PEUGEOT 908 HDi LE MANS DA AVANT SLOT

Insieme a Pescarolo, Porsche e Audi, tutte riproduzioni di prototipi della Le Mans Series del marchio Avant Slot, ecco in pista la Peugeot 908 Hdi, che si differenzia dalle altre tre "sorelle" per essere l'unica con l'abitacolo coperto.

La carrozzeria: bella, molto bella l'originale 1:1, almeno per i miei gusti, riprodotta veramente bene; ha un mix di Toyota Gt One per il cupolone e di Dallara LMP per il resto; è molto filante e sinuosa, con il muso a punta rialzata stile Formula 1 moderna, e bassa, così bassa che per riprodurre fedelmente le proporzioni dell'originale, per poter utilizzare una corona della trasmissione di misura standard, si è ricavata un'apposita protuberanza in corrispondenza della stessa, cerchiata in giallo nella foto, concedendo una "licenza" particolare nella riproduzione....

Grande cura nella verniciatura mista lucido-opaco e nelle decals, con griglie, prese d'aria, dettagli vari e quattro antenne sul tetto.

Alettone posteriore all'apparenza da rinforzare alla base.

Grande cura nel ridurre gli spessori della plastica, tanto che il peso che ho rilevato è di soli 17,4 grammi, pur senza aver utilizzato il lexan per il pur piccolo abitacolo.

Il telaio: oramai ci siamo abituati ad alcuni standard dello slot "plastica", ma questo telaio è sostanzialmente diverso per filosofia: telaio principale duro come il legno, grazie a due robusti longheroni ai lati che corrono sui fianchi da asse a asse, come robusto è certamente anche il posteriore; pick-up senza alcuna protezione davanti (ma sfido a spaccare il suo supporto da quanto è spesso...), sempre che l'ispirazione nasca dallo slot in stile "metallaro".
Pick-up decisamente massiccio, con il fissaggio a vite e posizionato ben a filo del telaio.

Un altro elemento è la forma molto stretta del telaio rispetto alla carrozzeria, dimentichiamoci il discorso "interferenza tra carrozzeria e telaio": solo per metà dei fianchi il telaio si avvicina (peraltro molto lontanamente...) alla carrozzeria, per il resto lo spazio è estremamente abbondante.

Notate nella foto lo spazio libero:

Un capitolo a parte si apre anche per il banchino che supporta motore e asse posteriore: anche questo estremamente rigido, anteriormente è imperniato per poter ruotare intorno all'asse longitudinale, senza alcuna regolazione e solo con un minimo gioco in verticale; dietro due regolazioni:
due viti inferiormente, vedi frecce gialle, consentono di registrare quanto il banchino può "cascare" verso il basso (praticamente l'escursione del retrotreno rispetto al telaio principale):

L'altezza da terra statica è regolabile per mezzo di grani a brugola inseriti lungo i fianchi e che spingono su due lamelle tipo sospensione "a balestra", limitando in modo elastico la salita del banchino verso l'alto.
Nella foto evidenziata in rosso la lamella di sinistra, in giallo le due brugole per regolare l'altezza da terra, le frecce azzurre indicano il punto dove l'estremità delle lamelle, solidali al telaio principale, appoggia sul riscontro del banchino e lo spinge verso il basso.

Motore comodamente fissabile con le classiche due piccole viti, evidenziate dalle frecce bianche.

Anche l'asse anteriore ha il gioco regolabile, con un sistema già usato da tempo da Slot.it e Scaleauto, con brugole sopra e sotto al telaio, come indicato dalle frecce prima sopra e poi sotto.

Cerchi anteriori di plastica di diametro 16,8 mm., con assale da 3/32" (stavolta è uno standard...).

Anche i cerchi posteriori sono di plastica , apparentemente ben centrati, l'assale è sempre da 3/32" e la corona, di colore verde, è da 26 denti. Pur essendo apparentemente di buona fattura con inserto in alluminio, risulta un pò rumorosa, probabilmente per la troppa rigidità della plastica utilizzata.
Le bronzine sono forse l'unico particolare "da censurare" di questo modello, perchè una volta inserite nel telaio si schiacciano e si deformano, impedendo, quindi, il libero scorrimento dell'assale.

Il motore è un "cassa-lunga" standard verniciato di arancione, con l'asse che esce anche dal lato della testina, consentendo la lubrificazione della relativa bronzina; di scatola è equipaggiato con un pignone da 10 denti diametro 5,5 mm.
Ho rilevato i giri a vuoto a 12 volts e da nuovo senza rodaggio gira già a circa 21.000 giri/min.
Trazione magnetica apparentemente non strabiliante, comunque inferiore ai motori GT omologati, per cui probabilmente si tratta di un motore con coppia non devastante e, quindi, relativamente morbido: lo proveremo in pista.

I fili motore possono passare in guide sul telaio che ne garantiscono un fissaggio sicuro.

