V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
mussovolante |
Inserito il - 21/11/2012 : 23:20:21 Nell'attesa e con la voglia di vedere le foto di Massimo in quel di Igualada, ho cominciato a navigare nei siti spagnoli e oltre ad aver verificato che in Spagna non c'è una associazione , federazione o altro che organizzi/regolarizzi lo slot (di questo ne ho parlato in italiaslot nel forum dell'ansi), ho scoperto appunto che loro nel rally non hanno limitazione nell'uso dei pulsanti.
Quindi pulsanti liberi, elettronici pure con tanto di anti-spin permesso. Unico limite la non autoregolamentazione elettronica della velocità.
Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che forse è anche per questo che dai ns cugini il rallyslot è più diffuso, anzi direi che è addirittura predominante rispetto la velocità.
Lì i campionati rally li fanno con partecipazioni di 200 persone, e solo perchè c'è la crisi economica, altrimenti sarebbero ben di più!
Ora considero assodate le buone intenzioni di considerare il rallyslot qui da noi come una categoria da scatola adatta ad essere a portata di neofiti ma anche esperti senza avere particolari esborsi. Idee che io stesso fino ad ora ho ritenute sacrosante.
Ma (o meglio) MA siamo sicuri che sia la strada giusta?
I recenti dati parlano chiaro. Le partecipazioni nazionali sono calate di numero sui partecipanti, Causa crisi economica in primis. Al Palladio SR e al VRSlot, invece abbiamo una controtendenza, con una partecipazione costantemente elevata (rapportata ai soci iscritti) se non addirittura con aumenti, da avere anche 25 partecipazioni per una gara interna!
E questo perchè? , ma princialmente perchè si è permesso ai piloti di prepararsi le vetture, cioè non più correndo con vetture da scatola! I velocisti si sono incuriositi, hanno provato e si divertono.
E' quindi forse giunta per noi rallyslottisti l'ora di uscire dalla nicchia?
Probabilmente sì.
Tornando ai pulsanti, vista la positiva esperieza di liberalizzare la preparazione delle vetture, ora tocca ai pulsanti.
Tanto è inutile nasconderlo, ma lo si sà, il pulsante aiuta, ma se non c'è il ditino bello, non si va da nessuna parte!
Cambio un attimo il discorso aggiustando la mira sulle regolazioni permesse.
I nostri cugini spagnoli oltre a permettere l'anti-spin, nel rally permettono di variare la tensione oltre che nell'alimentatore, anche mediante appositi apparecchietti applicati sulla spina che la vanno variare fra l'alimentatore ed il pulsante. Non solo e qua viene la cosa che mi fa pensare, utilizzano pulsanti che permettono di variarla , ovviamente in diminuzione direttamente sul pulsante stesso. In sostanza noi di solito ce la giochiamo nei rally con pulsanti che regolano il freno e recentemente la sensibillità. Loro invece se la giocano sul freno e la tensione! e non considerano la sensibilità.
Qua gli elettronici e appassionati di pulsanti potranno dirmi/dirci le differenze e darci un perchè.
Che io sia a conoscenza l'unico pulsante rally italiano che permetta questo è il Raptor da rally prodotto da l' Hispanico!
Intanto mi pare di aver scritto abbastanza , lascio a voi meditare e replicare mettendo in comune pensieri, dubbi e risposte, sia sull'uso allargato dei pulsanti, sia sul discorso dell'influenza della variazione di tensione sul pulsante stesso.
