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 Ferrari 250 GTO/64 - Monogram (1965)

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
paoslot52 Inserito il - 15/02/2012 : 23:56:41
Quando questa Ferrari 250 GTO/64 (quarto modello Monogram da “curare un po’) è arrivato in officina, come aspetto generale appariva buono nel complesso, pur risultando mancanti i fari, le cupoline coprifari, le luci posteriori, un inserto sulla ruota anteriore destra ed i galletti su tre cerchi.
Le prime foto mostrano com’era prima dell’inizio dei lavori:





Approfondendo l’esame, emergeva che:
- la superficie della carrozzeria era rovinata da diversi graffi da alcune gocce di colla;
- la parte inferiore del muso era stata incollata male risultando spostata verso sinistra:


- sotto al tappo del serbatoio la carrozzeria era molto rovinata dalla colla:


- le decals erano irrecuperabili:





- le vetrature, presentavano graffi e danni gravi dovuti alla corrosione procurata da un uso eccessivo di colla.
Ecco lo stato dell’abitacolo e delle vetrature:




Iniziavo subito proprio dalle vetrature. Una carteggiata con carta smeriglio n°500 e n°1000, serviva a togliere le principali imperfezioni:


…constatando però che la parte posteriore era troppo corrosa dalla colla per poter essere recuperata solo con la carteggiatura:

… e decidevo perciò per un “trapianto”. Tagliavo la parte rovinata e la sostituivo con un rettangolino di plastica trasparente (incollato con “Cristal Clear”), di dimensioni tali che, una volta rimontato il tutto nella carrozzeria, le giunzioni sarebbero rimaste nascoste dai montanti posteriori del tettuccio:



Passavo poi all’abitacolo che necessitava solo di essere stuccato e carteggiato. Per lavorare meglio sul viso, provvedevo a “decapitare” il pilota, incidendo la colla con una punta d’acciaio, tra il collo ed il colletto della tuta:



Dopo averlo stuccato e carteggiato, eccolo dipinto di nero:

…. ed eccolo terminato:




Passiamo alla carrozzeria che non necessitava di grandi interventi, ma solo di una stuccatura per correggere il difetto del muso e qualche carteggiata qua e la per ovviare ai danni dell’uso (graffi) o della colla:


… dopodiché stucco spray e carta smeriglio per prepararla alla tinta definitiva:


Preparata la carrozzeria, sono passato agli elementi mancanti.
La realizzazione dei due gruppi ottici posteriori l’ho ottenuta tornendo un tondino di plastica trasparente ed ottenendo i due dischetti che ho poi dipinto metà in arancione e metà in rosso.
Non ci sono immagini della loro realizzazione perché per errore le ho cancellate. Se ne è salvata solo una, quella di inizio lavoro. Eccola:


Mancando tre gallettoni su quattro dei cerchioni, provvedevo a realizzarmeli in maniera casalinga. Siccome il procedimento l’ho già descritto in occasione di un altro restauro (vds. “Lola GT”), mostro ora solo le fasi della realizzazione di questi particolari. Il solo gallettone superstite mi è servito per lo stampo iniziale:




Invece il cerchione mancante l’ho fortunosamente recuperato dal quasi sempre fornito “magazzino pezzi di ricambio e …….. cianfrusaglie varie”.

Il telaio aveva bisogno solo di essere pulito.
Di seguito le immagini di com’era inizialmente e, nelle foto successive, dopo la sua pulizia, viti comprese:








Il motore, dato che girava abbastanza regolarmente, ha solo ricevuto una manutenzione “leggera” che è consistita in:
- pulizia esterna della cassa motore (lucidata con cera per auto);
- smontaggio e pulizia dei carboncini;
- pulizia del collettore (entrando dalla sede dei carboncini);
- una goccia di lubrificante ai due estremi dell’asse del rotore;
- sostituzione dei due fili (verde e rosso), induriti dal tempo ed un po’ rovinati;
… ed eccolo rimontato sul telaio, appena uscito dalla beauty farm…..



