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 Restauro carrozzeria Ferrari 250 GTO 1/32 Revell

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
paoslot52 Inserito il - 14/09/2015 : 19:35:17
E’ da più di un anno e mezzo che giro e rigiro tra le mani questa carrozzeria e qualche giorno fa mi sono deciso di tentarne il recupero.
Non che me ne manchino in buono stato, ma questa ha il fascino della missione difficile e dopo non pochi tentennamenti ho deciso di provarci.
Questo esemplare faceva parte di un lotto che mi sono aggiudicato in un’asta online. Appena l’ho avuto sotto gli occhi ho avuto l’impulso di disfarmene subito visto come era ridotto … Giudicare voi se avevo torto:




Per prima cosa ho smontato abitacolo, vetrature e calotte coprifari con l’intento di recuperarli e di cui parlerò più dettagliatamente in seguito.
Poi, per curiosità, ho provato a scrostare lo strato di vernice ed ho visto che sotto a questo ce ne era un altro di colore alluminio:


Apparivano anche evidenti le rotture tra il finestrino ed il taglio della porta:






… oltre ovviamente alla mancanza totale dei parafanghi posteriori sui quali il precedente proprietario deve essersi accanito con inaudita ferocia visto il risultato della sua “chirurgica” operazione effettuata molto probabilmente con i propri incisivi, incurante delle raccomandazioni dei dentisti:




Però, pur conciata in quel modo, non mi andava di gettarla via e riflettendoci, mi poteva tornare utile per qualche trapianto in favore di un’altra carrozzeria magari sinistrata nel muso e così ho deciso di tenerla, gettandola nel mio “rottamaio” (scatola di cartone contenente pezzi di carrozzerie di varie marche e modelli). Tuttavia, ogni tanto, rovistandovi dentro, la rincontravo e mi dicevo che, chissà, prima o poi avrei potuto tentare di restaurarla, ricostruendone i parafanghi mancanti. Il prima o poi … alla fine è arrivato …
Qualche giorno fa, quando me la sono ritrovata di nuovo sotto gli occhi per l’ennesima volta, mi sono detto: “Dài proviamoci, tanto persa per persa, vediamo cosa ne viene fuori … ”.
Gli ho anche appioppato affettuosamente, lavorando molto di fantasia, il nome “Fluo” … ed ho dato inizio ai lavori.
Per prima cosa un bel bagno non si nega a nessuno ed eccola nello sgrassatore:


… e, dopo qualche giorno, è apparsa così:






… altro mega ammollo per togliere il colore alluminio e finalmente la carrozzeria era abbastanza pulita per mostrare in “bella vista” tutti i suoi problemi:








Dopo aver preso in considerazione vari metodi per la ricostruzione dei parafanghi, ho pensato di farlo aiutandomi con pezzettini di sprue e plastica sciolta nella trielina. Con i primi avrei creato una struttura esterna contro la quale avrei spalmato a più riprese, all’interno, la plastica liquida. Un lavoro abbastanza lungo soprattutto a causa dei lunghi tempi di essiccazione della plastica liquida, ma considerato che non avevo fretta, ho dato il via al progetto:










Per adesso mi fermo qui perché dovranno passare diversi giorni prima di poter dare il via alla fase di lavorazione dei parafanghi, perciò ci aggiorniamo alla ripresa dei lavori.
Un salutone a tutti anche da parte di “Fluo” …
Paolo
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
paoslot52 Inserito il - 06/03/2016 : 12:42:34
Ringrazio Giacomo e Riccardo per l'apprezzamento.
Mamma mia Riccardo, troppo buono!
riccardo1 Inserito il - 06/03/2016 : 11:19:44
Il "Dino Cognolato" delle slot ....!!!
giacomo Inserito il - 05/03/2016 : 17:24:33
Ora esco per una serata tra amici ...ottimo......
giacomo Inserito il - 05/03/2016 : 17:22:35
Paolo...ammiro sempre i tuoi lavori e questo mi piace davvero tanto..poi un 250 GTO non ha uguali....
paoslot52 Inserito il - 05/03/2016 : 16:41:33
Con questa serie di foto che mi appresto a mostrarvi, posso dire che il più è stato fatto.
L’ultima parte di questo restauro è stata rallentata a causa della lunga pausa che ho dovuto concedere alla plastica fusa affinché si essiccasse per bene.
Passiamo alle foto.
Le prime due sono un confronto tra la carrozzeria in lavorazione e quella adoperata come riferimento:





