Il sogno di tutti gli slottisti...o quasi!!
Quanti di voi hanno mai sognato di fare un'intera gara senza mai far uscire di corsia la propria macchina? Quanti di voi vorrebbero poter gareggiare con altri piloti potendo sorpassare in staccata di curva, piuttosto che aspettare di essere in una curva favorevole? e quanti vorrebbero poter fare una gara endurance nel vero senso della parola? tutto, in questo racconto.
Dopo essere stato incuriosito a puntino con i post inseriti nel forum di Tuttoslot e vari contatti telefonici, fisso un'appuntamento con l'Ingegner Beppe Giannini per recarmi a La Bruna, un paesino di campagna vicino a Spoleto in provincia di Perugia.
L'Ingegner Giannini ci ha tenuto a precisare di portare con me altre persone, perchè così ci saremmo divertiti di più, aumentando a dismisura la mia curiosità di slottista.
Il 25 aprile, partenza da Magione alle 15.00, direzione: La Bruna. Compagni di viaggio e di curiosità: Michele, Paolo e Michela. Alle 16 in punto arriviamo al posto stabilito ed un cordiale signore ci viene incontro:"piacere Beppe, solo Beppe per voi".
L'accoglienza è delle migliori e dopo pochi istanti di convenevoli, vista l'enorme curiosità, entriamo nel capannone dove è installata la pista. Appena entrati, anche se da lontano, potevamo notare la bellezza e l'effetto "reale" che dava. Ma, man mano che ci avvicinavamo.........
sconcerto: non ci sono le strisce di metallo.
La pista così com'è, si presenta con due fessure di appena 2 o 3 mm, che in tre punti della pista si intersecano. Un lunga corsia box e...nient'altro.
Una veduta della rivoluzionaria pista Xlot. In primo piano la postazione
di guida, che per quest'occasione era dotata di "soli" 6 pulsanti
Chiedo subito luni a beppe, il quale mi fa notare che quanto si vede è solo la punta dell'iceberg della pista. Tutto il meglio della tecnologia da lui progettata resta sotto un foglio di stratificato fenolico da 3 mm di spessore. Ne apre un pezzo e posso vedere che sotto c'è un tavolo di mdf, lavorato con macchine a controllo numerico, con le due trecce metalliche portacorrente fissate sul fondo.
La pista xlot messa a nudo. Scoprendo un pezzo del primo starto in fenolico, si scopre sotto tutta la gran
lavorazione che i macchinari a controllo numerico di ultima generazione della Cardarelli sono riusciti a fare.
Da notare anche le trecce portacorrente e il meccanismo che permette lo scambio di corsia alle vetture
in fase
di sorpasso. Quest'ultimo dotato di anticollisione, per evitare che due auto entrino
contemporaneamente nello scambio
Chiedo come fanno le macchine a prendervi corrente e mi mostra una macchina con, fissato nella parte inferiore, un "pod" dotado del chip digitale e di bandelle di bronzo fosforoso che fungono da contatti striscianti, ma senza subire alcun consumo, a differenza delle nostre spazzole. In pratica è questo "pod" che scorre al di sotto del primo strato di fenolico a portare con sè tutta la tecnologia espressa in questa pista. Alla macchina, che può essere una qualsiasi di quelle attualmente in commercio, resta il compito e l'onere di essere guidata nel migliore dei modi. Mi viene spiegato che la conformazione della pista è strutturata a moduli. Nella pista in foto i moduli erano solo due, ma è previsto un massimo di cinque moduli.
Una veduta della pista e di Michele, Michela, Paolo e Beppe in piena bagarre. Alle loro spalle si nota un'altro
modulo che si potrebbe installare per allungare il circuito. Il loro montaggio può essere fatto a domino,
raggiungendo la lunghezza e la forma desiderata
Essendo digitale, chiedo con quante macchine si possa correre con i moduli. Con due, fino a 6-8 macchine; con tre 8-12 macchine; con tutti e cinque i moduli possono correre contemporaneamente fino a 16 macchine. Ma visto che il miglior test si fa con il pulsante in mano. Passiamo alla parte più spettacolare della giornata: la prova vera e propria della pista XLOT, questo il nome datogli dal suo creatore. Prendo il pulsante nr. 5, Michele, Paolo, Michela e Beppe gli altri. Macchine in pista e via! scaldiamo un po' le gomme con qualche giro per conoscere meglio il tracciato. Arrivo sparato in cima al rettilineo principale, freno, ma ormai era troppo tardi. La macchina parte in testacoda? non esce? non distruggo la carrozza nel volo pindarico? Fantastico!! le macchine anzichè uscire vanno in testacoda. Gran perdita di tempo, ma solo questo. Non devo lasciare il pulsante od urlare a squarciagola al commissario di turno che si era distratto. Niente di tutto questo. devo solo ridare gas ed aspettare che la macchina si riallinei e riparta.
