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Louboyle

Tuttoslottista F1


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Inserito il - 11/03/2007 : 16:41:26  Link diretto a questa discussione Aggiungi Louboyle alla lista amici  Rispondi Quotando
Se per caso vi avanza un RX della SCX, non importa in quale versione (sport, F1 o 4dw) e non sapete cosa fare stasera che ne dite di aprirlo e dargli una mossa? Estraete il pignone con l'apposito aggeggio, con un cacciavitino sganciate la molletta dal suo aggancio sopra la guida portacarboncini tenendo un dito sul perno, sennò vola via tutto. Tolta la molla si sfila il carboncino eventualmente aiutandosi col cacciavitino inserito nella fessura laterale della guida molla e si ripete l'operazione sull'altra spazzola del motore. A questo punto si può passare all'apertura del motore. Con un secondo cacciavite un pò più solido si scava il nylon del coperchio per poter entrare sotto la linguetta metallica della cassa e si incomincerà a rialzarla delicatamente senza spezzarla. Quando entrambe le linguette saranno alzate si sfilerà il coperchio comodamente. Fate attenzione a tutte le rondelle di rasatura che cadranno dall'asse dell'indotto oppure resteranno appiccicate alle bronzine di testa e di banco: raccoglietele e mettetele da parte. Sfilare i magneti è semplice, basta spingere in avanti la molletta a U passando dagli scassi posteriori della cassa. Appena questa è accessibile frontalmente bisogna afferrarla con le pinze perchè a spingerla via col cacciavite questa schizza via e non la si vede più. Estratti i magneti questi vanno puliti a secco con carta da cucina e ricoperti esternamente con una striscia di nastro adesivo in PVC tagliato a misura (si applica poi si taglia). L'indotto va messo sul trapano e fatto girare lucidando con carta 400 le lame del collettore. Se non avete un trapano avvolgete una striscia di carta abrasiva sul collettore e procedete a mano. Fatto questo bisogna smussare gli spigoli tra le singole lamine per evitare il distacco delle spazzole durante la rotazione (capito perchè spara scintille?) ed infine eliminare ogni impurità presente tra le suddette lamine usando sempre il cacciavite. Passando ai carboncini delle spazzole questi presentano una forma a C nel punto di contatto con il collettore: con una lima dolce ne smusseremo le estremità laterali fino a fargli assumere una forma simile ad una D appena concava sulla punta. Si puliscono le bronzine di testa e di banco entrando con uno stuzzicadenti di legno imbevuto di benzina e solo a questo punto si potrà passare ad un eventuale bagno sgrassante (Chante Clair di moglie o mamma) per cassa e coperchio, seguito da risciacquo, asciugatura ed oliatura delle bronzine. La verifica dell'integrità di queste ultime va fatta osservando il foro controluce: se non si osservano palesi ovalizzazioni è tutto a posto mentre una eventuale sfrangiatura dell'anello di appoggio interno, dovuta magari all'estrazione di un asse provvisto di zigrinatura può essere rimediata applicando grasso (segnalo lo SHIMANO GEAR dei ciclisti) oppure, nei casi estremi, con una ardita operazione di calettamento ricostruttivo con la carta oleata. Il riassemblaggio avverà in tre fasi. Nella prima si inserisce l'indotto nella cassa e si richiude il coperchio senza agganciare le linguette. Se tutto gira liberamente è OK altrimenti si scrocchia un pò il coperchio per centrarlo bene. Se il collettore tocca i portaspazzole bisogna ridurre questi ultimi (fresa o lima). Se le rondelle fisse sull'asse dell'indotto toccano le bronzine possono essere spostate utilizzando la pressa dei pignoni (indietro) o l'estrattore (avanti). Quando tutto è a posto si riapre il motore e si inseriscono i magneti, appoggiandoli uno alla volta ai denti di riscontro della cassa, tenendoli in posizione con un dito ed inserendo la molla a U quel tanto che basta a tenerli fermi per poi posizionarla correttamente col cacciavite accedendo dal foro rettangolare sulla cassa. Inserito l'indotto si chiude il coperchio e si verifica che non ci sia contatto tra i magneti e l'indotto stesso. Se tutto è a posto girerà dolcemente a scatti, se stride c'é contatto e si rimedierà togliendo lo spessore di ravvicinamento previa verifica di corretto posizionamento (mai dar nulla per scontato). Quando tutto gira appunto dolcemente e senza intoppi e l'indotto ha un gioco assiale (avant'indrè) di circa un millimetro, da correggere eventualmente con le rondelle di rasatura, allora si possono chiudere le linguette che bloccano il coperchio, piegandole delicatamente quel tanto che basta ad andare in posizione perchè tanto il motore resta bloccato nella sua culla sul telaio. Usate il cacciavite premendo non dall'alto in basso ma con una rotazione verso il basso: sopporterà anche vent'anni di riaperture e non dovrò spiegare come applicare le viti di chiusura. Adesso andiamo ad infilare la prima molla, braccio dritto in alto, e blocchiamola sul perno con un dito. Inseriamo il carboncino nella sua guida e ruotiamo la molla sino ad impegnarlo col braccio piegato e teniamolo fermo lì. Col cacciavite accompagnamo il braccio dritto della molla oltre il suo riscontro e riaccompagnamolo indietro dolcemente, premendo appena verso il basso, fino a che si blocca nella tacca. Ripetiamo l'operazione sull'altro lato, montiamo il pignone, mettiamo ancora due gocce d'olio sulle bronzine e facciamo fare tre o quattro giri con la mano all'indotto: basterà questo per assestare il tutto e saltare i discorsi del rodaggio "bagnato". Ricordatevi di limare periodicamente i carboncini nella forma suggerita e di tenere pulito il collettore per evitare gli scintillamenti che bloccano l'incremento dei giri all'aumentare del gas e generano calore.
Variante 1: nel caso del 4WD l'operazione può essere eseguita pari pari considerando la presenza di un secondo pignone da estrarre.
Variante 2: se per caso vi avanza un indotto lungo di provenienza Ninco si possono fare degli esperimenti interessanti. Se poi eliminate i denti di riscontro della cassa per i magneti e adottate una seconda molla ad U, i magneti possono essere avvicinati all'indotto di 0,5 mm per parte senza problemi (utilizzando spessori ricavati da una lattina o 2 strati di nastro in PVC) anche adottando un indotto di provenienza Parma con filo da 10 o 12 centesimi (di pollice, non di Euro): canterà bene, vedrete. E buon divertimento.
NB: mantenendo i denti di riscontro e una molla a U la posizione dei magneti con uno strato di nastro per avvicinarli non da problemi, con due strati risulteranno ravvicinati asimmetricamente nella parte della molla e potrebbe esserci contatto con l'indotto.






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Inserito il - 12/03/2007 : 23:05:10  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di amministratore Aggiungi amministratore alla lista amici  Rispondi Quotando
un "manuale" fatto con i fiocchi!!!
dettagliatissimo e chiarissimo. Sicuramente da mettere tra i preferiti per quando se ne avrà bisogno.
Grazie Louboyle






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