… nelle quali si vede come procede la realizzazione delle forme posteriori ed il progressivo assottigliamento dell’interno avvienuto scavando poco alla volta, la plastica riportata.
Naturalmente, man mano che lo “scavo” è proceduto, soprattutto nella parte esterna, è stato necessario rivedere e raccordare le forme mediante l’applicazione di stucco. Ciò è stato richiesto anche a causa dei vuoti che si sono verificati in fase di “costruzione” delle parti, mediante sovrapposizione di pezzetti di plastica. Nel fare questo, non sempre la plastica liquida è diffusa bene nei vari interstizi e perciò, carteggiando, i buchi sono venuti fuori.

Parte interna:












Parte esterna:














Nelle due foto che seguono, che io ho chiamato “lastre”, mediante una fonte di luce, verificavo anche lo spessore che avevo ancora a disposizione man mano che procedevo con la fresa e la carta smeriglio:






Parallelamente al posteriore, procedeva anche la ricostruzione della parte inferiore del muso.
Ecco la sequenza del prima, durante e dopo la ricostruzione:








Proprio grazie a quest'ultima foto mi sono accorto che il lavoro non è finito perché dovrò ritoccare la forma delle due prese d’aria poste alle estremità.

Il prossimo passo sarà una prima mano leggerissima di stucco spray, necessaria per andare a scovare tutte le imperfezioni presenti sulle superfici lavorate… ma il seguito, … alla prossima puntata!
Un salutone e buon slot a tutti da Paolo.


Meccanico Inserito il - 21/10/2015 : 18:06:57
Grande e precisa ricostruzione delle linee mancanti.
Sapere che poi, che i tuoi modelli girano bellamente in pista
è tutto e più. Ti seguo con piacere e curiosità, Antonio.
Pope-slot Inserito il - 19/10/2015 : 16:36:58
Il tipo di restauro che piace a me la ricostruzione dal nulla......bravo!!!!
giacomo Inserito il - 19/10/2015 : 07:19:35
Ottimo Paolo....restauro e ricostruzione davvero fatti con grande maestria.....ti seguo.........
ciaky Inserito il - 18/10/2015 : 23:49:24
Bello, bello, bellissimoPaolo lavori veramente bene e ti accolli delle cose non da poco, sei veramente un restauratore di slot
paoslot52 Inserito il - 18/10/2015 : 12:55:47
E’ passato circa un mese ed il lavoro procede … lentamente, ma procede.
Purtroppo, come avevo previsto, l’essiccazione della plastica fusa segue i suoi tempi (lunghi) e di conseguenza anche la ricostruzione dei parafanghi non è da record.
Comunque, un po’ alla volta procedo agendo con una fresa sferica, lima e carta smeriglio, per cercare di restituire le giuste forme alla parte in rifacimento.
Nelle foto che seguono, è visibile il parafango sinistro dopo una prima sgrossata ed una prima parte di scavo anche all’interno. Ho affiancato una carrozzeria sana che sto prendendo come riferimento e confronto:








Le foto successive mostrano lo stato attuale del parafango:




Da una carrozzeria intatta, ho ricavato alcune dime per avere la sicurezza di ripristinare i parafanghi con la forma più vicina possibile a come erano in origine:

Nella foto sono presenti anche le dime dei passaruota anteriori con le quali ho potuto verificare la loro integrità.

In attesa che la plastica si indurisca un altro po’ e per non restare con le mani in mano, ho rivolto la mia attenzione alla parte inferiore del muso, anch’essa rovinata sicuramente per fare posto ad un pickup:

Nell’immagine è evidente il danno, confrontando la stessa parte con la carrozzeria sana presa come riferimento.

Nella foto seguente, il primo atto della ricostruzione, con la classica “toppa”:


Per oggi mi fermo qui.
Alla prossima e grazie per l’attenzione!
Paolo
paoslot52 Inserito il - 22/09/2015 : 17:30:23
Grazie!
riccardo1 Inserito il - 22/09/2015 : 12:17:32
Si chiama Tetralina
paoslot52 Inserito il - 22/09/2015 : 07:35:07
Eccellente Riccardo!
Una domanda: siccome la mia scorta di trielina è ... agli sgoccioli, cosa usi al suo posto?
Grazie
Ciao
Paolo
riccardo1 Inserito il - 21/09/2015 : 21:02:26
Anche questa Ford GT della COX aveva bisogno di ricostruire un pezzo del tetto , particolarmente sottile...


