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Altro articolo tecnico realizzato da un membro del nostro forum: "pennacondor". Per noi ha realizzato un articolo dettagliato su come si realizzano in proprio le gomme per le nostre amate slot. L'idea è nata per realizzare le introvabili gomme polistil, di varia misura. Ma può essere benissimo sfruttata per crearne di altri tipi e misure a proprio piacimento. Un valido ed utilissimo articolo, che ci segue passo passo per ralizzare le vostre gomme personalizzate.
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COSTRUZIONE GOMME POLISTIL (e altre??)

Per chi come me si ritrova qualche scatolone pieno di vecchie auto Polistil ormai inutilizzabili a causa delle gomme distrutte, indurite, spaccate e sbriciolate, qui di seguito riscrivo quanto avevo già postato alcuni giorni fa, con ulteriori dettagli e fotografie.
In soldoni, è possibile stamparsi in casa delle gomme nuove, esatta copia degli originali.

Come nota introduttiva, voglio specificare che le gomme che si ottengono con il seguente metodo vanno bene per auto a basse prestazioni come le Polistil. Non credo proprio che potreste correre una gara ANSI con queste!!!!
Tuttavia le Polistil così gommate hanno un comportamento molto simile a quello originale e si possono tranquillamente utilizzare a livello casalingo o di club.
Questa tecnica deriva dalla mia esperienza di modellista di aerei statici in plastica. In quel campo (come per altro nello slot) si usa molto la resina poliuretanica per rifare dei pezzi o stamparne di nuovi.
Ho semplicemente voluto provare un prodotto che la ditta che produce la resina che uso regolarmente fa invece per riprodurre le ruote dei modelli STATICI.
Si tratta del SINTAGOM della ditta Prochima. E’ un prodotto composto da due componenti fluidi (ma non liquidi), di cui uno è di colore nero (e nera rimane la gomma copiata), che opportunamente mescolati dentro un calco della ruota da riprodurre (ottenuto con la Gomma Siliconica GLS-50 della stessa ditta) induriscono dopo alcune ore fino a ridare precisa-precisa la gomma originale sotto forma di copia.

Quello che si ottinene non è gomma da un punto di vista chimico, ma una resina con particolari doti di elasticità, ma a noi questo non interessa.
Quello che interessa è che sembra gomma, è nera, è abbastanza morbida e sopratutto FUNZIONA!!
Ho riprodotto con successo le gomme anteriori e posteriori delle CAN-AM e F.1, delle F.1 Champion 175 (le dure, non le tubeless) e quelle dei famigerati prototipi, sia scolpite che slick.
Quest'ultime (dei prototipi) in particolare sono le più difficili da riprodurre non tanto per la scolpitura (che viene riprodotta PERFETTAMENTE) ma per il fatto che sono piccole e il supporto per la colata è piccolo anche esso, con il risultato che molte copie escono con delle belle bolle d'aria all'interno, rendendole inutilizzabili.
Ciò è dovuto alla pastosità del materiale, che non è abbastanza liquido per questo lavoro.
Comunque, le ho provate tutte su pista e funzionano tutte. Sono un po' più dure delle originali e forse la macchina scoda leggermente di più, ma se uno non lo sa non se ne accorge, e comunque ci si può gareggiare tranquillamente.
Ho sentito parlare di gomme per auto fatto con gomma siliconica, che è invece quella che io uso per fare il calco (ovviamente vi dovete dotare anche di quest'ultima). Questa gomma è più morbida ma si sporca che è un piacere e sopratutto è bianca!!! boh....
I lati negativi di quella che uso io come detto sono la difficoltà di stampaggio e il fatto che ci si sporca per stamparle come dei bambini piccoli nel fango.  Ma uno slottista fa questo e altro.

Detto questo, la ditta che produce questa meraviglia é:
PROCHIMA: http://www.prochima.it/listino/listino_main.htm

E il prodotto è:
SINTAGOM NERO (esiste in confezioni da 250gr a 11.80€ + spedizione: il barattolo è piccolo e di gomme se ne fanno poche considerati gli scarti, in più la spedizione uccide!)
http://www.prochima.it/pages/sintagom.htm

Se ve la sentite potete cimentarvi in questo meraviglioso mondo....  vi scrivo qui il procedimento.

Innanzi tutto, occorre fare un basamento cilindrico cavo sul quale appoggiare la ruota che volete riprodurre, io ho utilizzato una piccola sezione di un tubicino di plastica di opportuno diametro (quello bianco nella foto sotto la gomma in secondo piano).
Poi stendete una striscia di scotch biadesivo su una superficie rigida, tipo una mattonella di ceramica e appoggiatevi sopra il master in modo che si attacchi.

Costruite con una vecchia cartolina ripiegata e chiusa con scotch, una scatola aperta che possa contenere la gomma ‘master’ lasciando 1 cm di vuoto su ogni lato. Posizionate la scatolina sopra lo scotch intorno alla gomma master. Sigillatene le aperture e la linea di contatto con lo scotch con una piccola spalmatura di Vinavil.
In questa maniera avete ottenuto un piccolo recipiente a perdere, aperto verso l’alto, sul cui fondo si trova la gomma da riprodurre.