In fine, le foto del modello terminato ed “addobbato” con decals autoprodotte.
La versione che ho voluto riprodurre è la 250 GTO/64 (telaio n°5571GT) del Team N.A.R.T. di Luigi Chinetti che, guidata da Phil Hill e Pedro Rodriguez, nel 1964 vinceva la 2000 km di Daytona “Continental”.
Questo, per una strana coincidenza, accadeva proprio in questi giorni e precisamente il 12 febbraio, …….











Un salutone a tutti voi e ..... al prossimo restauro (ho già sui cavalletti una Ferrari 275 P…….)

Paolo
20   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
paoslot52 Inserito il - 20/03/2012 : 19:14:15
@ gilles: ti ringrazio per l'interessante documentazione. Caspita, lo scarico laterale mi era proprio sfuggito e per quanto riguarda i fari, volevo "scocciarli" però poi, prendendo a riferimento proprio la stessa immagine a colori che hai postato, ho preferito farla "ad occhi aperti", senza la nastratura. Solo che, una volta terminata, ho montato le cupoline trasparenti e la verniciatura in alluminio dei vani fari, è rimasta....... sul foglietto degli appunti.
Comunque, essendo due giuste oservazioni (scarichi laterali e fari) e per giunta pure di facile attuazione, appena terminate, ne posterò le foto.

Grazie anche a te, Antonio!

Paolo
AntonioMilano Inserito il - 20/03/2012 : 18:33:48
Caro Paolo,persone come te fanno bene allo Slot....che belli i tuoi restauri...meravigliosi...Antonio...
gilles Inserito il - 20/03/2012 : 18:00:33
Ciao Paolo, giusto per migliorare il già ottimo lavoro... mi sembra che il modellino non abbia gli scarichi... perché non ci aggiungi lo scarico laterale...





http://www.floridastockcars.com/gal...ed85c2be12f8

Tra l'altro la macchina disputò la corsa parecchio "scocciata" nella parte anteriore fari e muso... come si può vedere anche a questo link:

http://www.davemacdonald.net/galler...ntal2000.htm

...e poi un dettaglio che ti è sfuggito... le parabole dei fari erano grigio/argento.



giacomo Inserito il - 13/03/2012 : 18:06:41
Ottimo Paolo intervento quasi certosino, comlimenti....
paoslot52 Inserito il - 13/03/2012 : 18:02:08
EMILIO ha scritto:

Paolo, per le prossime foto in pista, o ci metti un paraurti o stacchiamo l'alimentatore..........

Emilio


.... io, quasi quasi, direi tutte e due.. ..... Non si sa mai.....
EMILIO Inserito il - 13/03/2012 : 17:47:22
Paolo, per le prossime foto in pista, o ci metti un paraurti o stacchiamo l'alimentatore..........


Emilio
paoslot52 Inserito il - 13/03/2012 : 16:50:43
Premetto che il riportare questi modelli un po’ datati, nelle condizioni di poter di nuovo girare sulle piste, è per me motivo di grande soddisfazione. Anche se il loro ripristino può risultare a volte impegnativo, non mi sembra però giusto lasciarli fermi in vetrina. Non sono nati per fare gli “statici”, perciò se c’è un motore, perché tenerlo fermo?
Detto questo, occorre però anche mettere in preventivo che l’incidente può accadere e se succede, pazienza. Un po’ di stucco, una spruzzata di vernice e si riparte…….E se non si potesse riparare?
Amen, rottami erano e rottami ritorneranno
E riparto da questa frase di Emilio:
“Anche se è l'una e spiccioli e domani mattina mi alzo alle 6..... dopo il danno che ti ho fatto è un obbligo per me pubblicare le foto in pista del tuo gioiello !!!!!!” …..
…. per dire che il battesimo della pista, per la 250 GTO/64 è stato abbastanza traumatico.
E quanto avvenuto, non è stata sicuramente colpa tua, Emilio, ma bensì di una serie di coincidenze, prima delle quali e probabilmente quella determinante, il fatto che le spazzole non fossero a contatto della pista a causa della lama del pickup troppo alta (8 mm!) e delle spazzole supersottili che avevo montato proprio per l’occasione…....
Dal violento tamponamento avvenuto mentre Emilio la stava fotografando, la povera “vecchietta” ne è uscita con il suo “lato B” abbastanza ….. malconcio. Ecco qual’era la situazione dopo l’incidente:


Già all’indomani però, la sala operatoria del “Pronto Soccorso Vintage”, era in grado di accogliere l’anziana paziente.
Constatavo subito che, per fortuna, il pezzo si era rotto bene e senza troppe scheggiature, di netto. Questo avrebbe sicuramente facilitato la riparazione.
Le foto che seguono, mostrano come si presentava la coda (esterno ed interno), dopo essere stata incollata:




Seguiva la stuccatura, operazione nella quale ho cercato di adoperare meno stucco possibile e solo dove era necessario:


A questo punto, iniziando a carteggiare e non volendo rischiare di rovinare le decals ed il resto della carrozzeria, infilavo il modello in una bustina di plastica, per poterlo maneggiare meglio:



Arrivava finalmente il momento della verniciatura. Qui, oltre alla bustina di plastica, applicavo anche una mascheratura, delimitando il più possibile l’area da riverniciare, mantenendo però sollevati i bordi del nastro adesivo in modo da evitare lo scalino che la vernice nuova avrebbe presentato una volta tolto il nastro:


Più passate molto leggere, davano questo risultato:


Ed ecco, infine, la GTO con il suo “lato B” rimesso in ordine:






Un salutone a tutti
Paolo
98arturo Inserito il - 17/02/2012 : 20:22:01
Rimango sempre affascinato da lavori simili, ancora complimenti ed apprezzo molto la "telecronaca" che fai nella descrizione della realizzazione.
Bravissimo
slot-car-museum-roma Inserito il - 17/02/2012 : 11:06:14
una delle piu belle realizzazioni slot in scala 1 32 ciao e bravo di nuovo
giacomo Inserito il - 17/02/2012 : 08:12:57
In pista questa macchina si apprezza ancora di più è questo valorizza tutto il lavoro di Paolo un saluto ed un doppio grazie a Emilio e Paolo...
AntonioMilano Inserito il - 17/02/2012 : 02:01:20
GRAZIE Emilio e Paolo...io alle 2 di notte invece sto' archiviando tutte le foto dei restauri di Paolo per una mia biblioteca personale....Antonio
EMILIO Inserito il - 17/02/2012 : 01:12:36
Anche se è l'una e spiccioli e domani mattina mi alzo alle 6..... dopo il danno che ti ho fatto è un obbligo per me pubblicare le foto in pista del tuo gioiello !!!!!!





















Emilio
ciaky Inserito il - 16/02/2012 : 22:58:24
Che lavoro di precisione!

Bravo!Non c'è niente da dire, le fai davvero tornare in vita le vetturette della Monogram, sei uno specialista restauratore.

Cia
Mattia64 Inserito il - 16/02/2012 : 18:53:25
Carissimo Paolo, come ho già avuto modo di dirti in altre occasioni (ma non qui sul forum), ti considero un artista. I tuoi lavori "trasudano" passione, dedizione, cura...
BRAVO, bravissimo! Siamo fieri di averti tra noi "spezzini"!!

Come già detto, questa sera oltre ad Ilario festeggeremo anche il tuo nuovo lavoro... attenzione che è previsto un festeggiamento particolare, molto particolare...

Non mi pare però che tu ci abbia mostrato la realizzazione dei coprifari antreriori...