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8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
One3 |
Inserito il - 23/11/2012 : 15:15:24 Caio ragazzi! Do il mio contributo alla discussione scrivendo come la penso. Innanzi tutto, partendo dal numero di partecipanti ad una gara, bhè, gioca molto anche il fattore "negozi di modellismo presenti" nelle città o paesi. Un esempio: non so chi di voi sia stato a Barcellona o in Spagna ma per chi c'è stato sa ad esempio che sulla Rambla (la mitica via del centro iberico...) ci sono ben tre negozi di modellismo specializzati in Slot Cars, tra cui il più antico negozio Scalextric. Altri centri modellistici si sviluppano capillarmente in tutte le altre cittadine e paeselli della penisola portando a conoscenza dell'utente le vetture slot che siano da pista o da rally. In più se ci mettiamo che Altaya (una branchia spagnola del gruppo DeAgostini) fa uscire almeno una volta ogni 2/3 anni una collezione di vetture da slot da autocostruirsi.... il gioco è fatto. Non a caso (personalmente) se voglio un modello da slot, in prima battuta lo cerco su siti spagnoli e non certo nei miei dintorni....(ad Asti un solo negozio con 2 ... dico due perchè li ho contati!!!! modelli, poi ad Alba un solo negozio, a Alessandria un paio, a Acqui ho trovato una slot in tabaccheria che me l'ha data per 20 euro perchè non sapeva che farsene....). Ecco che fin da subito diventa difficile per chiunque in queste condizioni potersi appassionare. Ok. Mettiamo che adesso ci siamo appassionati e vogliamo iniziare a giocare. Cosa possiamo fare? Spendere dei bei soldini per pulsanti megagalattici e elaborazioni stratosferiche oppure iniziare a investire sui modelli che ci piacciono per accrescere la nostra collezione? (personalmente posseggo circa 200 modelli slot e 2 pulsanti ... un Parma da 45 ohm e un MB con il solo freno...) Qui il grosso dubbio o dilemma. Ma diamo un occhio a ciò che accade..... Per il discorso "vetture elaborate = maggior numero di partecipanti" io non sarei così tanto convinto. Anche Slot.it ha creato un proprio regolamento per le gruppo C dove si cerca di mantenere il tutto più vicino possibile alla vettura da scatola in modo che chiunque si avvicini non si senta troppo frustrato dalle basse prestazioni della sua vettura rispetto a una ... "simile". Con vetture da scatola emerge sicuramente la bravura del pilota nella guida ma anche la preparazione, che invece di essere indirizzata a mettere il motore potente, gli assali forati, i cerchi in magnesio (spendendo cifre da manicomio.... "io mi compro un paio di vetture in Spagna"....) va più verso il miglioramento di quello che si ha a disposizione. Conoscere la propria vettura serve a aumentare il feeling con la stessa e quindi ad accrescere le prestazioni. E veniamo al pulsante... Certamente, è innegabile che un aiuto elettronico possa in qualche modo agevolare la guida della vettura portandola al limite. Ma siamo noi a farlo oppure è un congegno elettronico grosso come una pulce che si preoccupa di tutto? E così facendo impariamo a guidare o a regolare un pulsante? Si, perchè il pulsante elettronico, da mille e una notte con mille e una regolazione ha comunque bisogno di essere settato per dare i suoi frutti. Non è che si può arrivare vicino a una pista mai fatta e pretendere che lui faccia tutto da solo. C'è gente on-line che si preoccupa di inserire delle memory card sui pulsanti per avere la "mappatura" a seconda del circuito in cui si gira. Io avevo comperato il modulo "sensibilità e freno" (... sembra quasi un pacchetto relax!) per il mio MB ma quando ho visto gente dover fare prove per settarlo e prendersi nota delle regolazioni sui "pizzini" per poi usarlo in gara... bhè ho recuperato i 25 euro spesi vendendolo. Ma davvero vogliamo arrivare a questi risultati? Ma davvero credete che sia l'elettronica ad avvicinare più persone? Io giro con un MB Slot resistenza da 37,80 con il solo modulo freno sia nel rally che nella categoria Gruppo C, arrivando sempre a podio e stando davanti a molti pulsanti elettronici. Potremmo comunque fare una prova: prendiamo un certo numero di pezzi di pista, ci si trova tutti assieme, li si monta "a casaccio" costruendo un tracciato e poi si gareggia, senza provare il tracciato con pulsanti liberi e vetture fisse in corsia. Sarei curioso di sapere chi arriva primo....
Insomma, in giro per la rete e quindi non solo in Spagna si vede di tutto e di più. Cerchiamo di prendere le cose migliori, di farne tesoro e divertirci il più possibile. Se poi siamo in 200 o in 20 ... bhè poco importa. Siamo comunque ... sempre in Italia, no?!