A questo punto calcolate il volume del recipiente (lato x lato x altezza).
Tanto è il volume di gomma siliconica che vi serve per prendere il calco, supponiamo 50 cm cubici (ovvero 50 ml).

Sapendo che la gomma siliconica ha un rapporto in volume con l’indurente di 100 ml di gomma a 5 ml di indurente, si calcola che  (nell’esempio) servono circa 47 ml di gomma e 2,5 di indurente per fare i 50 cm cubici necessari a riempire il calco.
Ho versato un volume di acqua (misurandolo con una siringa) pari a 47 ml in un bicchiere di plastica da picnic e ho fatto un segno con il pennarello indelebile.

Tolta l’acqua e asciugato il bicchiere, ho quindi versato la gomma siliconica nel bicchiere fino al livello prestabilito (non è possibile prelevare la gomma con una siringa graduata perché è troppo pastosa).
Con una siringa ho prelevato l’indurente necessario e l’ho versato anche esso nel bicchiere.

Occorre mescolare per 5 minuti con un vecchio coltello liscio, e lasciare riposare per altri 5, in modo che l’aria esca lentamente dalla mescola.
Poi si versa LENTAMENTE il composto all’interno della scatolina, non direttamente sul master ma cercando di fare in modo che la gomma siliconica risalga sul master dal basso, trascinando con sé verso l’alto l’aria.

Dopo due giorni il calco in gomma siliconica sarà pronto. Strappate la scatolina di cartone e fate fuoriuscire il master dal calco.

A questo punto, si può iniziare a fare le copie.

Il SINTAGOM ha un rapporto di 20ml di base contro 5ml di indurente.

Il quantitativo necessario per ogni gomma non è predefinito, bisogna andare per tentativi. Una gomma del tipo CANAM è circa sui 4ml, le altre sono più piccole e si va di conseguenza.

Tenendo presente che il Sintagom è pastoso e indurisce velocemente, non è bene preparare troppi calchi. Di solito non si dovrebbe superare le 4 o 5 gomme per ogni mescola di materiale.

 

Versate il Sintagom nel solito bicchierino di plastica, poi l’indurente, mescolate velocemente per non più di 5 secondi e versate lentamente all’interno dei calchi, aiutandovi con uno stuzzicadenti per fare uscire l’aria dall’impronta.
Il sistema più efficace per fare uscire l’aria (che altrimenti rimarrebbe intrappolata nella gomma e la renderebbe inutilizzabile) è quello di premere fortemente ma lentamente con le dita tutta la massa di gomma siliconica sui lati.
In questo modo si favorisce la fuoriuscita delle bolle.

Dopo un paio di minuti il composto è già abbastanza catalizzato da non permettervi più alcun intervento all’interno della miscela, potete solo rompere le bolle d’aria sulla superficie visibile con la punta dello stecchino.
Per chi dovesse averla a disposizione, sarebbe bene a questo punto piazzare il calco all’interno di una pentola a pressione alla quale avrete tolto la valvola e l’avrete sostituita con un tubo di gomma proveniente da un compressore. E’ sufficiente una sovrapressione di mezza atmosfera all’interno della pentola per agevolare la riuscita delle copie, per una durata di una mezzora.

Le copie possono essere estratte dal calco dopo circa 6 ore, e comunque dopo che il materiale avrà smesso di essere appiccicoso. Ricordate che è meglio un’ora in più che una in meno, altrimenti rischiate delle deformazioni.

Nella foto, vedete a sinistra una gomma appena estratta. Ovviamente la copia ha anche il supporto, che è necessario per il procedimento. Basta un cutter per tagliarlo via (per questo deve essere cavo, come un tubicino!).

Il segno del taglio rimane verso l’esterno del pneumatico (in questo caso) ma non è in un punto di contatto con la pista.

Nella foto seguente vedete alcune gomme copiate: da sinistra la gomma CanAm e F.1, la gomma anteriore delle stesse, una gomma Prototipi con scolpitura laterale ma battistrada liscio (rara), una gomma F.1 Champion 175 e infine una gomma Prototipi con la classica scolpitura, perfettamente riprodotta.

E questa è la mia March  751 di Vittorio Brambilla (costruita con parti di altri modelli Polistil) gommata con gomme ristampate.

Spero che questo articolo vi possa tornare utile. Ribadisco che questo materiale non sembra avere le necessarie doti  di aderenza per macchine da competizione ‘seria’, essendo un po’ rigido. Tuttavia per queste auto va bene e può regalarci qualche bella ora di divertimento. E magari, cercando cercando, si potrebbe trovare un altro materiale da colata con le doti necessarie…. Chissà!?

Per i più smaliziati, è evidente che si potrebbero fare anche gomme ex novo, cioè gomme mai esistite. Basta crearsi un master da soli. Oppure si possono modificare gomme esistenti, scolpendo ad esempio il battistrada sul master, o spalmandole di vinavil con sopra della sabbia finissima per renderle ruvide….

Il limite è la fantasia!

Per ogni informazione o chiarimento, scrivetemi pure a  pennacondor

Ciao,
Luca