Per quanto riguarda invece i vetri voglio dire la mia, chissà che non serva! Essendo io un appassionato riparatore / revisore di orologi, ho a che fare in continuazione con i loro vetri. Se sono vetri minerali c'è poco da fare (il procedimento c'è ma non è semplice), se sono invece vetri in plexiglass e non sono presenti rotture il vetro è sempre recuperabile: se ci sono righe profonde le tolgo con carta vetrata bagnata del 1000 e poi... prima usavo pasta abrasiva fine. Il risultato era apprezzabile ma rimanevano sempre delle microrighine che anche sepraticamente invisibili lasciavano il vetro non perfettamente trasparente. Da quando invece ho scoperto il "polywatch" non ho più problemi: i vetri diventano trasparenti più di quando sono usciti di fabbrica
Nonostante non percepisca alcuna percentuale ve lo consiglio vivamente. Si può trovare nelle forniture (i negozi che vendono materiale per orologiai) oppure si può acquistare tramite internet.

Ciao a tutti ed ancora: bravo Paolo!!!!

Mattia
giacomo Inserito il - 16/02/2012 : 18:47:39
Per quella da sistemare quanto mutuo mi ci vuole caro Marco ???...
EMILIO Inserito il - 16/02/2012 : 18:10:02
Anche se è di Roma e vive a Sestri Levante, in realtà Paolo è uno SLOTTISTA DI LA SPEZIA !!!!!!!!!!!!!!



Per accoglierti meglio stasera, sono andato ad accendere la stufa alle 14 !!!!!!!!

E dopo la premiazione di Ilario come "slottista disponibile dell'anno", a cui dobbiamo come club la soluzione del mistero del difetto del contagiri, un premio come "slottista di prestigio del GAS" non te lo toglie nessuno !!!!!!


Emilio
amministratore Inserito il - 16/02/2012 : 17:47:43
Ai complimenti degli altri lettori aggiungo anche i miei.
Davvero un lavoro fantastico!!!
Oltre a tutto il resto, mi ha proprio impressionato la differenza nel cockpit/pilota dall'originale alla tua elaborazione.
BRAVO!!!
paoslot52 Inserito il - 16/02/2012 : 16:48:12
Ringrazio tutti voi per i complimenti. Oltre ad essere molto graditi, danno una ulteriore carica specie quando mi trovo davanti a qualche situazione po' più complicata.
Grazie ancora!

@ Marco Venturi: ...hai posta!
@ Giacomo: premesso che anch'io ho montato molti kits di aerei (ho cominciato con gli Airfix in bustina che costavano 150 lire! Ottima palestra!), ti ringrazio per il suggerimento, ma come te, ho usato vari tipi di dentifricio (più o meno diluito con acqua), proprio per lucidare i trasparenti o rimuovere piccole imperfezioni. E ancora adesso, quando serve, lo adopero. Certe volte mescolato/impastato pure con la cera per auto. Nel caso della GTO però, i danni erano abbastanza seri e di varia natura (graffi e colla soprattutto) e se non agivo con la carta smeriglio (n°500 e poi n°1000), primo avrei impiegato più tempo e secondo molto probabilmente sarebbe rimasta una traccia visibile, anche se solo in controluce. Meglio agire subito con la smeriglio in modo da rimuovere subito e più "alla radice" il problema.
Oltretutto (ho dimenticato di dirlo nel w.i.p.), nel caso di questo modello, alla vettura vera, in gara, erano stati tolti i tergi (infatti al loro posto sono presenti due perni) e perciò, ho dovuto proprio rimuovere il tergi stampato sul parabrezza che è ancora visibile in alcune foto.
Comunque resta il fatto che il dentifricio è una valida risorsa "casalinga" per ottenere ottime lucidature di trasparenti. Ne convengo.

Ciao

Paolo
slot-car-museum-roma Inserito il - 16/02/2012 : 14:41:09
ma no le cedo
giacomo Inserito il - 16/02/2012 : 13:11:12
Fallo anche te ...

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