Come sempre questo il mio parere ... che poi si corra con trattori oppure con le vetture trainanti roulotte (perchè in giro per la rete ci sono anche queste....) se la cosa mi piace vado e corro...se non mi piace non vado... e me ne sto a casa. Il fatto di essere in tanti è una bella cosa, ma in primis ci vanno le persone che si muovono anche solo per curiosità, e al giorno d'oggi chi ha ancora voglia?
A proposito: noi Calabroni (siamo in 5/6) martedì (come per tutti i martedì delle gruppo C) andiamo a Biella (a circa 125 km) per una gruppo C....chi viene?
Ciaoooooo
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mussovolante |
Inserito il - 23/11/2012 : 15:09:38
Ciao Marco non che ci siano problemi linkare italiaslot su tuttoslot, comunque lo stesso articolo è presente in bella evidenza anche qui www.tuttoslot.it/test/pulsanteslotzilla.htm
Ringrazio tutti per gli interventi, spero ne arrivino anche altri, di rallysti e non .
Però su questo post volevo porre l'attenzione solo sui pulsanti, Sulle possibilità o meno di preparazione delle vetture, a prescindere dalle filosofie sposate, c'è sempre la possibilità di creare categorie diverse.
Sempre sui pulsanti come sopra scritto nel post iniziale c'è qualcuno esperto di pulsanti ed elettronica che mi/ci spieghi la differenza di giocarsela sulla tensione rispetto sulla sensibilità? Possono interagire e come entrambe le regolazioni?
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Emicron |
Inserito il - 23/11/2012 : 14:42:33 Premetto che e' fondamentale il divertimento in un hobby. Come esperienza ad Asti abbiamo notato che il maggior divertimento si ottiene con un regolamento che non lasci adito a sospetti di irregolarita' o modifiche non fatte ma ammesse. Di conseguenza per un discorso di semplicita' e nei primi periodi di vita del club, la categoria piu' "divertente" e' sempre stata quella monomarca e monovettura da scatola cosi' che fossero i piloti a darsi battaglia e non le loro preparazioni tecniche. Chiaramente si cresce e la competitivita' aumenta, per cui l'esigenza di confrontarci con altri club ci ha portati a recepire i regolamenti OPV (club piu' vicini "geograficamente" a noi) in maniera tale da essere "allenati" e poterci cimentare in gare fuoriporta. La filosofia OPV e' una delle possibili filosofie applicabili allo slot: e' molto vicina alla realta' rallystica (di cui siam tutti appassionati), mantiene un grado di semplicita' che permette a tutti di preparare le macchine senza eccessi di spesa o tempo dedicato, c'e' un clima di goliardia e amicizia.
Sono convinto che anche filosofie meno vicine alla realta' (es correre in contemporanea in 2 sulla Prova speciale o avere una DS3 in classifica con un Rs200) o piu' complesse nel grado di preparazione (liberta' assoluta nei ricambi, rapporti, motore etc etc) siano altrettanto divertenti e spettacolari ... fermo restando un clima di allegria e amicizia!!
In entrambe le filosofie e' necessario, per avere un alto tasso di divertimento e garantire un sano spirito di competitivita'/competizione, un sistema di regole chiaro che non lasci spazio alle interpretazioni personali e non crei quei sensi di amarezza/incazzatura post gara per liti regolamentari (che alla fine della fiera rovinano la giornata che avevamo dedicato all'hobby e quindi al divertimento)..in altre parole: un regolamento ben scritto, che aiuti il neofita a prepararsi l'auto piuttosto che "tollerare i trucchetti degli esperti" .
Per il discorso pulsante, personalmente parlando, non vedo alcun problema a liberalizzarlo... sono convinto che nei tracciati rally complessi e tortuosi sia la sensibilita' del dito e l'attenzione del pilota a far la differenza. In pista dove e' la velocita' e il ritmo a determinare la vittoria, allora un buon pulsante aiuta molto.
Ciaooo Davide
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slotzilla |
Inserito il - 23/11/2012 : 14:15:21 Paolo,guarda questo link che risale ad anni fa e poi dimmi la tua: www.italiaslot.com/modules.p...icle&sid=3074 Il discorso "scatola o non scatola" e "Rallysti figli di un dio minore o maggiore" è diverso e lunghissimissimo e diviso in vari capitoli,fra cui almeno 3 che riguardano il modo di intendere i pulsanti in Italia anzi nelle 2 Italie dello slot e secondo me potremo parlarne per secoli e secoli e non andiamo comunque da nessuna parte. Ciao Marco |
UDoKuoio |
Inserito il - 23/11/2012 : 12:42:12 Prendo spunto dalla risposta di Mauge.