Un'altra concitata fase del test
Anche nelle altre situazioni di gara questo sistema si rivela fantastico. Nel caso prenda una curva un po' troppo alla garibaldina, la macchina si scompone e mi fa perdere tempo. Ma mai esce di pista. Pertanto posso mantenere sempre viva la concentrazione sulla guida. La guida più pulita è la più redditizia. Se evito di intraversare la macchina, perdo meno tempo e la vettura scorre veloce sul tracciato. Raggiungo Paolo, che ha un po' rallentato, mi accodo e alla prima curva spingo il bottone posto sul pulsante, la macchina cambia corsia e il gioco è fatto. Sorpasso effettuato. Ci sono voluti circa dieci minuti per abituarsi alla tecnica del cambio corsia, ma poi è risultata una cosa così naturale saperne fare buon uso.....anche troppo.
Tanto per far capire il livello di raffinatezza: in primo piano si può vedere dello sporco (residui di gomma).
Se guidi pulito, resti nella parte pulita e tutto bene; se intraversi la macchina, vai sullo sporco e allora sono
dolori: sporchi le gomme e hai almeno altre due curve da maledire, fichè non hai ripulito le gomme
Sfruttando una falla del sistema, ed essendo pressato da vicino da Beppe (sempre il più veloce di tutti), ogni volta che si arrivava allo scabio, passavo io stesso nella corsia di sorpasso e, di fatto, costringevo Beppe a starmi dietro. Visto che il sistema è dotato di anticollisione, neanche c'è modo di buttare fuori l'avversario, sia in rettilineo che sugli scambi. Il sistema, o meglio il bravo Beppe, ha pensato a tutto. Mi viene subito precisato che prossimamente sarà fatto un'upgrade che non permetterà al pilota che sta per essere sorpassato di cambiare corsia....addio speranze per la mia gara!!
Una bella immagine di una vettura in pista. Da notare l'effetto reale che da la pista Xlot, visto che lo
slot è largo pochi millimetri
Più giri inanellavo e più mi rendevo conto quanto possa esser fantastico gareggiare sempre in queste condizioni. La miglior guida viene sempre ripagata, al contrario della guida imprecisa che ti fa intraversare, anche di poco, ma perdere tempo. Pertanto i migliori piloti lo saranno sempre anche in queste condizioni, ma con il vantaggio di non avere il fattore commissari, che a volte condiziona l'esito di una gara, ma non solo: eravamo in cinque e tutti e cinque ci siamo potuti cimentare in una gara appassionante, senza sacrificare nessuno a raccogliere le macchine....queste non escono!!!
Tutti in pista a girare...tranne chi fa la foto!
Alla resa dei conti devo dire che il test è stato più che fruttuoso. Ho avuto modo di conoscere un nuovo sistema di pista digitale. Meglio ancora, vista l'enorme differenza tra tutto quanto esistente in commercio, ho avuto modo di testare un sistema completamente nuovo. Ancora qualche piccolo difetto di gioventù, niente di trascendentale, ma XLOT dovrà essere perfetta prima di essere messa in commercio, questo dice Beppe. Mi dice anche che sta lavorando in modo che entro poco tempo potrà entrare in commercio.
Una fase di gara esaltante. Con due vetture ravvicinate e quella alle spalle che sta per azionare lo scambio
per il sorpasso .... bellissimo!!
L'utilizzo di tale pista sarà senz'altro quella delle grandi sale giochi, per i noleggi e gare. Però questa pista secondo me, farà da ponte tra l'aspetto puramente ludico (che si può fare in sala giochi) e quello da competizione. Un grande club potrà permettersi una pista del genere, ma questa pista permetterà anche di fondare club all'interno di sale giochi, dove senz'altro avremo modo di far crescere a dismisura il numero degli appassionati di slot.
"I have a dream": una gara di 24 ore sulla pista XLOT.
Grazie Beppe per la fantastica esperienza e per aver realizzato questo innovativo sistema di pilotaggio slot. Spero proprio che a breve termini la fase di "beta test" ed entri in commercio. Sono certo che l'Italia si riempirà presto di XLOT e il mio sogno potrà avverarsi.
Massimo Cellini
www.tuttoslot.it
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