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CAMPIONATO ANGLE WINDER
RENAULT MEGANE E BMW NINCO
Eccoci di nuovo qui per raccontare, dopo qualche tempo di assenza, un’altra bellissima gara svoltasi allo JSC di Roma venerdi 9/3.
Di scena questa volta le Megane e le BMW ninco equipaggiate col Motore NC5. Dodici i partecipanti a rappresentare quasi l’intera crema del club; uniche defezioni Cacchione e Biancini bloccati da
Impegni improvvisi.
La gara veniva articolata in due batterie con manche di 5 minuti
L’una. Iniziavano le ostilità IAVAZZO, CASSANDRA, PEDULLA padre e figlio, BARBINI e il quasi esordiente ROSSI.
La gara si presentava subito accesa anche se, alla fine, si sarebbe risolta nella prime tre manche.
Iniziavano la battaglia Cassandra e
Iavazzo che si contendevano la prima piazza a suon di giri veloci e sorpassi entusiasmanti. A far da cornice a questo duello si inseriva Pedulla Luca che cercava di fare da terzo incomodo ai due duellanti.
La prima manche vedeva al primo posto Cassandra che staccava di un
Giro Luca e di poco più Iavazzo autore di una brutta uscita alla fine
Del rettilineo del cavalcavia. La manche seguente è stata senza dubbio la più entusiasmante. Cassandra continuava la sua performance
Inanellando “caschi rossi” a ripetizione ai quali rispondeva Iavazzo con Altrettanti giri veloci riuscendo a sorpassare Cassandra ed a recuperere un giro sul battistrada; siamo riusciti a contare ben 6
Caschi rossi fra i due contendenti. Luca crollava a beneficio del papa’
Riccardo che riusciva ad agguantarlo eliminindo il distacco iniziale. A
Seguire troviamo Barbini ormai distaccato di alcuni giri ed il malcapita
To Rossi che, con la sua poca esperienza, cercava di fare bella figura Peraltro, a mio modesto parere, riuscendoci con una condotta di gara Accorta e costante che lo ha portato a chiudere la gara con 83 giri che non sono pochi per un quasi esordiente. La gara dunque si risolveva nella terza manche.
Iavazzo diventava protagonista di qualche uscita di troppo e Cassandra ne approfittava subito mettendo fieno in
Cascina di quel tanto che gli avrebbe consentito di controllare la gara Fino alla fine e Riccardo riusciva a sorpassare Luca ed a tenerlo dietro senza particolari patemi. La batteria si chiudeva con Cassandra Vittorioso con 105 giri Iavazzo secondo con 100 Riccardo 97 e via via gli altri.
La seconda batteria vedeva schierati FANTONI, SCALA, PARISI, VILLA, NASCINBEN e PACETTI e si dimostrava subito molto più combattuta rispetto alla prima. I duelli infatti si sono protratti fino
All’ultimo metro suscitanto attenzione in chi assisteva e scatenando adrenalina in chi partecipava. Prima manche e subito Fantoni allungava
Creando un inizio di vuoto alle sue spalle dove si scatenava una bagarre che sarebbe continuata fino alla fine. Difatti alle spalle di Jean, ben 4 piloti si alternavano continuamente al secondo posto ovvero Parisi, Scala, Villa e Nascinben. Pacetti rimaneva attardato per noie alla trasmissione. Al termine della manche, Fantoni chiudeva con due giri di vantaggio sugli altri mettendo subito in chiaro che era lui l’uomo da battere. E cosi era perché nella seconda continuava il suo dominio lasciando a combattere per la seconda piazza solo Scala e
Parisi che, nel frattempo, staccavano di un giro gli altri due contendenti e Pacetti al quale aumentavano i problemi alla sua auto.
Nella terza manche si delineava perfettamente quello che sarebbe stato l’esito finale; Fantoni andava definitivamente via, Scala e Parisi a lottare per il secondo posto, Villa e Nascinben per il quarto e colpo di scena, Pacetti si ritirava con la trasmissione in pezzi.
La quarta e la quinta manche filavano via con Fantoni che aumentava il suo vantaggio e con Parisi e Scala che se le “davano” di santa ragione per
Prevalere uno sull’altro. All’inizio dell’ultima manche Jean accumulava
Un vantaggio di 5 giri sui due inseguitori che davano vita a 5 minuti al
Cardiopalma. Scala aveva un vantaggio di quasi 2 secondi su Parisi il quale rischiava il tutto per tutto pur di recuperare. Scala invece iniziava la manche in “difesa” cercando di rintuzzare gli attacchi di Parisi. Il distacco scendeva, a 40 secondi dalla fine, a soli 80 centesimi e all’uscita della curva che immette sul rettilineo del cavalcavia,
Parisi finalmente vedeva davanti a se Scala ma nell’ultimo disperato tentativo di recupero, andava lungo alla staccata dando via libera a
Scala che chiudeva al secondo posto. La classifica finale vedeva Cassandra vincitore con 2 giri su Fantoni, 5 su Iavazzo 7 su Scala e
Parisi e via via tutti gli altri. Una citazione particolare per Rossi che ha chiuso con 83 giri non sfigurando affatto di fronte ai più smaliziati avversari. Avrà tempo per rifarsi visto che i numeri ce l’ha.
Ecco quindi un’altra serata all’insegna del divertimento e della competizione per quella che è, si, una sfida continua ma che resta sempre un gioco, anche se svolto a livelli un po’ più che amatoriali.
Un saluto e a risentirci presto.
VINCENZO SCALA
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