Anche qui ho utilizzato plastica ( nella fattispecie la "donatrice è una Lotus 40 della COX ) sciolta in un succedaneo della trielina ( che funziona )

e successivamente una volta attaccata al tettuccio continuato a spennellare sopra e sotto con il prodotto
poi una spruzzata di primer per verificare il livelli per carteggiare bene
e questo dopo carteggiatura con carta 500,1000 e paglietta metallica
giacomo Inserito il - 21/09/2015 : 20:40:05
Questi post servono a confrontarci ed a mettere sul piatto le proprie esperienze ed utilizzo dei materiali più svariati con tecniche sempre diverse dove ognuno di noi riesce a confrontarsi....io direi ottimo...continuate così,grazie ...
paoslot52 Inserito il - 21/09/2015 : 19:11:56
Ciao Angelo, ti ringrazio per il suggerimento che comunque già conoscevo e che ho utilizzato in altre occasioni trovandolo molto efficace, soprattutto per piccoli "rattoppi". In questo caso però ho preferito la via certamente più lunga, ma, secondo me, più "sicura".
Infatti la difficoltà era proprio creare la base su cui andare a depositare il materiale di riempimento, in questo caso i pezzetti di sprue legati dalla plastica liquida. Nel caso della GTO, il posizionamento della carta da "Attakkare" (), non mi sembrava molto facile ed affidabile come "tenuta". La plastica invece, fondendosi con quella della carrozzeria avrebbe ricreato un tutt'uno con essa e non solamente incollato. Perciò ho pensato che al momento della lavorazione, l'uso della plastica, mi avrebbe dato più solidità proprio dal punto di vista dell'ancoraggio.
Ed infine, usare la plastica per queste riparazioni mi da l'idea di una maggior "fedeltà" rispetto ad altri materiali.
Paolo
Odissey Inserito il - 21/09/2015 : 18:04:09
non mi fa modificare il messaggio: avevo dimenticato di dire che naturalmente la carta igienica va incollata DALL' INTERNO del modellino, in modo che lo strato di stucco pareggi l'esterno.
Odissey Inserito il - 21/09/2015 : 18:01:50
Ciao,
esiste un metodo meno lungo per ricostruire parti di carrozzeria.
Occorre Attack, bicarbonato di sodio e ....carta igienica sottile.
Supponendo di voler ricostruire un buco circolare su una carrozzeria, si parte ritagliando un pezzo di carta igienica circolare un po' piu' grande del foro e lo si incolla con Attack ai bordi del foro facendo attenzione a non romperla; questa è l'unica operazione delicata.
A incollaggio avvenuto si ricopre la carta con Attack e si cosparge il tutto con bicarbonato. Si procede con strati ripetuti fino ad ottenere uno spessore leggermente basso rispetto al pezzo di plastica di supporto. Ad essiccazione avvenuta (pochi minuti) si passa dello stucco da modellismo " a grasso" e lo si lavora fino ad avere uno spessore identico alla plastica di contorno.
Et voilà fatto, non resta che carteggiare il tutto e dipingere con tempi enormemente inferiori al metodo della plastica fusa.
Chiaramente per forme più complesse si userà un pezzetto di carta che consenta di fare concavità o si incolleranno alla plastica e tra loro più strisce di carta igienica.
In definitiva è un materiale composito, più duro della plastica ma che si integra perfettamente, assomiglia molto al metodo di riparazione delle barche in vetroresina, se qualcuno ha mai fatto esperienza in merito.
Buon lavoro, Angelo
paoslot52 Inserito il - 16/09/2015 : 09:55:24
GNAGNO ha scritto:

Una domanda: ma di trielina ne hai una scorta oppure la trovi ancora in vendita? Io in vendita trovo solo il "Triello" che la plastica pero' non la scioglie.

Ne avevo una scorta d 3 bottigliette, ma oramai, purtroppo, me ne è rimasta pochissima in una bottiglietta ...
GNAGNO Inserito il - 16/09/2015 : 09:51:14
Una domanda: ma di trielina ne hai una scorta oppure la trovi ancora in vendita? Io in vendita trovo solo il "Triello" che la plastica pero' non la scioglie.

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