquillamente <= 1 ms. E non ricordo una differenza sostanziale nei valori massimi.
In ogni caso, cio' che fa "danno" non e' il picco in se, ma - nel grafico - l'area sottesa da quel picco . Un picco alto ma di durata brevissima puo' venire tranquillamente assorbito da un condensatore; e qui si torna alla bonta' dell'alimentatore..
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Modificato da - UDoKuoio in data 03/03/2014 20:21:51 |
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bruacucunalsucri
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Inserito il - 03/03/2014 : 22:00:52
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Già...la bontà dell'alimentatore...questa frase mi fa riflettere...anche se questa riflessione richiederebbe probabilmente una discussione separata.
La riflessione va verso il confronto tra alimentari analogici ed alimentatori switching... Sono sempre stato riluttante all'utilizzo di alimentatori switching nei casi in cui sia necessaria una corrente di picco istantanea di livello elevato per cui ho sempre preferito adottare quelli analogici nonostante richiedessero uno sforzo economico maggiore. Quando nel 2010 ho dovuto scegliere gli alimentatori per il nostro club mi sono anche confrontato con le notizie che riportavano difficoltà di coesistenza tra gli/alcuni alimentatori switching ed i pulsanti elettronici di ultima generazione.
Debbo però ammettere che queste mie convinzioni si sono smorzate parecchio negli ultimi tempi; alcune piste che frequento hanno alimentatori switching e non ho riscontrato problemi di sorta per cui mi chiedo cosa ci sia di vero e cosa nasca semplicemente da cattive esperienze di persone abbastanza inesperte in materia.
Qualcuno sa fare chiarezza su questo punto? (Eventualmente aprendo una discussione separata!)
Ciao, Gianni
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Modificato da - bruacucunalsucri in data 03/03/2014 22:03:23 |
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Inserito il - 03/03/2014 : 22:34:35
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Senza aprire una nuova discussione, direi che l'ideale è tornare alla vecchia discussione, proprio quella che ha lanciato il sasso nello stagno e dato il "La" per il test di Udo. Questo il link: http://www.tuttoslot.it/forum/topic...PIC_ID=17749
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