Se e' vero che il rally in italia fa fatica ad emergere (a parte in qualche felice oasi) si puo' eventulamente pensare non a cosa e' GIUSTO o SBAGLIATO scegliere per pulsanti/vetture, ma cosa e' CONVENIENTE per aumentare l'appeal di questa disciplina per favorirne la diffusione. Tra uno solt-rally da purista per 10 persone (esempio) e uno meno puro per 100... e' piu' indicato quest'ultimo.
Auto di scatola e' pulsanti "semplici" ne favorirebbero teoricamente la diffusione, perche' avvicinano i non-spendaccioni e i poco pratici come me nella preparazione del mezzo. In pratica pero' la cosa non funziona, come testimonia Mussovolante.
Chi gia' frequenta slot club ha gia' un pulsante "decente" e ha gia' un pelo di dimestichezza nel ravanare le vetture. Non vedo perche' non usare hardware e competenze acqusite nelle altre categorie.
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MAUGE |
Inserito il - 22/11/2012 : 20:19:01 Scusa FEDEVR piccola precisazione:per pulsanti in vendita ,mi veniva in mente per esempio(a proposito di Spagna) ilDS pro speed 3 che da "loro"mi pare venga usato tranquillamente,per rialacciarmi alla discussione sulla liberalizzazione dei pulsanticiao |
FEDEVR |
Inserito il - 22/11/2012 : 19:11:40 Ciao, rispondo prima a MAUGE: Il regolamento che adottiamo noi, permette si di preparare le macchine con componenti più performanti, ma è anche vero che nel rally conta ancora tanto il dito, e poi non ha senso andare a superpreparare una macchina, perchè è difficile sfruttarne il motore, alla fine nelle macchine che ho visto girare (tra le quali anche la mia) sono stati cambiati solo i rapporti per sfruttare tutta la coppia del motore in uscita dalle curve e avere così delle macchine più scattanti, se no c'è chi la preferisce più morbida e allunga i rapporti. Per quanto riguarda i pulsanti, se tenessimo solo quelli regolarmente in commercio, l'80% degli slottisti dovrebbe cambiare pulsante, perchè anche solo montare il freno diventerebbe una modifica e quindi il pulsante non sarebbe più in commercio e dovrebbe essere squalificato.
Per quanto riguarda la discussione e quindi i pulsanti da utilizzare nel rally, il Raptor R del quale sono un fortunato possessore, non può essere considerato elettronico, in quanto non agisce direttamente sulla pista ma sulla resistenza del pulsante tramite i potenziometri; ma questo dovrebbe spiegarvelo Maurizio che è il creatore di questo fantastico oggetto. Io sono contro l'antispin, perchè aiuta troppo nella guida. |
MAUGE |
Inserito il - 22/11/2012 : 13:41:10 Buongiorno,volevo dare il mio modesto parere da neofita .Faccio una premessa:purtroppo nel club che frequento saltuariamente la pista rally è stata tolta;faccio solo una gara "titolata" all'anno in quel di Asti dove io e mio figlio ci troviamo benissimo per bellezza delle PS e per la cordialita' e disponibilita' dei soci.Veniamo al dunque:sulle macchine di scatola sono favorevole,il giorno prima della gara ho tirato fuori 2 NINCO praticamente nuove ,ho isolato gli abitacoli con nastro,ho cambiato la cinghia nera con la blu senza sapere "le conseguenze",gomme di serie e via divertimento alle stelle e qualche "tempino" è venuto fuori. Con le AVANT slot sempre di scatola ,ma sulla carta macchine piu' performanti e con numerose regolazioni sugli assali e pick-up ci siamo trovati piu' in difficolta' per via della poca esperienza di preparatore"regolatore" .Tirando le "mie" somme :creando una categoria libera di preparazione agevolerebbe solo i "Bravi" preparatori e gli spendaccioni.Per quanto riguarda i pulsanti: liberi ma regolarmente in commercio. |
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