V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Jean |
Inserito il - 21/03/2009 : 15:34:32 Tra le vecchie cose ,è riapparso un vecchio motore Blu serie metallo di cui non ho mai saputo la provenienza,neanche quando l'ho comperato nuovo,E' artigianale ed equilibrato, fischia e non gira.Era montato in origine sulla Tover(lancia) poi causa carenza corone finì sopra un Parma.
Tra l'altro non trovo il motore originale della macchina con la scatola. Puxa (accidenti ).Che dire credo che tra noi ci sia chi sappia qualche cosa,ricordo che i prodotti non erano tanti.Grazie a tutti Jean |
20 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Xlot |
Inserito il - 07/04/2009 : 10:34:25 Marco, perchè il Mato Grosso sta a Sud Però, ripensandoci, la spiegazione potrebbe essere che Jean lo chiamavano Agulha da Noite - cioè Ago della Notte, con riferimento a certe dimensioni .. |
slotzilla |
Inserito il - 07/04/2009 : 09:42:51 Ehi amazzonici!Come mai non avete fondato lo "Slot club Mato Grosso"?? Ma guarda da un mabuchi d'epoca dove siamo finiti...... E poi scusate,ma Tex Willer e i suoi Navajos non parlavano spagnolo? Ahahahahahah!!! |
Xlot |
Inserito il - 07/04/2009 : 00:20:27 Non credo che interessi a nessuno, ma - anche se in Amazzonia ci sono stato solo due anni - l'accento è come dico (guarda su Google) Boa noite tambèm / Beppe
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Jean |
Inserito il - 06/04/2009 : 21:58:09 Leggo solo ora la tua risposta da Pierino,dopo 8 anni di Amazzonia e di Portoghese,ti assicuro che l'accento è giusto,e viene dal fatto che conoscendo i posti ero tra i pochi a girare di notte.Si pronuncia Aghìa da nòice,Aquila della notte,il vecchio Tex Willer.Buona notte. Jean |
Xlot |
Inserito il - 27/03/2009 : 09:35:37 @ lucio
Ciao / Beppe
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lucio |
Inserito il - 26/03/2009 : 23:56:44 | Xlot ha scritto:
Oggi (tanto per cambiare) faccio il pierino : si dice Mabuchi 16D, non D16 etc... Beppe
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be', allora si dovrebbe dire FT-16D o magari soltanto FT-16 e qualcuno scritto maiuscolo , altri minuscolo:
poi ci sarebbero i Mabuchi FT-16BB, ma questa sigla è usata da qualcuno per indicare che hanno il cuscinetto a sfere, non saprei se è una sigla ufficiale della fabbrica: anche chiedendo al fabbricante temo che ormai non saprebbero più neppure loro che cosa sono queste sigle, ma dobbiamo capirli: secondo un articolo di un paio di anni fa producono 3.000.000 (tre milioni) di micromotori... al giorno! è un bel daffare. In ogni caso, da queste parti si usa dire D16 (forse perché lo si pronuncia meglio) e poi "mabuki" e non "mabuci" come invece sarebbe giusto: diciamo che sono usi e costumi regionali... |
slotzilla |
Inserito il - 26/03/2009 : 17:20:05 | Xlot ha scritto:
Oggi (tanto per cambiare) faccio il pierino : si dice Mabuchi 16D, non D16 etc E Jean, aguia ha l'accento sulla prima a Vado, vado ... Beppe
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Professò....lei si occupasse di digitale La prego. Qui parliamo di reliquie. Ahahahahahaah!!! |
Xlot |
Inserito il - 26/03/2009 : 15:54:29 Oggi (tanto per cambiare) faccio il pierino : si dice Mabuchi 16D, non D16 etc E Jean, aguia ha l'accento sulla prima a Vado, vado ... Beppe |
EMILIO |
Inserito il - 25/03/2009 : 08:53:31 | lucio ha scritto:
| EMILIO ha scritto:
Il motore che montava di scatola la Tover primi anni '80 ('81?) cassa-chiusa che cosa era?
Emilio
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La prima serie di Tover montava il Mabuchi D16, quello con la cassa un po' più grossa, che aveva le classiche feritoie ovali, mentre in seguito aveva il motore SME 150, fabbricato in Italia, che era tutto chiuso salvo un piccolo foro rotondo. Anche la trasmissione aveva subito un'evoluzione: dai primi ingranaggi KG (made in Roma) in acciaio cementato passò a pignone in ottone e corona in alluminio. Quando nella categoria venne introdotto il motore X-12, c'era già il più competitivo Club-Car, che nasceva comunque con il motore cassa C ma, almeno nei primi modelli, con indotto "Wasp": a quel punto il Tover era obsoleto e non mi sembra che sia stata messa in commercio una versione Tover con X-12, semplicemente, almeno da queste parti, il Tover non lo voleva più nessuno.
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Grazie Lucio. A quanto ricordo, acquistai il Tover uscito da poco, ma il mio ha il motore SME con ingranaggi in acciaio.
Emilio |
rapca |
Inserito il - 24/03/2009 : 20:32:22 Che bei ricordi. |
giacaleo |
Inserito il - 24/03/2009 : 19:28:52 Grande Lucio........anche da noi, dalla città più lontana (almeno per quanto riguarda il chilometraggio !!) con l'arrivo dei Club Car i Tover andarono subito in soffitta.......... fu una strage.......... |
lucio |
Inserito il - 24/03/2009 : 19:24:49 | EMILIO ha scritto:
Il motore che montava di scatola la Tover primi anni '80 ('81?) cassa-chiusa che cosa era?
