4° GRAN PREMIO FORMULA UNO

Era nell’aria da tempo ma nessuno credeva che potesse succedere in questa calda serata d’estate e soprattutto in una categoria poco frequentata per quanto assai spettacolare.
Ebbene sì : il primo uomo a scendere sotto i 10” sulla pista del TSR è CARLO BARBANO che Martedì 8 Luglio durante le prove ufficiali del 4° GP di F1 ha fatto segnare, con la sua SCX motorizzata MB Dodo, lo strabiliante tempo di 9,543. Questo è il limite, mai neppure avvicinato dalle più veloci GT, col quale, da ora in poi, si dovranno fare i conti. Onore al merito a Carlo per avere osato tanto. Nessuno più di lui meritava questa soddisfazione.

Come si può constatare, a parte il tempo stratosferico di Carlo, anche gli altri tempi cronometrati non sono affatto da disprezzare.

La gara parte quindi sotto i migliori auspici. Dopo una serena valutazione comune, Carlo acconsente a cambiare macchina per non “ammazzare la corsa”. La vittoria dovrà solo sudarsela un po’ di più.
In prima batteria Andrea Botta prende il largo seguito a distanza da un combattivo Cabiati. Balocco è subito in difficoltà causa una preparazione approssimativa del mezzo. Vandone parte bene ma è poi attardato da problemi alle spazzole.

In seconda batteria Barbano e Giuseppe Caputo si contendono il primato. Anche la seconda macchina di Carlo è molto veloce (anche se non da record) ma dovrà esprimersi al meglio per tenere dietro gli avversari. Matteo Botta è abbastanza veloce ma molto falloso. Mattia Caputo, dopo una bella gara, deve fermarsi per problemi tecnici. Alla fine la spunta Carlo Barbano per la serie “la classe non è acqua”.

Una bella gara combattuta su altissimi livelli che conferma la spettacolarità della formula ed anche la delicatezza della messa a punto di queste monoposto (ben tre su otto hanno avuto problemi non legati ad incidenti).

Giuseppe Caputo comanda la Classifica Generale ma dovrà saltare l’ultima gara causa vacanze, lasciando il campo aperto a più soluzioni.

L’ultimo GP della stagione è in programma Martedì 15 Luglio.

Francesco Cabiati

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