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Basetta rodagomme artigianale by Renatone Questo messaggio è stato inviato da Renatone il 16/12/2011 alle 19:44 .:. 5906 letture .:.non ci sono risposte |
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Gli slottisti che si cimentano con la categoria regina dello slot sanno molto bene che una altissima percentuale delle prestazioni di un buon modello GT è influenzata dalle gomme, ovvero dalla loro tornitura per portarle al diametro desiderato e dal loro trattamento. Tralasciando i vari miscugli più o meno efficaci e puzzolenti che vengono impiegati per trattare le gomme, al tempo stesso costoro sanno altrettanto bene che per ottenere gomme veramente performanti è necessario possedere anche una discreta attrezzatura e una buona esperienza, nonché molte ore di lavoro e tanta pazienza. Uno degli attrezzi quasi indispensabili per ottenere un buon trattamento delle gomme è il rodagomme e in commercio ne esistono alcuni già pronti all’uso, ma, come anche in altre cose, la mia politica nello slot è sempre stata quella del “non comprare quello che puoi costruire da te”. Fino a stamattina ancora non possedevo un rodagomme ed era già da molto tempo che volevo costruirmene uno per abbreviare il tempo necessario a trattare le gomme per le mie GT. Come sempre sono partito da un’idea che avevo in testa (il famigerato tarlo che alberga nel mio cervello e che lavora per me) e l’ho sviluppata man mano che andavo avanti con la realizzazione di questo mio semplicissimo progetto. Il materiale necessario è veramente poco: - un pezzo di plexiglass spesso 5 mm o più - un banchino (in questo caso un sidewinder della Slot.it, ma va benissimo anche un banchino in linea) - un motore (in questo caso un vecchio V12 spompato della Slot.it) completo di pignone - un assale completo di corona - due viti parker - due pezzi di filo elettrico Ho preso un pezzo di plexiglas (questo è un avanzo proveniente da un precedente lavoro)… e ho misurato quanto doveva essere larga la base del rodagomme… dopodiché ci ho posizionato sopra il banchino per rendermi conto della lunghezza necessaria per la base in virtù delle dimensioni delle vaschette per l’olio che ho realizzato successivamente. Dopo aver tagliato con una sega a ferro la base del rodagomme con un pennarello indelebile vi ho tracciato sopra le righe delle posizioni delle vaschette per l’olio ed ho iniziato la fresatura del plexiglass. Dopo circa mezz’ora di fresatura (e molti trucioli di plexiglass) ecco come si presentava la base con le due vaschette profonde circa 3 mm. Dopo aver allargato i fori anteriori del banchino per farci passare le due viti di fissaggio e dopo aver realizzato anche i due fori per le viti sulla basetta ho fatto una prova per verificare la correttezza delle misure. Senza le gomme montate per verificare il corretto centramento del banchino sulla basetta… e con le gomme montate per verificare che la larghezza e la profondità delle vaschette per l’olio fosse corretta (le gomme non devono toccare sul fondo, ma essere libere di ruotare). Finite le prove ho montato il motore, ho saldato i fili sui contatti e li ho fermati sul banchino con un po’ di colla a caldo. Ultimato il montaggio è giunto il momento della verità. Con l’aiuto di una siringa ho messo un po’ di olio (una miscela di mia invenzione) nelle vaschette e ho dato corrente al motore. Nelle fotografie si vede l’olio che copre completamente il battistrada e va a finire nella parte posteriore delle vaschette per effetto della rotazione delle gomme. Per dare al motore una tensione in grado di garantire una rotazione ottimale ho utilizzato il mio famigerato variatore di tensione, regolato affinché in uscita fosse presente una tensione di circa 1,4 Volts (con una tensione più bassa il motore non gira), ma in alternativa si potrebbe utilizzare una comune batteria da 1,5 Volts. La velocità di rotazione è perfetta poiché con questa tensione sono riuscito ad evitare di far schizzare l’olio dappertutto. Ora le mie gomme potranno tranquillamente fare il loro bagnetto nell’olio senza che io sia costretto ad andare a controllarle e a ruotarle in continuazione. Ciao da Renato |
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