Come preparare questa Peugeot 908?
In diversi la raccomandano per il GT Light Ansi, ma visto che ho conosciuto questo modello in occasione di una gara con il regolamento "Trofeo Itinerante Avant Slot LMP" ed avendo in cassetta già tutto il necessario, ecco cosa monteremo rispetto all'equipaggiamento di scatola:
motore Gnik MB 21k, assali da 3/32" NSR, cerchi anteriori da 15,8 mm. stretti e gomme Slot.it, bronzine Sloting Plus, cerchi posteriori con gomme in "spugna" incollate NSR, spazzole Slot.it, come Slot.it sono le viti della carrozzeria, perchè le originali hanno la testa che tende a rovinarsi dopo solo qualche smontaggio e, essendo questa un pò piccola, lascia troppo gioco laterale alla carrozzeria, cosa di cui certamente questo modello non ha bisogno in eccesso perchè la carrozzeria non ha un sicuro fermo di appoggio sul telaio, per cui le viti vanno tenute abbastanza strette per evitare che vada ad appoggiare esageratamente sulla pista.
La corona è una Slot.it da 26 denti (azzurra) con inserto di alluminio, migliore di quella di serie certamente per rumorosità (e di riflesso probabilmente per prestazioni); il regolamento consentirebbe una vecchia pratica per migliorare l'accoppiamento con il pignone, ovvero la stondatura dello spigolo opposto alla parte dentata, che rimandiamo ad un'altra occasione.
Sempre Slot.it il pignone da 10 denti e 5,5 mm. di diametro.

Ecco una foto delle gomme in spugna montate e tornite NSR 9024, gentilmente prestatemi dall'organizzazione del Trofeo:

Ed ecco il modello pronto per la pista, con i pesi sui fianchi e sull'anteriore.

Le gomme in foto sono le Ultragrip NSR incollate su cerchio "Big Air", valida alternativa a quelle "in spugna" e già ben collaudate sulla nostra pista.
Nel test vedremo quanto e come cambia il modello tra un tipo di gomma e l'altra.

Vederla in pista ferma..... è già molto...... ma anche guidarla non è poco!
Seguendo lo spirito del sopracitato regolamento, tensione a 11,5 volts, per cui il modello si addolcisce rispetto ad un Gt Ansi, la macchina scorre bene e nei primi giri le Ultragrip devono ancora legare, ma dopo qualche passaggio si stacca al limite e si apre con grinta, il modello reagisce molto bene.
L'unica cosa che non soddisfa è l'elevata rumorosità della trasmissione, potrebbe essere da rodare oppure una risonanza della carrozzeria abbinata al telaio, ma da questa foto forse si ipotizza qualcosa di più:

Anche se non molto nitida, si nota che l'asse del motore non entra granchè nella gola-guida della corona, per cui l'accoppiamento corona-pignone non mi sembra ottimale.

Sensazione di guida sicura, tempi che scendono spesso sotto i 10 secondi, con un miglior passaggio in 9" 94, ma da segnalare che a differenza di altre prove di GT in questo caso si gira con un passo molto regolare e tempi simili ripetuti in successione.

Provo le "famose" gomme in spugna NSR 9024, la larghezza è la stessa delle mie Ultragrip, l'altezza invece no: contro un 20 mm. delle Ultragrip, le 9024 sono a 18,8 mm., trattandosi di un treno già usato a lungo, dato che in origine nel "Trofeo Itinerante" mi risultano essere fornite a 19,5 mm.
La sensazione è molto diversa, la macchina è decisamente più "attaccata" alla pista, forse si sente anche di più l'effetto-magnete del motore sulla bandella o comunque la "spugna" tiene morbidamente di più.
Apparentemente superiori alle gomme Ultragrip precedenti, in realtà i tempi non scendono di molto,
stacco un 9"89 , ma direi che, pur con più stabilità ed aderenza, con queste gomme sto pagando il rapporto di trasmissione che si è naturalmente accorciato, visto il minor diametro della gomma, mentre questo motore già con la corona da 26 sembra leggermente "strozzato".

L'ultimo test-curiosità è sul motore di scatola, una cassa verniciata di arancione decisamente riconoscibile al volo, come detto sopra non mi aspetto un fenomeno di prestazione, ma solo un bel motore morbido, invece......
Il "bip" del best lap mi sorprende, dopo qualche giro leggo 9" 72 , non è poco soprattutto perchè lo Gnik 21k è un signor motore che spinge e gira bene e ha un buon effetto-suolo e questo Avant Slot ha fatto solo un rodaggio molto rapido, ma il modello sembra veramente più scorrevole, per niente "soft" e ben attaccato alla pista, forse c'è una spiegazione?

Forse sì: l'asse sporge dalla cassa qualcosina di più rispetto ai due Gnik 21k di cui dispongo (non ricordo di averne mai accorciato l'albero rispetto all'origine) ed entra, quindi, un pò di più nella gola della corona, per cui l'accoppiamento ed il rendimento meccanico risultano essere migliori.

Emilio Simonini
Tuttoslot Test Team

Sito web: www.avantslot.com

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