24h
di Porto
Così comincia la nostra avventura.
Roby fa gli scherzetti
Paolo l’intellettuale del
gruppo
Un tranquillo volo verso Porto con scalo a Madrid.
Il panorama Spagnolo (
deserto puro)
Il panorama Portoghese
(tutto l’opposto di quello Spagnolo)
Si tocca il suolo Portoghese, ci avviamo subito a ritirare
la macchina a noleggio, una bellissima Mitsubishi Lancer piena zeppa di graffi.
Roby mentre sistema il Tom Tom
Partiamo subito verso l’hotel che si trovava in autostrada
in un area di servizio ma il Tom Tom comincia a perder colpi e non trova le strade perchè la mappa è vecchia e le strade tutte nuove, insomma ci perdiamo.
Dovete sapere che l’Audi di Roby è automatica,
indovinate quante volte si è dimenticato di premere la frizione?
Finalmente sistemata la pratica hotel si va in pista, quando
arriviamo stanno ancora finendo di sistemare le ultime cose. Nel frattempo
arriva anche il nostro quinto compagno d’avventura, Livio Borgarelli (AutoSprint Genova)
Finalmente tutto è pronto e si può scendere in pista.
Comincia la ricerca della macchina migliore tra quelle a
nostra disposizione, alla fine optiamo per la macchina di Fausto, più veloce e
sicura.
La nostra macchina
La pista risulta scivolosissima, ma guardando i nostri tempi
rispetto gli altri possiamo essere più che soddisfatti e fiduciosi per la gara.
Ad un certo punto delle prove alcuni equipaggi cominciano a
girare in tempi da extraterrestri, cominciamo a preoccuparci,
Paolo durante le prove
Controllando da vicino i marziani scopriamo che stavano
girando con gomme trattate, dunque le preoccupazioni erano rientrate.
Monitor dei tempi
Come potete vedere Autosprint in
corsia 4 ha dei tempi di tutto rispetto, gli unici più veloci erano in corsia
19, (piloti di casa).
Muletto
Mentre in pista si gira con il muletto, ai box si lavora
sodo, l’impianto luci doveva essere dotato di un interruttore per l’accensione,
ovviamente noi ne eravamo sprovvisti ed una squadra portoghese ci ha
gentilmente omaggiato del piccolo interruttore da poter montare sulla nostra
vettura.
L’impianto luci
Ecco la foto che testimonia
la scivolosità della pista
Causa ritardo si saltano le prove e si va direttamente alla
qualifica, per il nostro team mandiamo in pista Dapretto, un minuto a disposizione
per ottenere il miglior tempo gestito in questo modo, giro veloce, giro con
stop ai box per pulizia gomme, giro veloce, fine del tempo.
Con due giri veloci Paolo riesce a scendere per primo sotto
la barriera dei 10 secondi e ci porta provvisoriamente in pole, alla fine delle
qualifiche siamo ottavi, buon risultato.
Paolo in qualifica
Roby e Fausto puliscono le gomme
durante la qualifica
Finalmente comincia la gara, e per i nostri colori parte
Fausto Sinopoli, fin dalle prime battute vediamo che
tutte le squadre fanno innumerevoli soste ai box per pulire le gomme, mentre
noi “su suggerimento di Paolo” continuiamo a correre, convinti che la gomma da
li a breve si scalderà e comincerà ad andare bene. Ma così non và.
Dopo 38 minuti siamo
12°
Nella seconda manche monta in pista Livio Borgarelli, anche lui non vuole fermarsi per pulire
le gomme e i suoi tempi restano intorno al 10.7 come Sinopoli.
Dopo la seconda manche siamo al 13° posto.
Tocca a Tavano, a differenza degli
altri 2 si ferma per una pulizia gomme, recupera una posizione e il suo tempo
migliore a fine manche è di 10.09.
Paolo è il quarto pilota a scendere in pista, tutti noi
sappiamo che tipo di pilota è, lui non si ferma, recupera una posizione e
scende sotto i 10 secondi con un 9.99
Siamo 11°
Finalmente tocca a me (Michele), comincio subito con la
pulizia gomme, i tempi calano, però con un uscita si piega una spazzola, sosta
forzata ai box per sistemarla e approfittiamo per un altra pulizia gomme. Il
tempo scende ancora e si ferma a 9.86
Restiamo al 11° posto.
Torna in pista Livio, nessuna
sosta ai box, gira in 10.34 e siamo nuovamente al 12° posto.
Alla settima manche monta in pista Roby,
si ferma in tutto 4 volte per pulire le gomme, non so come ma ci troviamo al
14° posto
Segue Fausto, una sosta sola e rimaniamo al 14° posto
Torno in pista io, ed entriamo nel periodo obbligato del
cambio gomme, dunque sosta forzata per cambiarle e approfittiamo per cambiare
la corona, dalla 28 passiamo alla 30. Concludo i miei 38 minuti girando in 9.9
ma pagando la lunga sosta ai box. Siamo scesi al 17° posto.
Comincia la serie sfortunata.
Tocca a Livio, che girando anche
lui sotto i 10 secondi è costretto alla sosta perché si è mangiato il pignone.
Il pignone mangiato dalla
corona
Undicesima manche, si accendono le luci, in pista abbiamo
Paolo, sosta ai box le accendere l’impianto luci, la macchina torna in pista,
ma a nostra sorpresa funziona solo uno dei due fari anteriori, e quello
funzionante lampeggia. La direzione di gara ci fa fermare per la riparazione,
cambiamo subito la piastrina sul telaio ma purtroppo non era quella, ci
rendiamo conto che sono i 4 fili delle luci anteriori che non fanno contatto
sul loro circuito stampato, stacchiamo i 4 fili, li puliamo dalla colla e li
risaldiamo. La macchina torna in pista ma non si accende nulla, abbiamo saldato
i fili al contrario, nuovo stop e risaldatura dei
fili, si torna in pista e fortunatamente funziona uno solo dei due, ma siamo
regolari.
Paolo finisce la sua corsia facendo solo 122 giri contro i
215 fatti in precedenza. Siamo 26°
Dalla 12° alla 17° manche non succede nulla di particolare e
restiamo tra la 26° e 27° posizione
Alla 18° manche le luci della palestra erano già accese da tempo causa un problema
di gestione, ma per la gara si trattava ancora di fase notturna, in quella
occasione con Roby in pista si rompe nuovamente
l’impianto luci, sosta forzata per poterlo ripristinare, ma non ce nulla da
fare, continuiamo la gara senza luci anche se mancano ancora tre manche alla
fine della fase notturna. La direzione gara ci avvisa che alla fine subiremo
una penalità di 75 giri, 25 per ogni manche senza luci.
Siamo sempre in 27° posizione.
Dopo tutto quello che ci era successo durante la notte ci
sentivamo scoraggiati, avevamo distacchi di oltre 100 giri sulle squadre che ci
precedevano.
Ma ci siamo messi sotto ed abbiamo cominciato a macinare
giri su giri, e compresa un altra sosta per ri-cambiare la corona siamo
risaliti in classifica fino la 21° posto con un distacco di soli 27 giri dalla
squadra che ci precedeva.
L’avventura era conclusa, delusi ma contenti.
Anche nella premiazione per la miglior carrozzeria abbiamo
avuto sfortuna, ci siamo piazzati secondi
Premio per la miglior
carrozzeria
Michele Zago
Paolo Dapretto
Livio Borgarelli
Fausto Sinopoli
Roberto Tavano