Emilio
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La prima serie di Tover montava il Mabuchi D16, quello con la cassa un po' più grossa, che aveva le classiche feritoie ovali, mentre in seguito aveva il motore SME 150, fabbricato in Italia, che era tutto chiuso salvo un piccolo foro rotondo. Anche la trasmissione aveva subito un'evoluzione: dai primi ingranaggi KG (made in Roma) in acciaio cementato passò a pignone in ottone e corona in alluminio. Quando nella categoria venne introdotto il motore X-12, c'era già il più competitivo Club-Car, che nasceva comunque con il motore cassa C ma, almeno nei primi modelli, con indotto "Wasp": a quel punto il Tover era obsoleto e non mi sembra che sia stata messa in commercio una versione Tover con X-12, semplicemente, almeno da queste parti, il Tover non lo voleva più nessuno. |
EMILIO |
Inserito il - 24/03/2009 : 10:15:22 Il motore che montava di scatola la Tover primi anni '80 ('81?) cassa-chiusa che cosa era?
Emilio |
slotzilla |
Inserito il - 24/03/2009 : 10:01:38 I primi motori Mura risalgono agli anni '60. Erano comunque fatti con le "classiche" misure dei due motori usati all'epoca cioè D16 e D26. Ricordo che ne feci arrivare qualcuno dagli USA e che successivamente le modifiche alla Mura furono fatte partendo dalle due classiche dimensioni ,ma con gli indotti più svariati per cui potrebbe essere che quello in questione di chiara derivazione D26 possa essere stato configurato con l'X12 (diversi anni dopo) e prima ancora con altri tipi di indotto,quindi...... Marco |
giacaleo |
Inserito il - 24/03/2009 : 01:30:45 Lucio, sono d'accordo con te.......ma le dimensioni dell'indotto (da quello che si riesce ad intuire dalla foto di cui vi ho parlato) a me sembrerebbe di categoria superiore all' X-12, anche per quello che si riesce a vedere come dimensione della sezione del filamento.
Di motori classe "C" (nella mia modestissima carriera di preparatore) me ne sono passati a centinaia tra le mani con all'interno indotti impossibili in alternativa ai GP 20 e 27, come gli assurdi GP 26 e 25 (vere pompe idrauliche !!!) con ogni numero di spire; però quelli che distribuiva allora il buon Franco Gianotti erano Mura originali e a Trapani di quelli preparati da Parma non ne arrivarono mai.
Infatti i Parma produzione in line (quelli Womp-Womp per indenderci, come quello della foto) arrivavano con su montato il Motore Johnson con testina nera e pignone dal lato cassa (evoluzione del Polistil per intenderci, che però girava in senso opposto ed era fissato alla slot dal lato testina).
In ogni caso i motori classe "C" nei Prototipi ebbero vita breve con l'immediato avvento degli X88, che nello spazio di tre anni misero in disarmo questi motori, comunque riciclati alla grandissima nella categoria "Produzione" con l'indotto X12 di nuova generazione , quello corto per intenderci (Tover, Club-Car, Laser e Demon).
Ora, prima che mi venga un attacco di "alzeimer" e dimentichi tutto......vi invio il mio post di risposta........
Ciao a tutti da Giacaleo. |
lucio |
Inserito il - 24/03/2009 : 00:14:04 Jean, se riconosci qualcosa facci sopra una crocetta
ciao |
lucio |
Inserito il - 23/03/2009 : 23:50:29 Giacaleo mi scuserà, ma io rimango della mia opinione:
questo è il motore in mio possesso (e lo è fin da quell'epoca) e se non è uguale a quello di Jean è identico: come vedi è un x-12 ed è pure lungo, perché gli x-12 corti sono nati dopo. Gli indotti erano praticamente di misura standard, fino ad una certa epoca, e tra un "gruppo" e l'altro differivano per l'avvolgimento, non era nemmeno specificato il diametro. Non escludo che quello di Jean possa essere un gruppo 20, ma finché non vediamo una targhetta... |
Jean |
Inserito il - 22/03/2009 : 23:42:54 Grazie Giaca come pochi altri fai parte dell'enciclopedia delo slot.Abbracci Jean |
Jean |
Inserito il - 22/03/2009 : 23:39:36 Le prime quattro palazzinette in basso,impresa famosa da voi.Gran bel posto,vai al mare,vai a sciare(ho casa a Forni di Sopra)tranne Roma tutto era vicino.C'era pure l'amore mio ma questa è un'altra storia abbracci Jean |
giacaleo |
Inserito il - 22/03/2009 : 23:36:19 Caro Jean, posso dirti con tranquillità, dopo aver visionato soprattutto il secondo fotogramma, debitamente ingrandito, che quello che hai sotto ( ...o per meglio dire sopra montato) è un Mura GP20 per quattro motivi.
Il primo è che quando venne commercializzato il X-12 la cassa era verniciata in nero con verniciatura "sabbiata", ma poteva essere sverniciata con un buon solvente.
Il secondo è che l'X-12 aveva un pacco lamellare (ed io c'è l'ho ancora) molto corto (tipo micro-motor), mentre nella seconda fotografia si nota che la parte inferiore dell'avvolgimento fuoriesce dalla proiezione dei magneti; trattasi quindi di pacco lamenllare standard come quelli del GP 20.
Il terzo è la lucentezza del pacco lamellare: è tipico del GP 20, mentre se lucidavi un X-12 rimanevano le tracce delle lamelle.
Il quarto ed ultimo è che il GP 20 usciva con la testina colore fucsia e cassa in metallo non verniciata; era uso comune verniciare la propria cassa per distinguersi dagli altri (.....era un puro vezzo !).
Questo, per i tempi, era un motore molto cattivo (fischiava da paura) e divenne molto più cattivo quando vennero commercializzati i magneti al cobalto che (identici nelle dimensioni) si sotituivano ai magneti ceramici.
Ciao da Giacaleo |
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